purplebunny ha scritto: Rupa Lauste ha scritto:la casualità è inversamente proporzionale alla conoscenza.
chissà magari un giorno ci libereremo da ogni principio di indeterminazione, di singolarità o da ogni sorta di casualità perchè avremo imparato a dare un altro nome a ciò che oggi la nostra incapacità ci costringe a chiamare casuale ciò che non riusciamo a spiegare in altri termini.
Non è che stai confondendo "casuale" con "incausato"?
grazie per la fiducia sorcetto viola
purplebunny ha scritto:
Non necessariamente casuale significa incausato (anche se può assumere anche questa valenza - secondo ad esempio la fisica attuale, così è).
Se tiro un dado, l'esito è detto "casuale", ma non significa che si stia in qualche modo negando che quel determinato numero sia uscito per una serie di "microcause" correlate tra loro. Almeno mi sembra.
Ammetto di aver fatto confusione mettendo tutto nel calderone.
Incausato è una parola orrenda comunque!
Se tiro un dado, l'esito è casuale e le microcause sono praticamente indefinibili e irripetibili.
Se un giorno sarò in grado di individuare le cause, dall'alito di vento alle proprietà nanomeccaniche della materia, e di riprodurle alla perfezione l'esito sarà sempre lo stesso. Di casuale ci sarà ben poco.
Sarà un gesto volontario e misurato.
L'esempio è portato all'estremo ma di solito i test, gli esperimenti, le formule servono a calibrare un fenomeno per poi riprodurlo.
Se penso ad una persona e questa persona mi compare per strada dopo due secondi,il fenomeno è casuale è acausale come dice Victorinox ma ovviamente i due eventi presi singolarmente hanno delle cause alla base del loro verificarsi e forse c'è pure un perchè del loro verificarsi.
Un giorno però magari scopro che quella persona è comparsa perchè pensavo a lei, era il 18 aprile, il mio piede sinistro era girato di 30 gradi a est, avevo un tremendo mal di testa. Bene se dovessi scoprire che questa assurda associazione di eventi sono serviti a far comparire quella persona e riuscissi a ricrearli...di acausale ci sarebbe ben poco.
Ci tengo a precisare che non sto dicendo che le coincidenze hanno uno scopo, un progetto divino o altre robe del genere. sto valutando la remota ipotesi che le cause in realtà siano individuabili e riproducibili e quindi veicolabili e indirizzabili in modo volontario.
Ora per qualche motivo c'è chi fa sogni premonitori. (lo so che con questo mi merito il vaffanculo del giorno).
Per qualche motivo 10 minuti prima che la sveglia cominci a suonare tu stai sognando che sta per suonare (questa forse è più semplice da spiegare)
io direi che c'è ancora tanto da scoprire...sarei un po' più ottimista.
Guardacaso proprio nell'infinitamente piccolo e nell'infinitamente grande, si diventa indeterministi.
Sarà che la scienza è paracula?
purplebunny ha scritto:Tra Einstein (determinista) e Bohr (indeterminista) comunque "aveva ragione" Bohr, come ammise Einstein stesso. Questo per quello che sappiamo a oggi.
Domani chissà. Sarà
il caso a dirlo...
Bohr senza la relatività di Einstein non sarebbe manco riuscito a confutare Einstein.
e a me non risulta gli abbia dato ragione
:+]: