Per gli antichi l’immagine è la forma del pensiero degli dei e quindi il mostruoso si manifesta all'inizio come sacro. Appartiene alla dimensione del caos delle origini e/o quella degli inferi. In ambedue i casi dice di un contatto con la divinità non funzionale, o perchè il mondo è ancora in via di organizzazione o perchè se ne sono violate le leggi. La battaglia con il mostruoso è quindi un atto creativo: pone in essere e mantiene in essere la creazione.
In queste rappresentazioni c’è quindi un processo di di animalizzazione dell’umano.
Un processo che perdurà nel Medioevo , basta pensare ai bestiari medievali. Accanto alla descrizione dell’animale a tinte forti e ad indicazione circa la sua collocazione ( sempre ai confini della civiltà) ne veniva descritto il significato , che nei primi tempi era mistico-teologico e in seguito diventò morale e allegorico.
Non si faceva distinzione tra animali realmente esistenti e animali fantastici.
Nel medioevo il mostruoso è integrato nella realtà comune, essendo tale realtà intesa come un gioco di corrispondenze tra mondi.
Il mostro colonizza altri ambiti nel corso dei secoli, colonizzando oltre alla religione e alle arte anche la politica e le scienze. Immagini mostruose sempre legate alla bestialità vengono usate per qualificare nemici politici, nelle arringhe, nella satira e nei manifesti. Il mostro invade la sociologia, come devianza, la psicologia come malattia mentale e la scienza in generale, ad esempio attraverso l’idea di razza.
E oggi?
Oggi i nostri mostri sono tutto questo, ed anche cinema o casi di cronaca.
E dove altro?
In fondo allora come oggi, i mostri sono qualcosa di noi?
Ma cosa mostrano tutti i mostri della storia?
Quali sono i mostri della storia che ricordate?
Quali i fatti mostruosi?