Simboli, mito o realtà storica?
La questione si pone: chi avrebbe inventato un mito basato sulla infamia più disgustosa e infamante del mondo antico? E cioè la morte sulla croce? Chi? e perchè?
Considerando anche che quest'uomo non viene presentato come un novello Spartaco - anche lui, pare, morto appeso ad una croce. Cioè...la descrizione della sua vita non è "epica" - per cui la morte sulla croce potrebbe essere presentata come "un onore e un merito", cioè sconfitto dai romani, ma con onore. Non viene presentato come il Messia atteso, liberatore dai Romani e fondatore del "Nuovo Regno"...che combatte contro la tirannia romana per liberare il suo popolo. Ma viene presentato come un tipo un po' imbecille e stralunato...che dice che i romani sono suoi "fratelli" e di "amare i romani". (Per un ebreo dell'epoca questa è una cosa totalmente assurda solo da pensare, ma che dico? è totalmente assurda solo inserirla tra le ipotesi da valutare. ).
Quest'uomo viene presentato come un Ebreo che si pone in contrapposizione alla Legge giudaica. Che sostiene il "diritto" di metterla in discussione, di analizzarla "criticamente" (cosa assolutamente inconcepibile per gli Ebrei).
Viene presentato come un uomo che si accompagna con dei morti di fame che chiama suoi "discepoli". Che si accompagna con pubblicani e prostitute (che gli ebrei "puristi" vedevano come il fumo negli occhi).
Viene presentato come un uomo che si presenta come il Messia atteso dagli ebrei, ma senza un esercito. Che dice: "il mio regno non è di questo mondo".
Tutte le stronzate su horus, mitra ecc...ecc....sono clamorose stronzate. Perchè vengono viste in astratto. Nessun ebreo avrebbe inventato un mito basato su horus o su mitra. Se uno sostiene una cosa del genere è perchè non contestualizza questa sua affermazione nella società ebraica. Regolata dalla Legge perfino sui tempi nei quali andare a pisciare. Un ebreo non avrebbe MAI potuto inventare un mito basato su divinità egizie o indiane....è una stronzata pazzesca. Basta pensare al fatto che gli ebrei sono ancora lì che aspettano il Messia.
D'altra parte è innegabile che chi ha scritto - in origine - la vicenda storica di Gesù è profondamente innestato nella cultura ebraica, della quale conosce usi e costumi. E ne conosce profondamente la Legge e le aspirazioni di popolo. E' davvero difficile immaginare che un ebreo, profondamente legato alla sua cultura, si sia inventato un mito basato su horus o su mitra.
In sostanza non esiste nella cultura e religione ebraica dell'epoca, (cioè non esistono documenti storici che attestano che esistevano tra gli ebrei, in mezzo agli ebrei, delle comunità ebraiche che si fondassero su culture, su mitologie e su divinità egizie o indiane o orientali che avrebbero potuto originare il nuovo mito di Gesù) un retroterra culturale che potesse originare un mito basato su un uomo che si mette contro la Legge, ma al tempo stesso si dichiara Messia. Un Messia che familiarizza con i Romani, pubblicani e prostitute e vuole fondare un regno che non è il "Nuovo Regno di Giudea". E finisce pure in bellezza. Un Messia che viene processato, rinnegato dal suo stesso popolo e dalla gerarchia religiosa del suo popolo, consegnato ai romani e crocifisso come l'ultimo dei malfattori.
Un retroterra culturale che avrebbe costruio il mito di un Messia che non viene riconosciuto come tale dal suo popolo. Anzi! Che sarebbe stato messo a morte perchè indicato come un impostore e un falso profeta.
Per qualunque ebreo questo non solo sarebbe stato assurdo...ma penso che un ebreo avrebbe preferito uccidersi invece di inventarsi una storia così assurda. E proporla ai suoi "fratelli" ebrei come mito al quale credere.
Pensarlo è semplcemente una follia. Perchè tutte le caratteristiche dell'uomo Gesù sono profondamente in antitesi e in contrasto con tutto quello che un ebreo dell'epoca poteva pensare, immaginare e desiderare. Eppure la vicenda di Gesù è profondamente dentro la cultura ebraica. Chi ha scritto quella vicenda conosce profondamente la cultura ebraica. Non puo' essere un greco, per esempio. Perchè nei vangeli ci sono detti profondamente ebraici. Ci sono immagini tipicamente ebraiche. Rivalità tipicamente ebraiche e assolutamente regionali e locali. Che solo un "locale" poteva conoscere.
Sarebbe come immaginare uno della Papua nuova guinea che oggi scrive un mito innestato nella cultura lombarda infarcendolo di frasi tipicamente lombarde, di questioni e rivalità tipicamente lombarde, che solo uno che è nato e vissuto qui puo' conoscere così profondamente.
Si potrebbe allora pensare la cosa opposta. Aver creato un mito così profondamente in antitesi con le attese della cultura e della religione ebraica era proprio quello che si voleva. Per trovare il pretesto di poter prendere le distanze dall'ebraismo e poterlo - quindi - "esportare" al mondo intero.
Questa ipotesi è ancora più assurda (ipotesi Paolina).
Un ebreo (conoscitore del pensiero greco, come era Paolo) avrebbe quindi creato un mito basato sul Messia ebraico (perchè è vero che Gesù mette in discussione la Legge...ma lui sostiene che è venuto per compiere la Legge...per darle un senso compiuto...per mettere in luce il suo vero significato e senso. Quindi si pone in contrasto con un ebraismo di facciata, ma al tempo stesso rivendica la continuità con il vero spirito ebraico)...e poi avrebbe dato a questo Messia ebraico tutta una serie di carattersitiche che lo avrebbero fatto "odiare" dagli ebrei. E questo apposta. Inventando la storia che gli ebrei lo avrebbero messo a morte, per giustificare il fatto di prendere le distanze dall'ebraismo e poterlo trasformare da Messia Ebraico (rinnegato dalla sua cultura) a Messia universale.
Se l'obiettivo era quello di creare un "nuovo mito universale"...perchè inventare la storia del Messia ebraico ricoprendolo di caratteristiche che lo avrebbero reso odioso agli ebrei stessi, che lo avrebbero poi messo a morte? Per poter accollare "la colpa" della sua morte agli ebrei? e giustificare quindi il suo passaggio a mito "universale"???
Doveva essere un ebreo che era proprio incazzato nero con gli ebrei eh. E volev ascreditarli ad ogni costo.
Tuttavia occorre rimanere ancorati ai fatti. E ai documenti.