La cucina è un paese da poco colonizzato dal maschio e guarda caso la cucina è diventata "arte".
Quando quel paese era abitato dalle donne, era poco più che una colonia in mano al Common Welt britannico. Quello che facevano ai fornelli erano "faccende domestiche", un male necessario. La donna-madre-grandi-tette impastava e sfamava i figlioletti con spaghetti con la pummarola e le sue zinne. Torta finita.
Il maschio ai fornelli invece, fa arte. Si procura ingredienti scelti e attrezzatuire sofisticate. Non scaraffa il vino, lo decanta. Non mette il parmigiano con il burro nel riso, lo manteca. Non fa il suo dovere, ma un atto d'amore verso di noi.
Anche perchè, se non vuole, può non farlo e ciò non appare a nessuno un abominio.

Volete davvero rischiare di trovarvi la minestra piena di peli neri lunghi un dito.... donne?

NinfaEco ha scritto:

Volete davvero rischiare di trovarvi la minestra piena di peli neri lunghi un dito.... donne?

mai far cucinare Biocessista.

Io sono glabro.

E non rosicare se siamo più bravi.

Sarà per questo che in Italia non si mangia più bene, le opere d'arte mi sono indigeste, preferisco la sostanza, sti uomini rovinano sempre tutto.

Però parlare di cucina quando si preparano prevalentemente cibi precotti o congelati, qualche yogurt, i croccantini per il cane, a no quelli so fiocchi d'avena, è troppo.

NinfaEco ha scritto:La cucina è un paese da poco colonizzato dal maschio e guarda caso la cucina è diventata "arte".
Quando quel paese era abitato dalle donne, era poco più che una colonia in mano al Common Welt britannico. Quello che facevano ai fornelli erano "faccende domestiche", un male necessario. La donna-madre-grandi-tette impastava e sfamava i figlioletti con spaghetti con la pummarola e le sue zinne. Torta finita.
Il maschio ai fornelli invece, fa arte. Si procura ingredienti scelti e attrezzatuire sofisticate. Non scaraffa il vino, lo decanta. Non mette il parmigiano con il burro nel riso, lo manteca. Non fa il suo dovere, ma un atto d'amore verso di noi.
Anche perchè, se non vuole, può non farlo e ciò non appare a nessuno un abominio.

è vero...
il fatto è che l'alta cucina è un evento epico ed ideologico, richiede una certa (elevata) dose di fanatismo, cui tendenzialmente le donne non vengono educate, mentre ad esse viene trasmesso per via matrilineare un sobrio ed economico buon senso, amministrato sempre da vigile modestia...

@Zadig

E' da dimostrare.

@Fantasma

Credo che quello accada per mancanza di tempo. Infondo a tavola si sta inieme e oggi si sta poco insieme.


@ Magonzo

Sottoscrivo.
Credo che oltre agli aspetti che tu sottolinei, entri in gioco anche qui l'istinto territoriale.

Non è poi da sottovalutare un altro aspetto ovvero la differenza tra quella che io chiamo "Real Cooking" e quello che io chiamo "Giocare a fare le tortine di sabbia".
Era una discussione che ricorreva fra me e una forma di vita dell'altro sesso che esigeva, nel momento in cui voleva fare un risotto:
-riso carnaroli
-brodo vegetale pronto concentrato fatto in casa non congelato con cipolla di tropea, sedano fresco, carota dell'orto e alloro ligure indipendentemente dalla stagione.
- sporcare una pignatta per ogni ingrediente
-petto d'oca, semi di melograno, mirtilli, vino di ottima qualità solo che per sfumare e altri ingredienti praticamente irreperibili, costosi e assurdi indipendentemente dal budget familiare
- mestolo di legno non troppo nuovo ma non sbrecciato
- piatto piano
- presentazione estetica da realizzare prima cre il riso si freddi
- piatti piani di colore chiaro
- vino abbinato in calici ppanciuti che quando li asciughi rischi sempre di romperli
- tutti all'istante seduti a tavola se no il piatto si rovina
- ecc...
Molto buoni chiaramente questi ingredienti, e ottimi i piatti che ne uscivano....
ma....
questa non è "Real Cooking".
Chi lava poi la montagna di pignatte che si affastella in una cucina di 5 metri quadrati?
Chi paga i ricercati igredienti?
Chi cacchio fa il brodo fresco e reperisce i materiali la sera dopo otto ore di lavoro?
Ecc.
La "cucina reale" è quella che si misura con tutto questo e facendo quadrare i contio e girare tra le mani come le palle del giocoliere gli avanzi del giorno precedente gli avanzi, il tempo e il budget crea spettacoli culinari di buon livello ( accettando che nessuno si siederà a tavola al momento giusto ma solo quando il piatto si sarà freddato e diventato una merda, senza nessun riconoscimento al tuo lavoro)
Il resto è giocare con "le tortine di sabbia".
Purtroppo praticare il "real cooking" è a volte frustrante: si è limitati da molte cose e non è qualcosa che si può fare o non fare, quindi le donne a volte fanno le cose soltanto per togliersi il pensiero e questo le priva del piacere necessario a fecondare la fantasia.
Ma la differenza sta solo qui.

Tutto giusto. Ci penso spesso anche io. Per questo lascio a mio marito la cucina del "fine settimana", l'arte, lo sfizio, mentre al nutrimento quotidiano ci penso io, presto e bene. In effetti l'uso della mia cucina rispecchia esattamente quel che hai detto. Se mangiassi tutti i giorni quel che cucina lui saremmo: 1) economicamente rovinati 2) con colesterolo e trigliceridi alle stelle 3) cronicamente stitici 4) fortemente sovrappeso.

tolti i due eccessi, resta il gusto di preparare un piatto gradevole al gusto,
esteticamente valido ed accessibile.
Il gusto di portarlo in tavola ed essere apprezzati.
Il gusto di assaporare qualcosa che dia piacere oltre che nutrire
Il gusto "conviviale" che consiste sostanzialmente nell'attenzione agli altri, nel gesto estetico, e nell'atto d'amore.

Scusate se è poco.

Poi, ognuno nel suo piccolo, si facesse l'esame di coscienza e si giudicasse.
Forse qualcuno potrebbe scoprire perché il bambino chiede, come premio di qualcosa di buono che ha fatto,
di andare a mangiare da Mc Donald!

Generalizzando alquanto, si può dire che di solito il maschio cucina perché gli piace (se no mai si sogna di farlo!), la donna perché vi è costretta.

Pazza_di_Acerra ha scritto:Generalizzando alquanto, si può dire che di solito il maschio cucina perché gli piace (se no mai si sogna di farlo!), la donna perché vi è costretta.

vero.

quasi sempre in casa gli uomini fanno quello che gli piace di più fare e le donne il resto.

la cosa non mi riguarda

sono bravo a cucinare e lo faccio da quando ho lasciato la casa materna...avevo circa 22 anni...fa parte del kit di indipendenza personale

sono specializzato in cucina macrobiotica ma me la cavo un po' con tutto tranne che con i dolci che però sono bravissimo a mangiare

NinfaEco ha scritto:@Fantasma

Credo che quello accada per mancanza di tempo. Infondo a tavola si sta inieme e oggi si sta poco insieme.

Io sto insieme a me stesso, e me stesso deve essere trattato più che bene. Non me ne frega nulla delle altre cose, ma il cibo deve essere come una messa, economica, lenta, e che faccia bene all'anima e al corpo.

beautiful stranger ha scritto:1) economicamente rovinati 2) con colesterolo e trigliceridi alle stelle 3) cronicamente stitici 4) fortemente sovrappeso.

Ma che cazzarola cucinano sti uomini?

NinfaEco ha scritto:La cucina è un paese da poco colonizzato dal maschio e guarda caso la cucina è diventata "arte".
Quando quel paese era abitato dalle donne, era poco più che una colonia in mano al Common Welt britannico. Quello che facevano ai fornelli erano "faccende domestiche", un male necessario. La donna-madre-grandi-tette impastava e sfamava i figlioletti con spaghetti con la pummarola e le sue zinne. Torta finita.
Il maschio ai fornelli invece, fa arte. Si procura ingredienti scelti e attrezzatuire sofisticate. Non scaraffa il vino, lo decanta. Non mette il parmigiano con il burro nel riso, lo manteca. Non fa il suo dovere, ma un atto d'amore verso di noi.
Anche perchè, se non vuole, può non farlo e ciò non appare a nessuno un abominio.

Volete davvero rischiare di trovarvi la minestra piena di peli neri lunghi un dito.... donne?

Signora Ninfa,bellissimo post .
p.s. a me invece la signora Pazza mi ha dato buca di nuovo.

Io invece sto dalla parte delle donne come sempre, infatti per una questione di rispetto le vostre stoviglie, fornelli, ferri da stiro e aspirapolveri non mi azzardo manco a toccarli.
Girl powerrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr come dicevano le spice girls!

NinfaEco ha scritto:La cucina è un paese da poco colonizzato dal maschio e guarda caso la cucina è diventata "arte".
Quando quel paese era abitato dalle donne, era poco più che una colonia in mano al Common Welt britannico. Quello che facevano ai fornelli erano "faccende domestiche", un male necessario. La donna-madre-grandi-tette impastava e sfamava i figlioletti con spaghetti con la pummarola e le sue zinne. Torta finita.
Il maschio ai fornelli invece, fa arte. Si procura ingredienti scelti e attrezzatuire sofisticate. Non scaraffa il vino, lo decanta. Non mette il parmigiano con il burro nel riso, lo manteca. Non fa il suo dovere, ma un atto d'amore verso di noi.
Anche perchè, se non vuole, può non farlo e ciò non appare a nessuno un abominio.

Volete davvero rischiare di trovarvi la minestra piena di peli neri lunghi un dito.... donne?

Ho come la sensazione che il maschio si dedichi alla cucina perchè ha perso terreno altrove, tentando una specie di rivalsa. Magari sbaglio.

piccola fiammiferaia ha scritto:

NinfaEco ha scritto:La cucina è un paese da poco colonizzato dal maschio e guarda caso la cucina è diventata "arte".
Quando quel paese era abitato dalle donne, era poco più che una colonia in mano al Common Welt britannico. Quello che facevano ai fornelli erano "faccende domestiche", un male necessario. La donna-madre-grandi-tette impastava e sfamava i figlioletti con spaghetti con la pummarola e le sue zinne. Torta finita.
Il maschio ai fornelli invece, fa arte. Si procura ingredienti scelti e attrezzatuire sofisticate. Non scaraffa il vino, lo decanta. Non mette il parmigiano con il burro nel riso, lo manteca. Non fa il suo dovere, ma un atto d'amore verso di noi.
Anche perchè, se non vuole, può non farlo e ciò non appare a nessuno un abominio.

Volete davvero rischiare di trovarvi la minestra piena di peli neri lunghi un dito.... donne?

Ho come la sensazione che il maschio si dedichi alla cucina perchè ha perso terreno altrove, tentando una specie di rivalsa. Magari sbaglio.

partendo dal detto "chi disprezza compra", mi sa che tu hai una carenza di cazzo da non credere.
Magari sbaglio.

piccola fiammiferaia ha scritto:...

Ho come la sensazione che il maschio si dedichi alla cucina perchè ha perso terreno altrove, tentando una specie di rivalsa. Magari sbaglio.

Sbagli. Ci possono essere motivazioni anche lontanissime da quella che dici, come nel mio caso.

Lucio Musto ha scritto:

piccola fiammiferaia ha scritto:...

Ho come la sensazione che il maschio si dedichi alla cucina perchè ha perso terreno altrove, tentando una specie di rivalsa. Magari sbaglio.

Sbagli. Ci possono essere motivazioni anche lontanissime da quella che dici, come nel mio caso.

cosa fai, contraddici la psicologa de sta fava (sempre per restare in ambito culinario)?

Aho'....sei terribile Zadìg, con l'accento sulla i...alla francese...

Che te rode ?

LieveMente ha scritto:Aho'....sei terribile Zadìg, con l'accento sulla i...alla francese...

Che te rode ?

grattamelo lievemente, se sei bona.

Zadìg...a kiss for you...da ragionevole distanza

mica ho la scabbia.

Forse.

Zadig ha scritto:...

cosa fai, contraddici la psicologa de sta fava (sempre per restare in ambito culinario)?

E chi ci si azzarda, Zadigghe?... sbagli l'ho scritto perché l'aveva detto prima lei..
non contraddico mai nessuno, figurati la psicologa!...

Implementavo... implementavo semplicemente le sue cognizioni, aggiungendo un caso alla casistica...

vabbè, mi sto incasinando...


Scusate, vado alle mie pignatte che mi attendono... stanotte:
Confettura di prugne selvatiche e mele farinose

NinfaEco ha scritto: La donna-madre-grandi-tette .

Credo (anzi puoi sostituire 'credo' con 'sono certo') che tu abbia qualche problema (ricorrente) a tal proposito. Potresti risolverlo con un piccolo intervento, magari.

blasel ha scritto:

NinfaEco ha scritto: La donna-madre-grandi-tette .

Credo (anzi puoi sostituire 'credo' con 'sono certo') che tu abbia qualche problema (ricorrente) a tal proposito. Potresti risolverlo con un piccolo intervento, magari.

che grande cazzata.
Che consiglio del cazzo.

dipende tutto dipende
mia madre si è sposata mooolto ma mooolto tempo fa e neppure tanto giovane (all'epoca trenta primavere senza fede al dito era oramai scontato un destino da zitella, con grande orrore della mia grande nonna [non ricordo se avesse grandi tette o no]) e il primo giorno di vita casalinga ha confessato a mio padre che non sapeva neppure bollire un uovo (giuro) perchè la matriarca (la nonna) non aveva permesso, mia madre aveva da studiare e fare le sue cose, la cucina era il regno incontrastato di nonna

posso aggiungere che nonna faceva grandi pranzi per tutti, figli e nipoti,
e qualcosa le veniva anche bene (le pinze erano dure come sassi)