Questo non è un post "tecnico" sulla bellissima finale di Wembley, vinta dalla più forte squadra al Mondo.
Voglio solo dire a chi non "sente" che lo sport in generale (e quindi anche il calcio) altro non è se non l'evoluzione cui la società umana ha portato i tornei medioevali, le sfide nelle arene, e per tornare alla paleo-antropologia i "giochi di lotta" che i cuccioli di ogni specie animale svolgono per allenarsi alla dura vita vera, e che quindi non "sentono" il forte significato allegorico che lo sport dà a noi uomini del 2000, nati e cresciuti per essere niente più che robot da produzione (di che, poi?), consentendoci di liberare istinti primordiali e necessari, come quelli di appartenenza ad un gruppo, ed allo stesso tempo dandoci esempi simbolici di come affrontare la vita vera, quella che combattiamo ogni giorno quando dobbiamo sfamare le nostre famiglie e farle crescere sane...
A tutti loro voglio consigliare di rivedere la premiazione della Champions, e di comprendere a fondo cosa ha voluto dire il Barcellona al mondo intero dando a Eric Abidal la fascia di capitano e il compito di sollevare la Coppa. Lui che due mesi fa poteva essere morto, lasciando figli orfani ed una giovane vedova, è stato quello che ha alzato la Coppa.
Per tutti coloro che soffrono e credono che non ci sia più speranza, è un messaggio dirompente.
La vita non è mai finita finchè non è finita, fino all'ultimo respiro.
Grazie al Barcellona, per le lacrime di commozione di stasera.
Voglio solo dire a chi non "sente" che lo sport in generale (e quindi anche il calcio) altro non è se non l'evoluzione cui la società umana ha portato i tornei medioevali, le sfide nelle arene, e per tornare alla paleo-antropologia i "giochi di lotta" che i cuccioli di ogni specie animale svolgono per allenarsi alla dura vita vera, e che quindi non "sentono" il forte significato allegorico che lo sport dà a noi uomini del 2000, nati e cresciuti per essere niente più che robot da produzione (di che, poi?), consentendoci di liberare istinti primordiali e necessari, come quelli di appartenenza ad un gruppo, ed allo stesso tempo dandoci esempi simbolici di come affrontare la vita vera, quella che combattiamo ogni giorno quando dobbiamo sfamare le nostre famiglie e farle crescere sane...
A tutti loro voglio consigliare di rivedere la premiazione della Champions, e di comprendere a fondo cosa ha voluto dire il Barcellona al mondo intero dando a Eric Abidal la fascia di capitano e il compito di sollevare la Coppa. Lui che due mesi fa poteva essere morto, lasciando figli orfani ed una giovane vedova, è stato quello che ha alzato la Coppa.
Per tutti coloro che soffrono e credono che non ci sia più speranza, è un messaggio dirompente.
La vita non è mai finita finchè non è finita, fino all'ultimo respiro.
Grazie al Barcellona, per le lacrime di commozione di stasera.