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Contest "Cervo a Primavera": Poesia vincitrice della Sezione B

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Alan Turing
Alan Turing
Viandante Residente
Viandante Residente
Ecco a voi il racconto vincitore della sezione B del Contest "Cervo a Primavera":

Adam & Eve di myredshadow (anche questo!)

Adam ha poco più di quarant’anni , un discreto fascino e una storia comune a tanti: matrimonio d’amore, un figlio, amore finito, la separazione. È cosciente di non essere mai diventato abbastanza ‘grande’, ma la cosa non lo turba affatto, lo si vede nei suoi occhi allegri. Ama la musica Adam, la compone, la suona.

Anche a Eve piace la musica e d’estate gira per i localini all’aperto dove gruppi della zona smanettano sugli strumenti con passione.
Lo fa da sola o con qualche amica perché il marito si annoia in quelle situazioni, preferisce la televisione, ma lei no, lei la sera ha bisogno dell’aria estiva sulle guance e delle vibrazioni nelle ossa, in fondo i suoi 45 anni sono soltanto un inganno del tempo.

Nel disco bar sulla spiaggia Adam è, come sempre, circondato di ragazze goterosse e vitabassa che moinano alle sue mani sulla chitarra e, come sempre, si sta beando di queste acerbità sode, era solito cogliere a caso nel cesto, poi a volte si innamorava… per un po’…
Eve non è acerba, ma la maturità carnale dei suoi gesti e del suo sguardo, stasera, oltrepassa le goterosse fino al palco, come una ripresa di ‘matrix’: veloce… rallenty…veloce e si conficca con precisione nelle pupille dilatate di Adam.
Lo sguardo della donna è una porta, che invita ad aprire su di un mistero sensuale e giocosamente osceno, un invito quasi perentorio a cui lui non intende opporsi, così , finito di suonare, si dirige deciso verso il tavolo dove Eve sta gustando il suo drink.
Nessun convenevole, neppure una parola, solo sguardi che si intendono a perfezione, la mano rompe il silenzio posandosi decisa tra le cosce e nessuno schermirsi di forma a sviare il discorso, anzi, un allargarsi morbido delle ginocchia a proseguirlo.
-Vivi solo? - le prime vere parole di Eve, -Si, andiamo?-.

Si vede il mare dal balcone di Adam e appoggiata alla balaustra lei sporge in fuori quelle sue natiche tonde, irresistibili, ma nessuno dei due è lì per resistere e, in un attimo, è un travolgersi di raucedini godute, di stupori reciproci, di bende, di ribaltamenti di fronte, di sudori, di mani sciolte e legate, di bocche, di limiti frantumati con naturalezza, ancora e ancora, in un darsi e prendersi senza un time-out.

Poi , la quiete, il respiro a scendere, il bagliore di due sigarette succhiate lentamente.
-Non posso fermarmi ancora molto-
-Oh, peccato, pensavo avresti passato la notte qui- lui la guarda deluso, come un bambino a cui si strappi un lecca lecca ancora a metà -Come mai? Sei sposata?-
-Si- gli sorride lei soffiando il fumo con grazia voluttuosa.
-Ah, non sono affari miei, ma perché, allora, sei qui con me?-
Eve inspira l’ultimo tiro, si gira sul fianco per spegnere la sigaretta e torna a guardarlo tra il sensuale e il sorridente -Lui non sa più giocare e la vita è troppo breve per passarla a far rimbalzare la palla da sola contro il muro- nella voce un’amarezza ormai cicatrizzata.
Ridono, all’unisono, stanchi, poi lei si alza rivestendosi -Beh, gioca con me allora, quando ci rivediamo?- le sussurra Adam, -lasciamolo decidere al caso, di scontato c’è già tutto il resto, un gioco è bello quando capita, quando si inventa al momento, sennò diventa disciplina- lo bacia sulle labbra e infila la porta.
Lui balza giù dal letto rincorrendola -hey! Ma come ti….- ...chiami… avrebbe voluto chiederle, ma era già sparita verso chissàddove, verso chissàccosa.



Il Contest "Cervo a Primavera" finisce quindi qui. Ringrazio tutti gli autori, i membri della giuria, i forum che hanno sostenuto l'iniziativa e le persone che l'hanno appoggiata. Alla prossima!!!

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