The Royal ha scritto:
Ti premetto, Ninfa, che tu hai un'arte "sui generis", e cioe' quella di mandare in crisi gli uomini dando loro la sensazione di sentirsi come una specie di "Fracchia" della seduzione.
Lo so. Non posso farne a meno.
Pero' devi consentirmi una cosa. Che sarebbe questa. Da una parte questo topic ripropone un tema "classico", che sarebbe quello di cimentarsi da parte degli uomini, nella seduzione di una personalita' complessa e performante come la tua. Nello stesso tempo, pero' noterei che tu tendi a trasformare il contenuto di questo topic in un "quid" che abbia una valenza scientifica. Ed io penso, che l'azione seduttiva di per se' in astratto non abbia alcunche' di scientifico, o quantomeno ben poco. Forse cio' che di scientifico ci sarebbe, potrebbe essere la tecnica che un uomo potrebbe usare per entrare nei sentimenti di una donna da lui desiderata. E credo anche una cosa, Ninfa. E cioe' che un uomo non dovrebbe mai tentare di sedurre per gioco. La seduzione e' l'antefatto dell'amore, e l'amore e' una dimensione con richiami sovrasensibili, i quali coinvolgono entrambi i protagonisti. Un uomo deve ingegnarsi a sedurre una donna che gli piaccia e deve farlo con il cuore. Cioe' portando una fortissima componente emotiva nella propria azione seduttiva. Proprio perche' si tratta di un atto dalla valenza radicale e totale. Sedurre significa diventare desiderabili agli occhi della futura compagna-moglie e pertanto significa indurre in lei tutte quelle aspettative che un uomo pensi di sentirsi rivolgere dall'altra meta'. Ma come arrivare a questo.......esistono richiami di psicologia, secondo i quali se un uomo desidera sedurre una donna, la prima cosa che dovrebbe fare sarebbe quella di non pretendere che sia la donna ad entrare nel mondo maschile, ma sia l'uomo ad entrare nel mondo femminile conformandosi ai gusti ed alla mentalita' della potenziale compagna in questione. E la cosa, poi diventerebbe arditissima nei tuoi confronti, poiche' tu possiedi una personalita' che presenta risvolti sia artistici sia intellettuali con anfratti e spazi completamente oscuri ed esplorandi, da parte del potenziale seduttore. Pertanto, cimentarsi nella seduzione della tua persona, significa intraprendere da una parte un'azione con un forte aspetto sentimentale, ma dall'altro richiede una personalita' altrettanto indefinibile e sfuggente come la tua. Credo che in definitiva, e ne accennammo, quella tavola calda dall'aspetto cosi' "internazionale" che si trova davanti alla stazione Brignole, se esiste ancora, potrebbe essere un ambiente di confronto e di tentativo di esplorazione intelletual-sentimentale nei tuoi confronti. Anche se tu, se ben ricordo, parlasti non troppo bene di talune mense aziendali. Ma nel locale che dico io, trovai pietanze gustosissime. E magari di sotto fondo ci starebbe bene Barry White, mentre ci si confrontasse su argomenti di tuo gradimento......ribadisco la bonta' di quelle pietanze che io ebbi modo di mangiare cola', a cominciare dal prosciutto cotto, insalata russa ed uova sode: una vera leccornia.
No. Nessuna valenza scientifica. Soltanto mi piace far saltare le regole e anche ridere, perchè si è più se stessi e perchè nessuna cosa si raggiunge pensandoci.
In genere l'uomo per sedurre una donna "fa l'uomo" ( o almeno ciò che per lui è essere uomo) e la donna per sedurre l'uomo "fa la donna". A me piace togliere le armature, perchè le vedo. Questo imbarazza un po' e poi fa ridere. E finalmente ci si possono togliere i tacchi e slacciare le cose strette.
Per questo per me giocare significa usare il cuore, anche se molte volte lo si fa per evitare le cose. E' molto difficile trovarsi un buon Fracchia che sappia fare l'una e l'altra cosa. Una volta sola ci sono arrivata vicino, o forse nemmeno.
Da tutto questo non tirare la conclusione che io non abbia paura o che riesca sempre a dirigere le cose, perchè sbaglieresti.
Le altre cose che tu dici che un ipotetico seduttore dovrebbe fare, sono molte....
la mia domanda è una: io intanto cosa dovrei fare?
P.s.
Non sono nessuno per buscarle a nessuno. Non preoccuparti.
Anzi, se voglio bene le busco io.