Stasera ho visto la mia prima (e presumo unica) partita di Copa America, complice il fatto di non avere di meglio da fare, e aiutato dalla curisoità di vedere i miei 3 campioni rossoneri, e soprattutto i giovani fenomeni di cui parlano tutti.
Con ciò mi innesto nel topic aperto da Isti (non ho visto l'Argentina, ma a leggere lui sembra di averla vista, e condivido a priori quel che ha detto su Messi), e scrivo il mio commento (non pagelle) sul Brasile visto stasera, ben sapendo che la partita d'esordio in qualsiasi competizione è sempre la peggiore per le favorite.
Comunque:
Julio Cesar praticamente non ha toccato palla.
Lucio e Thiago Silva compongono una coppia di centrali che, contro ogni tradizione brasileira, direi che oggi come oggi è la migliore del mondo. Le punte del Venezuela non sono certo fenomeni, ma quando nessuno nella tua squadra ti copre, e in due si riesce a chiudere sempre facile, o quasi, vuol dire che si è due fenomeni, ma non lo scopriamo adesso.
Di Dani Alves si sa tutto: bravino in difesa e devastante in attacco se è disciplinato. Guardiola lo disciplina. Menezes no, e lui fa il figo, accentrandosi, cercando di fare il trequartista o la punta, e aprendo voragini dietro, senza mai essere pericoloso.
Andre Santos è un ottimo terzino sinistro, all'altezza di Marcelo e Bastos. Nel mondo oggi di terzini sinistri forti non ce ne sono (Bale non è un terzino), quindi Santos mi sembra all'altezza della situazione. Uno da prendere, insomma, altro che Ziegler (è un esempio, non ce l'ho con la Juve).
Centrocampo: qui casca l'asino. Il Brasile dai tempi di Falcao non riesce ad esprimere un regista-ideatore di gioco, e per questo resta un'incompiuta. Rivediamo la storia recente? Nel '94 (mondiale vinto in USA) c'erano Dunga (praticamente Gattuso) e Zinho (ottimo in quel Mondiale, poi sparito). Nel'98 (finale persa con la Francia)c'erano ancora Dunga e poi Cesar Sampaio (qualcuno se lo ricorda?). Nel 2002 (mondiale vinto in Corea) c'erano Gilberto Silva (sì, lo stesso del 2010!) e o Kleberson (chi?) o Juninho (attenzione, non Juninho Pernambucano, ma Juninho Paulista, cioè: chi?). Saltiamo il 2006 (quadrilatero magico con Ze Roberto e Kakà centrali... un aborto) e passiamo al 2010: centrali Gilberto Silva (sì, quello del 2002!) e Felipe Melo!!! Stasera Ramires e Lucas Leiva: per carità giocatori degnissimi, ma fossero capaci di inventare un passaggio intelligente e non banale! Per vedere uno straccio di ordine si è dovuto aspettare che entrasse Elano (avessi detto...).
Invece solito Brasile: due tapini a correre e contrastare (bene) in transizione, e poi palla ai presunti fuoriclasse dell'attacco/trequarti.
E vediamoli:
Robinho largo a destra: conferma tutto quel che si sa: grande generosità, grande corsa, piedi ottimi che diventano di pietra quando vede la porta (si mangia un gol assurdo, ma aveva fatto anche 60 metri di scatto prima).
Neymar largo a sinistra: non fa niente di eccezionale, fa un po' troppo il figo, ma questo è forte, anzi se ha la testa a posto diventerà fortissimo. Da come si muove, da come tocca la palla, da come corre, dalla personalità di certe giocate si vede che è davvero un piccolo fenomeno. Ma oggi come oggi è rischioso portarlo al Real, per esempio. Aspetterei un paio d'anni.
Ganso trequartista puro: se è quello visto stasera, che stia lì dov'è, e con quei soldi compriamo Montolivo e Diamanti e i loro gemelli, che sono più utili. Sembra di vedere il Rivaldo del Milan (non quello splendido del 2002), ossia uno con una gran tecnica, ma che gioca al rallentatore, e che azzecca un pallone su dieci, e nessuno particolarmente geniale (almeno Rivaldo mandò in gol Serginho in un Milan-Inter 1-0 che ricordo ancora). Peccato che Rivaldo al Milan aveva 33 anni, e questo "fenomeno" ne ha 20. Ma scherziamo? Questo Ganso in Italia non toccherebbe palla, e nemmeno in Inghilterra. Forse in Spagna, se non gioca contro Barcellona, Real, Villarreal, Siviglia, Atletico Madrid, Valencia, Athletic Bilbao... Insomma, il 10 brasileiro visto stasera mi sembra una grandissima pippa. E in chiave Milan Robinho, Boateng, Cassano e El Sharaawy possono fare molto ma molto meglio di così. Lasciamolo lì!!!!!!
Attacco: solo Pato. Ho sempre pensato che la prima punta non sia il suo ruolo, e lo riconfermo.Ciò nonostante è il migliore dei brasiliani in avanti, con ottimi scatti, bellissimi controlli su lanci lunghi, ed è l'unico pericoloso (stampa un gran tiro sulla traversa).
Che dire? Il Brasile si è trasformato in una terra di ottimi portieri, difensori e terzini, di buoni o ottimi attaccanti, anche se spesso anarchici e poco concreti, e di inesistenti centrocampisti/registi. Senza il centrocampo non vai da nessuna parte (Barca e Spagna insegnano).
Non vedrò il resto delle partite, quindi magari quel che ho detto stasera si trasformarà in grandissime cazzate, però mi viene da dire una sola parola riguardo al Brasile: Bah!
Con ciò mi innesto nel topic aperto da Isti (non ho visto l'Argentina, ma a leggere lui sembra di averla vista, e condivido a priori quel che ha detto su Messi), e scrivo il mio commento (non pagelle) sul Brasile visto stasera, ben sapendo che la partita d'esordio in qualsiasi competizione è sempre la peggiore per le favorite.
Comunque:
Julio Cesar praticamente non ha toccato palla.
Lucio e Thiago Silva compongono una coppia di centrali che, contro ogni tradizione brasileira, direi che oggi come oggi è la migliore del mondo. Le punte del Venezuela non sono certo fenomeni, ma quando nessuno nella tua squadra ti copre, e in due si riesce a chiudere sempre facile, o quasi, vuol dire che si è due fenomeni, ma non lo scopriamo adesso.
Di Dani Alves si sa tutto: bravino in difesa e devastante in attacco se è disciplinato. Guardiola lo disciplina. Menezes no, e lui fa il figo, accentrandosi, cercando di fare il trequartista o la punta, e aprendo voragini dietro, senza mai essere pericoloso.
Andre Santos è un ottimo terzino sinistro, all'altezza di Marcelo e Bastos. Nel mondo oggi di terzini sinistri forti non ce ne sono (Bale non è un terzino), quindi Santos mi sembra all'altezza della situazione. Uno da prendere, insomma, altro che Ziegler (è un esempio, non ce l'ho con la Juve).
Centrocampo: qui casca l'asino. Il Brasile dai tempi di Falcao non riesce ad esprimere un regista-ideatore di gioco, e per questo resta un'incompiuta. Rivediamo la storia recente? Nel '94 (mondiale vinto in USA) c'erano Dunga (praticamente Gattuso) e Zinho (ottimo in quel Mondiale, poi sparito). Nel'98 (finale persa con la Francia)c'erano ancora Dunga e poi Cesar Sampaio (qualcuno se lo ricorda?). Nel 2002 (mondiale vinto in Corea) c'erano Gilberto Silva (sì, lo stesso del 2010!) e o Kleberson (chi?) o Juninho (attenzione, non Juninho Pernambucano, ma Juninho Paulista, cioè: chi?). Saltiamo il 2006 (quadrilatero magico con Ze Roberto e Kakà centrali... un aborto) e passiamo al 2010: centrali Gilberto Silva (sì, quello del 2002!) e Felipe Melo!!! Stasera Ramires e Lucas Leiva: per carità giocatori degnissimi, ma fossero capaci di inventare un passaggio intelligente e non banale! Per vedere uno straccio di ordine si è dovuto aspettare che entrasse Elano (avessi detto...).
Invece solito Brasile: due tapini a correre e contrastare (bene) in transizione, e poi palla ai presunti fuoriclasse dell'attacco/trequarti.
E vediamoli:
Robinho largo a destra: conferma tutto quel che si sa: grande generosità, grande corsa, piedi ottimi che diventano di pietra quando vede la porta (si mangia un gol assurdo, ma aveva fatto anche 60 metri di scatto prima).
Neymar largo a sinistra: non fa niente di eccezionale, fa un po' troppo il figo, ma questo è forte, anzi se ha la testa a posto diventerà fortissimo. Da come si muove, da come tocca la palla, da come corre, dalla personalità di certe giocate si vede che è davvero un piccolo fenomeno. Ma oggi come oggi è rischioso portarlo al Real, per esempio. Aspetterei un paio d'anni.
Ganso trequartista puro: se è quello visto stasera, che stia lì dov'è, e con quei soldi compriamo Montolivo e Diamanti e i loro gemelli, che sono più utili. Sembra di vedere il Rivaldo del Milan (non quello splendido del 2002), ossia uno con una gran tecnica, ma che gioca al rallentatore, e che azzecca un pallone su dieci, e nessuno particolarmente geniale (almeno Rivaldo mandò in gol Serginho in un Milan-Inter 1-0 che ricordo ancora). Peccato che Rivaldo al Milan aveva 33 anni, e questo "fenomeno" ne ha 20. Ma scherziamo? Questo Ganso in Italia non toccherebbe palla, e nemmeno in Inghilterra. Forse in Spagna, se non gioca contro Barcellona, Real, Villarreal, Siviglia, Atletico Madrid, Valencia, Athletic Bilbao... Insomma, il 10 brasileiro visto stasera mi sembra una grandissima pippa. E in chiave Milan Robinho, Boateng, Cassano e El Sharaawy possono fare molto ma molto meglio di così. Lasciamolo lì!!!!!!
Attacco: solo Pato. Ho sempre pensato che la prima punta non sia il suo ruolo, e lo riconfermo.Ciò nonostante è il migliore dei brasiliani in avanti, con ottimi scatti, bellissimi controlli su lanci lunghi, ed è l'unico pericoloso (stampa un gran tiro sulla traversa).
Che dire? Il Brasile si è trasformato in una terra di ottimi portieri, difensori e terzini, di buoni o ottimi attaccanti, anche se spesso anarchici e poco concreti, e di inesistenti centrocampisti/registi. Senza il centrocampo non vai da nessuna parte (Barca e Spagna insegnano).
Non vedrò il resto delle partite, quindi magari quel che ho detto stasera si trasformarà in grandissime cazzate, però mi viene da dire una sola parola riguardo al Brasile: Bah!