Trapasso Trasformante
«Buongiorno… ho preso un colpo forte in testa… credo di essere morto…»
Mi rivolgo all’unica cosa di aspetto vagamente simile ad un essere vivente, in questo posto assurdo ed abbagliate in cui mi trovo, con nulla di familiare, nemmeno di lontanamente utile… almeno apparentemente.
Il tizio mi guarda con l’aria saccente e spavalda che hanno alcuni vecchi, che credono di essere qualcosa di meglio solo perché sono nati prima:
«Solito sbaglio tipico del solito imbecillotto di turno… ma non preoccuparti, io non mi arrabbio… siete tutti così e mi ci sono abituato… ignoranti, e presuntuosi…»
«Perché, lei dice che non sono morto?... e questo non è l’aldilà?... il nostro luminoso paradiso, il futuro di cui tanto si parla?...»
Mi sembra d’essere stato educato, ma quello mi sghignazza contro:
«Paradiso?... morte?... ma cosa ne sapete voi, di queste cose?... parole che ripetete come pappagalli, senza nemmeno pensarci su…»
«Cioè dici che la morte non esiste?... che io non ho preso la botta in testa e che non sono morto?... ed allora, secondo te, dove mi troverei?....
E poi, tu… chi sei?...»
«Ragazzino, capisco che sei sconvolto, e ti perdonerò la mancanza di rispetto a darmi del tu…
La morte?... certo che esiste!... e chi l’ha mai negato?
E la botta in testa… si, penso che tu l’abbia presa, e pure dura, proprio sulla noce del collo.
Ma non è cosa che ti riguardi, così come non ti riguarda il paradiso… almeno per ora!...
Quanto a me, io sono uno che sta qui apposta per te, per farti distendere e calmarti dalla paura che irrigidisce tutto…diciamo che sono un frollatore…»
«Hai ragione!... io sono terrorizzato, altro che paura!... ma è perché sono facilmente impressionabile di natura!... che mi è successo?... e che mi succederà adesso?...»
«Calma ragazzino, tranquillo!...tutto perfettamente regolare ed in ordine!.. lo so che sei pavido e tremebondo, ma adesso devi solo raffreddarti un poco e rilassarti… stai seguendo la linea perfettamente!... sei quello di prima, quello che sei stato destinato ad essere sin dalla tua nascita, e per cui sei cresciuto e ti sei trasformato… ed ora ci saranno altre trasformazioni ed altri apprezzamenti, perché adesso sei migliore di prima, più utile e più buono… stai calmo e lasciati trattare con fiducia!
Sei affidato in mani espertissime!...
Ma ora scusami, devo lasciarti, ho anche altri ragazzini da seguire, sai?... tu stai buono, ed auguri!...”
Mi sento afferrare da mani esperte e gentili, accarezzare, lavare, apparecchiare…
Mi trafficano in molle modi, e mi cospargono di aromi profumati e di spezie…
Mi ritrovo su un lettuccio bianco ed elegantissimo, accoccolato nella posizione in cui solitamente
mi addormento.
Un sottile manto protettivo mi avvolge e velocemente intravedo un quadro, con una grande scritta colorata:
“Fileni & Figli – Coniglio giovane in porchetta pronto per la cottura”
Me l’appiccicano sopra, e vengo sistemato insieme a tanti altri come me, ognuno racchiuso nel suo bozzolo trasparente candido ed elegante, pronto per il bancone del supermercato.
Lucio Musto 26 luglio 2009
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«Buongiorno… ho preso un colpo forte in testa… credo di essere morto…»
Mi rivolgo all’unica cosa di aspetto vagamente simile ad un essere vivente, in questo posto assurdo ed abbagliate in cui mi trovo, con nulla di familiare, nemmeno di lontanamente utile… almeno apparentemente.
Il tizio mi guarda con l’aria saccente e spavalda che hanno alcuni vecchi, che credono di essere qualcosa di meglio solo perché sono nati prima:
«Solito sbaglio tipico del solito imbecillotto di turno… ma non preoccuparti, io non mi arrabbio… siete tutti così e mi ci sono abituato… ignoranti, e presuntuosi…»
«Perché, lei dice che non sono morto?... e questo non è l’aldilà?... il nostro luminoso paradiso, il futuro di cui tanto si parla?...»
Mi sembra d’essere stato educato, ma quello mi sghignazza contro:
«Paradiso?... morte?... ma cosa ne sapete voi, di queste cose?... parole che ripetete come pappagalli, senza nemmeno pensarci su…»
«Cioè dici che la morte non esiste?... che io non ho preso la botta in testa e che non sono morto?... ed allora, secondo te, dove mi troverei?....
E poi, tu… chi sei?...»
«Ragazzino, capisco che sei sconvolto, e ti perdonerò la mancanza di rispetto a darmi del tu…
La morte?... certo che esiste!... e chi l’ha mai negato?
E la botta in testa… si, penso che tu l’abbia presa, e pure dura, proprio sulla noce del collo.
Ma non è cosa che ti riguardi, così come non ti riguarda il paradiso… almeno per ora!...
Quanto a me, io sono uno che sta qui apposta per te, per farti distendere e calmarti dalla paura che irrigidisce tutto…diciamo che sono un frollatore…»
«Hai ragione!... io sono terrorizzato, altro che paura!... ma è perché sono facilmente impressionabile di natura!... che mi è successo?... e che mi succederà adesso?...»
«Calma ragazzino, tranquillo!...tutto perfettamente regolare ed in ordine!.. lo so che sei pavido e tremebondo, ma adesso devi solo raffreddarti un poco e rilassarti… stai seguendo la linea perfettamente!... sei quello di prima, quello che sei stato destinato ad essere sin dalla tua nascita, e per cui sei cresciuto e ti sei trasformato… ed ora ci saranno altre trasformazioni ed altri apprezzamenti, perché adesso sei migliore di prima, più utile e più buono… stai calmo e lasciati trattare con fiducia!
Sei affidato in mani espertissime!...
Ma ora scusami, devo lasciarti, ho anche altri ragazzini da seguire, sai?... tu stai buono, ed auguri!...”
Mi sento afferrare da mani esperte e gentili, accarezzare, lavare, apparecchiare…
Mi trafficano in molle modi, e mi cospargono di aromi profumati e di spezie…
Mi ritrovo su un lettuccio bianco ed elegantissimo, accoccolato nella posizione in cui solitamente
mi addormento.
Un sottile manto protettivo mi avvolge e velocemente intravedo un quadro, con una grande scritta colorata:
“Fileni & Figli – Coniglio giovane in porchetta pronto per la cottura”
Me l’appiccicano sopra, e vengo sistemato insieme a tanti altri come me, ognuno racchiuso nel suo bozzolo trasparente candido ed elegante, pronto per il bancone del supermercato.
Lucio Musto 26 luglio 2009
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