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Radames Faraone
Il Telegiornale annuncia un evento mondano;
importante per qualcuno, apotropaico
per chissà quanti altri.
In attesa di che.
Aida, ed un suo compleanno.
Cinquantesimo allestimento trionfale;
e Trionfale suona una marcia,
la più nota, celebrata da sempre.
Un vecchio borghese
digiuno affatto di melodramma, o quasi,
lontano da quell’Egitto antico di Re,
ha il volto vizzo rigato di pianto.
Un’altra Aida, un altro tempio
bianco e sontuoso della musica.
L’Arena grande della “Mostra d’Oltremare”,
in armoniche sintonie ormai svanite…
Scomparse ormai in illusione buona
che certo fu solo sogno giovanile
di diversi trionfi, altri inutili canti.
E ancora, dolcemente ritorna.
Lucio Musto 3 agosto 2011
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Radames Faraone
Il Telegiornale annuncia un evento mondano;
importante per qualcuno, apotropaico
per chissà quanti altri.
In attesa di che.
Aida, ed un suo compleanno.
Cinquantesimo allestimento trionfale;
e Trionfale suona una marcia,
la più nota, celebrata da sempre.
Un vecchio borghese
digiuno affatto di melodramma, o quasi,
lontano da quell’Egitto antico di Re,
ha il volto vizzo rigato di pianto.
Un’altra Aida, un altro tempio
bianco e sontuoso della musica.
L’Arena grande della “Mostra d’Oltremare”,
in armoniche sintonie ormai svanite…
Scomparse ormai in illusione buona
che certo fu solo sogno giovanile
di diversi trionfi, altri inutili canti.
E ancora, dolcemente ritorna.
Lucio Musto 3 agosto 2011
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