- Grazie Lucio,





ma con questo vado O.T.

lisandro ha scritto:- Grazie Lucio,





ma con questo vado O.T.

tanto tempo fa ascoltai qualcosa di Liona Boyd, scaricato con WinMX, che ancora era legale.... o meglio non ancora fuori legge
mi piacque molto e, non ricordo più come, riuscii ad avere un suo recapito in Canada e le scrissi per sapere dove trovare suoi dischi.
Si mostrò molto meravigliata che io dall'Italia la conoscessi e mi interessassi a lei, e mi mandò due CD in omaggio, che ancora dovrei avere da qualche parte.
Forse per questo è entrata fra i miei esecutori prediletti

e perché, scusa, vai O.T.?

Lucio Musto ha scritto:e perché, scusa, vai O.T.?

- Perché stiamo qui a far smancerie con queste due meravigliose interpreti.
Credo che La Pazza s'aspetti maggiore contegno da parte nostra.

lisandro ha scritto:

Lucio Musto ha scritto:e perché, scusa, vai O.T.?

- Perché stiamo qui a far smancerie con queste due meravigliose interpreti.
Credo che La Pazza s'aspetti maggiore contegno da parte nostra.

Liona Boyd è più vecchia della Pazza... che vuoi che sia gelosa?
e poi Erik Satie, mica è il primo arrivato!

circolo.pickwick ha scritto:Amica mia colendissima, come direbbe Andrea Chénier,
Il vostro desio è comando gentil!
Ma, ohimè, la fantasia non si piega
a comando o a prece umile;
è capricciosa assai la poesia,
a guisa dell'amor!
anche se il vostro desio è, oltrecché gentile, altamente lusinghiero nei confronti dell'umìle ancella vostra (e qui fa capolino Adriana Lecouvreur).
Tuttavia temo che non lo asseconderò, non certo per scarsa qualità delle Vostre proposte né per qualche mia ombrosa superbia.
No, Pazza cara, è che al momento il mio umore è tale da portarmi a rifuggire l'umano sguardo e gli amicali sodalizi. E le sole musiche che potrei proporre o comentare sono marce funebri, cori luttuosi o urla di Erinni implacate.
Cose del tutto inadatte al civil consorzio che qui Lei propone.
Arrivederci, non certo addio.

A ben rivederla e risentirla presto, mia colendissima amica!

Lucio Musto ha scritto:

lisandro ha scritto:

Lucio Musto ha scritto:e perché, scusa, vai O.T.?

- Perché stiamo qui a far smancerie con queste due meravigliose interpreti.
Credo che La Pazza s'aspetti maggiore contegno da parte nostra.

Liona Boyd è più vecchia della Pazza... che vuoi che sia gelosa?
e poi Erik Satie, mica è il primo arrivato!

Giusto! Satie è degnissinmo di star qui dentro! E anche quella maliarda della signora Boyd...

.


Dreűgen



Lo senti laggiù, forse sotto il larice grande, quallo sfregiato dal fulmine dell’inverno scorso, il suono strano e suadente dell’arpa celtica.
Lo strano, antico strumento è lì, tu lo sai, e suona per te.
Per attirarti, per ammaliarti, per perderti.

Tu lo sai che è lì, ma non capisci cosa voglia da te. Tu vuoi andare, ma non sai perché: non sapresti cosa chiedere, non hai nulla da dare.

Vuoi solo andare. Quel suono è tentazione. E’ il piacere che non conosci. E’ malìa.

Per un attimo, ti viene in mente Ulisse. Ulisse e la storia delle Sirene: che dicevano, le Sirene, alle orecchie dell’Eroe?. Ulisse e Circe: cosa offriva di tamto suadente, la maga di un promontorio selvaggio, allo scaltro vincitore di Troia, la grande città?

Svanisce Odisseo e ripensi ai miti e ai tanti incantesimi delle fiabe che ti hanno narrato una volta, quand’eri piccino, e non riuscivi a dormire. Agli orchi, alle fate, ai mostri dei mari e agli eroi, agli elfi dei boschi ed ai maghi.

Ci pensi, ripensi, e non capisci. Tutti loro, ognuno di loro, esseri meravigliosi e fantastici, dicevano qualcosa, minacciavano, promettevano.... in cambio... di che?

Non l’hai mai saputo, non ci hai mai veramente creduto. E mai hai ceduto.

Lentamente, sospirando o piangendo, muti del tutto o lamentosi, ora sono scomparsi, per sempre.

Lo senti laggiù, forse sotto il larice grande il suono strano e suadente dell’antica arpa celtica.

E’ lì, tu lo sai, e suona per te.

“Che strano strumento, l’arpa celtica” inutilmente pensi, mentre ti alzi e piano, ti avvii.

“Dreűgen”. Il mitico pescatore norvegese annegato nella tempesta che invita i compagni a pescare ancora insieme i merluzzi del mare del Nord ha chiamato anche te. Questa volta dagli alberi del bosco di casa tua.




Lucio Musto 12 marzo 2005 parole 296

mi ci posso mettere col mio piccolo?....

Non so perché, ma nella mia collezione di mp3 ne ho una esecuzione che mi piace di più, ma che non ho trovato su You tube, per quanto cercata. Vi contenterete


ECCOLA!! trovata! (ma perché non possiamo postare gli mp3 ?... A A D M I I N ! ! !

Lucio, complimenti.

Questa serenata è dedicata a te ed alla Pazza...

Una dedica a mezzo con la Signora Pazza???...
tu si che mi esalti, splendida silena!

conserverò per te, e per il giorno fausto dell'incontro nostro
il più gagliardo ciauscolo di Monsano, ed il più grato e buono
nettare delle colline Marchigiane!... una bottiglia o due, o tre
di quel "Lacrima" soave e denso che, rosso rubino,
riscalda il cuore e tinge le dolci labbra, e la camicia bianca.

Caro Lucio, saremmo tutti ebbri dopo una serata simile a quella da te proposta. Comunque si potrebbe bere i vini che porterai in una compagnia numerosa, in modo da limitare i danni… A chi l’onore e l’onere della guida?

Al forum dedico la rapsodia di Gershwin, conosciuta ed apprezzata da tutti, nella versione a mio avviso migliore trovata in rete.

silena ha scritto:Lucio, complimenti.

Questa serenata è dedicata a te ed alla Pazza...

Bellissima! Potrebbe inserire anche il primo tempo? E' il mio preferito...

Stamattina c'è il sole fin dall'alba, ed è splendido!...

Ho pensato a voi ragazze, ho sorriso al vostro sorriso; ed inevitabilmente...

Signora Pazza, lei sarà forse divina, ma se rumoreggia ed imperversa tutto il giorno nel forum (badi che la controllo), non sostenga di non aver avuto il tempo di postare da sola quanto desidera sentire.

Lucio, il tuo ruolo in seno al forum è impagabile.


In onore del signor Blasel, della signora Acca Larenzia e non rammento più di chi altri, orgogliosi partenopei, propongo Scarlatti suonato da un famoso pianista serbo.

La musica, la cultura, “l’amore non ha(nno) confini, se non quelli che noi gli diamo”(cit.)
E di confini ne abbiamo molti, io per prima.
A buon intenditor…







https://www.youtube.com/watch?v=CjK2hKCha2U

Delizioso Scarlatti, sempre troppo trascurato nel giro concertistico usuale.

In quest'esecuzione, oltre alla maestria del pianista, sottolineerei la piacevolezza del suono dello strumento:
lo si direbbe un fortepiano, un clavicembalo estremamente evoluto.
Uno strumento proprio dell'epoca dell'autore.

Grazie

Chi viene al concerto con me a Camerata Picena Domenica?...

Dopo il concerto... che sia stato gradito o meno,
andiamo a mangiare una bistecca che... garantisco io!

D. Zipoli (1688-1726)
4 Versi e Canzona in Do maggiore
Pastorale
All’offertorio
F. J. Haydn (1732-1809)
dai Flötenuhrstücke
Presto n. 3
Menuett [Minuetto] n. 11
Der Dudelsack [La cornamusa] n. 16
Marche [Marcia] n. 25
G. B. Pergolesi (1710-1736)
Sonata in Fa maggiore

I. Spergher (1734-1808)
Sonata n. 1 in Fa maggiore:
Allegro - Andante sostenuto - Allegro
P. Morandi (1745-1813)
Concerto secondo, coll’imitazione
del flauto dolce
D. Cimoso (1780-1850)
Sonata n. 9 in Do maggiore
Padre Davide da Bergamo (1791-1863)
Elevazione in re
Giovanni Morandi (1777-1856)
Sonata prima in Do maggiore
(dall’Opera 20)

Il pezzo prescelto di questa settimana e la sinfonia nr.7 di Anton Bruckner.

Poiché si tratta di uno dei pezzi preferiti di Lucio Musto, lasceremo a lui l'onore e l'onere di parlarci di questo capolavoro.

Pazza_di_Acerra ha scritto:Il pezzo prescelto di questa settimana e la sinfonia nr.7 di Anton Bruckner.

Poiché si tratta di uno dei pezzi preferiti di Lucio Musto, lasceremo a lui l'onore e l'onere di parlarci di questo capolavoro.

Accetto con gioia questo incarico, perché la 7a sinfonia è davvero considerata un grande capolavoro.
ma temo sia troppo lunga (dura più di un'ora) per offrirla tutta qui in ascolto.

Mi limiterò quindi al III movimento, lo "scherzo" che trovo su YOUTUBE in una esecuzione russa che mi sembra elegiaca.

Su Bruckner invece non dirò nulla, se non dare un consiglio.
Se vi trovate in bassa Austria, e siete amanti del bello, dedicate un pezzo del vostro viaggio ad una deviazione
verso St Florian (mercato). Nella locale abbazia c'è anche la tomba del grandissimo organista... ma è tutto il resto,
che merita un viaggio!

Questo, per esempio, è l'organo del Maestro (fra i più grandi al mondo)

Davvero un organo imponente. Altro che Rocco...

dai miei appunti leggo che questo è considerato l'organo più grande dell'Austria (che ne ha innumerevoli altri, splendidi) con 7389 canne, 4 manuali e 103 registri!...

... ma senza andare lontano, anche qui intorno, a Fabriano, c'è un organo (moderno, non così stupendamente istoriato) di oltre 7000 canne. Io l'ho inteso suonare, in un concerto... un'altro universo!...

Anche voi amate Bruckner? E' straordinario sentirsi sulla stessa lunghezza d'onda. :)

Per chi invece adora la musica lirica, oggi ho scelto Puccini, un altro mio ammmorrre. Spero che la signora Pazza intuisca quanto la lirica possa trascinare i miei sentimenti, anche se il libretto e l’opera a qualcuno possano apparire anacronistici.

Il trittico è davvero una pensata grande!

La lirica finisce per stare antipatica a tanti proprio per il voler raccordare dei meravigliosi
pezzi musicali ad una storiella arraffazzonata in qualche modo, ovvero rendere per forza musica
un capolavoro letterario. Può riuscire il connubio? si, può riuscire. Quando?... quasi mai.
Ed allora la lirica per essere apprezzata deve spezzettarsi in concerti di brani scelti... dove
naturalmente manco sai più di che si parla.

Il trittico invece, è una idea grandiosa. Tre atti unici, brevi, intensi,
assolutamente indipendenti l'uno dall'altro. Ti vai a godere tre spettacoli con un biglietto solo.
Suor Angelica non ti ammorba di romanticheria, il Tabarro non ti esaspera di violenza, ed il Gianni Schicchi
non ti sgola di risate...
Si, ci può stare tutto, questo Puccini... e lo andiamo a vedere con piacere.
Poi, usciti da teatro, tutti in pizzeria!

Chiedo scusa. Io in teatro mi ci sono anche addormentato, una volta.
Ricordo era "I maestri cantori di Norimberga"... e non l'ho più voluto rivedere.
E' vero che allora avevo solo sedici anni, ma al San Carlo ero un abitué!

Sei fantastico, Lucio, col tuo modo singolare di presentare la musica lirica.


Concordo sul trittico; tuttavia le opere oggi possono apparire ostiche non solo per l’inverosimiglianza e la datazione della trama e del libretto scritto magari in un italiano letterario molto antiquato, ma per la lunghezza, a mio avviso. Oggi molti non sono più disposti a seguire uno spettacolo che dura quattro ore o poco meno. I ritmi sono cambiati, ma noi, amanti della lirica, perseveriamo ostinatamente, nonostante i tagli finanziari imposti ai teatri, alle orchestre, ai corpi di ballo.

Anch’io mi sono assopita a volte, di solito nei teatri di prosa, avendo più abbonamenti. Inoltre, se lo spettacolo non mi piace, durante l’intervallo scompaio insieme ai miei amici, anticipando il dopo-teatro.

La prosa no... è una mia lacuna. E lo so benissimo. Ma non so che farci, mi angoscia.
Sia quella seria, dove soffro la sofferenza dell'attore che deve recitare una parte, la parte
che ha pensato un altro, immedesimandocisi al massimo... Sia quella buffa dove c'è qualcuno,
di solito il più intelligente, che deve fare la parte del cretino.

Lo so che è sciocca la mia posizione, e che per l'interprete la sua gratificazione è il personaggio,
ma non so che farci; i panni dell'attore mi danno allergia...

Vero tutto quello che dici della lirica. E devono essersene accorti in tanti. Infatti di concerti
di brani assortiti ce ne sono a volontà!

Ma fra qualche giorno cominciano le stagioni sinfoniche...

{OT - Mi dispiace per la Signora Pazza, ma il Concerto inaugurale della FORM è tutta dedicata a Beethoven }

OT, forse non gradito dalla signora Pazza, chi lo sa?

Stasera al teatro di prosa ho assistito ad uno spettacolo breve, intenso, interpretato da uno dei massimi attori del momento, a mio avviso. Non capisco chi non ama il teatro e gli attori, davvero. Non comprendo perché la loro arte debba essere sminuita nei modi in cui tu l'hai fatto. Ho sempre adorato il teatro, sin da bambina, ho anche interpretato diversi ruoli per poi scegliere un'altra via professionale e perciò ammiro chi riesce ad esprimere dei sentimenti altrui attraverso parole altrui. Pochi sono in grado di farlo.