e parlando di Bach... ci vogliamo scordare il Bassoon?... il nostro fagotto?
(ora vado a cercare su YOU TUBE)

come esecuzione non mi sembra granché; ma ho gli altoparlanti in coma

Caro Lucio, nonostante i tuoi altoparlanti non funzionino sembra che tu senta benissimo e non posso che condividere la tua opinione sull’esecuzione.

Ed ora, il concerto n.1 di Cajkovskij dedicato alla vena russa della signora Pazza, affinché si ristabilisca al più presto. Comprendo che per il forum è un po’ troppo lungo, ma solo l’inizio può essere gradito a molti.



[center]


PS Posto tra le canzoni uno strumento che adoro, il sassofono.

Lo dedico a tutti coloro che lo sanno apprezzare.

Sto pensando che mi sto stufando di reggere il moccolo alla Pazza e che sarebbe ora che la smettesse 'sta convalescenza...
ed allora le mando un canarino, a scuoterla!

e ci voglio aggiungere anche questo:

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E mettiamola, la nona di Beethoven!

Solo l’inno europeo per i meno esperti:






La nona intera per gli amanti che dispongono di un po’ di tempo :

Forse qualcuno gradirà il famoso Sogno d’amore (Lieberstraum) di Liszt in due versioni (ne avevo in serbo un'altra, ma non si carica )

in nessun cuore capace di palpitare dovrebbe mancare il Liebestraum... in molte versioni!

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Per mantenermi all'altezza, non mi resta che proporre il terzo movimento del "Das Lebewohl" per le dita dell'immensa Eunice Norton.

Ma per aumentarne lo spessore ci aggiungo anche una sestina di mio padre, che ne capiva parecchio sia di pianoforte che di versi.


Das Lebewohl

Stringon la penna le contorte dita,
stridisce il rostro sulla carta, brilla
ne gli occhi fieri luce di sanguigno,
erra sul labbro tuo pauroso un ghigno;
mordono i denti, e nel tuo petto squilla
un urlo muto di anima ferita.

(Mario Musto)

Grazie, Lucio, sai che ho alcuni dischi della stessa interprete, ereditati magari, ma sempre cari?

Volevo postare il famoso Notturno di Chopin,per inchinarci di fronte a quello strumento meraviglioso che è il pianoforte, ma sembra un'impresa impossibile: eccovi l'indirizzo, vediamo se qualcuno è più bravo di me:

https://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=MPvS0g2papI

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Al nonno basta chiedere!... (soprattutto ora che la Pazza non c'è!... per lei Chopin è troppo soft e lo snobba alquanto)
in realtà tutta l'op 9 di Chopin è da mettere sugli altari!

E di questo secondo brano, il più celebre di tutti, e quello a me più caro perché l'ho in cuore da sempre,
ché mio padre lo aveva in repertorio, e quindi l'ho ascoltato infinite volte,
ne ho addirittura una trascrizione per flauto, che non so se si trovi su YOU TUBE.
Naturalmente alle mie orecchie suona strano, ma è un peccato che non si possano mettere in valle gli mp3...

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Trovato!... non è la versione che ho io, ma vale la pena di metterlo lo stesso.
In fondo il flauto è il mio secondo strumento preferito, insieme con l'arpa!

Grazie, Lucio, l'interpretazione è migliore di quella che avevo postato io e forse proprio l'assenza di immagini schiude gli angoli più nascosti del cuore.


Non sapevo che alla Pazza Chopin non piacesse: io lo adoro come te.

PS Anche tuo padre scriveva versi? Si tratta di un dono di famiglia?

Si. Mio padre di professione era concertista. Pianoforte.

Ma da sempre ha scritto, poesie, racconti, romanzi.
Ha fatto il giornalista di III pagina per "La Patria" di Firenze per alcuni anni, con qualche centinaio di pezzi.

Purtroppo la sua produzione letteraria, in gran parte non edita è andata perduta.

La tua vena di scrittore e quella musicale allora hanno delle origini ammirevoli. Che peccato che siano andati persi i suoi manoscritti!

In suo onore, allora, posto un altro pezzo fantastico per il pianoforte (forse l’abbiamo già fatto, forse non in questa versione, mi pare, ma non vado a controllare e poi la tenerezza che provo è più importante):

Grazie Silena. Si, anche questa faceva parte del repertorio più suonato da mio padre ai suoi concerti

Ricambierò la tua tenerezza con un altro pezzo, che per l'identica ragione, è indelebilmente impresso nel mio cuore

Dopo questi attimi di intensa commozione ed in assenza della signora Pazza, che forse ama brani diversi, dedico a tutto il forum un brano notissimo di Cajkovskij... che come al solito non riesco a postare!

silena ha scritto:Dopo questi attimi di intensa commozione ed in assenza della signora Pazza, che forse ama brani diversi, dedico a tutto il forum un brano notissimo di Cajkovskij... che come al solito non riesco a postare!

pronti!


hai ragione!... l'esecuzione da te scelta non vuole scaricarsi!

Sai Silena di che mi è venuta voglia?... di postare in fila, una dopo l'altro tutti i brani celebri di Rigoletto...
Per quanto ne so io, è il melodramma più ricco di tutti, in questo senso!...
Ricordo (ma ero ragazzetto allora, ed appassionato) che con un mio amico ne contammo ventidue!!

che ne dici?

L’idea è grandiosa, caro Lucio, ma io non credo di disporre di tanto tempo. Mi affido completamente a te e ti assicuro il mio fedelissimo ascolto ed eventuali commenti, computer permettendo.
In questo modo ci rivaliamo pure sulla signora Pazza, che inopinatamente ha aperto questo thread per poi assentarsi per un lungo periodo: so per certo che lei non adora gli ziiiing ziiing tum di Verdi, del quale del resto anch’io prediligo le opere storiche.
Eppure, ti confesso che all’opera sono sempre sensibilissima, capace non solo di criticare ma anche di lasciar scendere qualche lacrima di commozione di fronte a delle voci superbe pure durante la Traviata o altre opere sentimentali verdiane anacronistiche. Credo che essere ipersensibili sia un difetto…

Intanto, per invogliare gli altri forumisti, permettimi solo di inviare loro l’aria più nota, La donna è mobile, uno stuzzichino affinché avvertano la curiosità di saperne di più.
Nella peggiore delle ipotesi, ci divertiremo noi due.

Ti confesserò che "Rigoletto" mi è particolarmente caro perché in una stagione estiva all'Arena della Mostra d'Oltremare a Napoli assistetti alla prima ed a tutte le repliche (3 o 4, credo) senza pagare mai il biglietto, ma ogni volta scavalcando il muro della Mostra, cambiandomi fra i cespugli (all'epoca all'opera si andava in abito da sera) ed intrufolandomi nella claque!

Da austro-ungarica non sono mai entrata in un teatro senza un biglietto, magari pagato da altri. Però mi sono abituata ad adocchiare i posti vuoti migliori, che occupo regolarmente un secondo prima dell’inizio dello spettacolo.