Jester ha scritto:
Lo sguardo severo delle pietre,
le notti di luce fioca, tetre,
le piazze strette in un abbraccio
che pare l'ultimo saluto di ghiaccio,
quando diventi un semplice passante.
Profumi di incenso misto a muschio,
il giovane ascolta silente il vecchio,
presi nel vortice liquido del dialetto,
invasi dal mare col suo eterno balletto
di onde che rinascono all'orizzonte.
Un'altra prova maiuscola di questo poeta dalla luminosa sensibilita' e dall'equilibrio compositivo che e' un'autentica costante della sua produzione lirica.
Leggendo questa raffinata poesia dal timbro"soft" e dal, come e' gia'avvenuto altrove, l'uso moderato di una gradevole rima si ha la sensazione di contemplare un quadro d'arte contemporanea in cui il tratteggio espressivo esprima con immediatezza atmosfere tanto tipiche quanto uniche.
Il gusto letterario, quindi trova la sua piu' evidente consacrazione.
E' come se l'autore riflettesse su un tema fondato su un valore di cui noi italiani molto spesso siamo i propugnatori primi, e cioe' l'amore per il luogo dove siamo nati.E tanto piu' i liguri.
Una nostra" costante " morale che nel caso in oggetto assurge al piu' esemplare livello poetico.
Due quartine caratterizzate da una sorta di espressivita' catalittica, nel senso che con la loro immediatezza espressiva tratteggiano in un attimo il tanto complesso quanto affascinante ambiente di paese ligure.
Lo sguardo severo delle pietre,
le notti di luce fioca, tetre,
le piazze strette in un abbraccio
che pare l'ultimo saluto di ghiaccio,
quando diventi un semplice passante.
Per un attimo, il poeta si cala nel ruolo di passante e con gli occhi di quest'ultimo coglie le piu' artistiche impressioni visive che un osservatore possa vedere , nobilizzate dalla realta' poetica.
Le pietre hanno uno sguardo severo, cioe' l'autore esprime un'assonanza visiva per descrivere tutta la piu' vivida realta' del paese ligure: le pietre che si impongono alla visione di tutti "severamente", cioe' si fanno notare anche per quella sensazione di poverta' che promanano.
"Le notti di luce fioca, tetre".
Quando il poeta scrive "tetre", e' ben lontano dallo sminuire quell'aggettivo.
Quel "tetre" e' soltanto un suggestivo aggettivo per immortalare il fascino di un 'oscurita' splendente che e' tipica delle notti liguri.
Quel buio che l'osservatore si trova intorno in quelle piazzette dall'aspetto onirico e "sentite" come un misterioso idolo cerebrale nella testa di tutti i passanti.
Le piazze strette in un abbraccio
che pare l'ultimo saluto di ghiaccio,
quando diventi un semplice passante.
Abbraccio-ghiaccio: un accostamento creativo, da una parte tutto il calore della terra amata,ma dall'altro, tutta l' ermetica indifferenza che sembra pervadere l'animo di un estraneo (il passante), quando si trovi immerso in quel scevro paesaggio.
Profumi di incenso misto a muschio,
il giovane ascolta silente il vecchio,
presi nel vortice liquido del dialetto,
invasi dal mare col suo eterno balletto
di onde che rinascono all'orizzonte.
Siamo all'apoteosi del messggio poetico: l'autore collega le varie sensazioni-visioni mentre sullo sfondo, il magico mare e' il motore artistico di tutto il componimento.
Profumi di incenso misto a muschio: il salino e per estensione si potrebbe anche parlare del profumo dei fiiori o di qualche pianta di agrumi in cui in questi paesi e' facile imbattersici nelle vie.
Il giovane ascolta silente il vecchio, presi nel vortice liquido del dialetto.
Nella civilta' ligure, c'e la cultura dell'ascolto e del rispetto per gli anziani, specie nei paesi; un'altro tassello morale-culturale di questa poesia.
Il vortice liquido del dialetto: altra immagine poetica; l'ermetico fluire del dialetto genovese e' paragonato ad un vortice liquido:il richiamo del mare la cui voce regna anche in terra.
" invasi dal mare col suo eterno balletto
di onde che rinascono all'orizzonte".
Incredibile, questo finale:il mare, realta' dalle mille suggestioni, "invade" poeticamente ed artisticamente
quei quadretti che sono pezzi di cuore del poeta e dei lettori.
O meglio, leggendo questo magnifico canto al mondo ligure ed alla propria poeticita', ebbene lo sono diventati anche per loro.