Spesso mi piace immaginare di stare seduto davanti ad un video che trasmette tutta la mia vita, sin dall'inizio e che prosegue ben oltre il presente. Naturalmente sarei tentato di premere ">>" per dare una sbirciatina al futuro. Però, nonostante l'irresistibile curiosità, avrei paura e angoscia nel sapere a priori cosa mi riserverà la mia vita in futuro.
Ecco quindi che mi concentrerei sul mio passato, rivedendo le parti più interessanti della mia vita. Il momento della nascita, mia madre, che mi abbraccia e mio padre che mi solleva in alto, sorridendo. Poi guarderei i giorni trascorsi all'asilo, nel mio paese, aiutando così la mia memoria a imprimerli meglio, dato che i ricordi adesso sono sfocati.
Ancora... guarderei i momenti trascorsi con mio nonno, che si divideva tra il lavoro in raffineria e la fattoria ereditata dal padre, che lo facevano rimanere spesso in campagna a lavorare per giorni e giorni.
E poi... rivedrei il trasferimento presso un'altra città, i nuovi compagni delle elementari, i giorni passati a giocare per strada, a otto anni, con altri bambini, mentre oggi le mie figlie delle stessa età non sono mai scese in cortile da sole.
E poi, il periodo trascorso alle medie, le prime attrazioni verso il sesso femminile, le frequenti erezioni e pulsazioni che mi assillavano... fino alla scoperta del sesso solitario, avvenuto sempre grazie ad un compagno più avanti di me in questo campo e che, assicurava, avrebbe portato un beneficio da non sottovalutare, se praticato. Quando provai, mi sembravo un idiota inizialmente... fino a quando... beh, lasciamo cadere la cosa e andiamo avanti...
Le feste da ballo... con i classici "lenti" messi in determinati momenti strategici, quando la conta era già avvenuta e quindi deciso gli accoppiamenti, sempre che le ragazze non avessero loro decideso con chi ballare...
"Own my own" di Nikka Costa
oppure
]
"Reality" di Richard Sanderson
grazie ai quali avvennero i primi contatti ravvicinati del "primo tipo" con il sesso opposto e gli inevitabili discorsi da "bar dello sport" su chi avesse le "tette" più sviluppate. Ragionamenti per niente banali, basati su teorie e calcoli scientifici, nonchè sulla percezione "tattile" di ognuno di noi.
Percezioni che avvenivano grazie agli inevitabili "sfregamenti" corporali durante i balli lenti (a tal proposito, non ringrazierò mai abbastanza nikka costa e Anderson per quelle splendide canzoni dalle infinite opportunità).
Quest'ultima teoria, cioè quella della sensibilità tattile, era la più discussa, quella messa più in discussione, perchè presentava l'inconvenciente di non essere un'unità di misura obbiettiva. Anzi, qualcuno la considerava solamente soggettiva e quindi non utilizzabile per stabilire "misure" ufficiali.
Bastava infatti che uno di noi fosse più "infoiato" del solito che inevitabilmente la percezione tattile sballava completamente le misure medie.
Due "susine" ancora acerbe potevano essere scambiate per "melenzane" pronte da cucinare. Se poi le susine presentavano nella sommità due "cilieggine" abbastanza turgide, ecco che era facile scambialre per "meloni" belli e maturi.
Nascevano così le prime discussioni accese, con tanto di scambio di epiteti litigi, offese ecc., quando non si riusciva a mettersi daccordo.
In genere questo tipo di discussioni si diffondevano in un lampo, tanto da giungere anche all'orecchio delle interessate, determinando così a fine del "gioco" perchè come contrommisura, le ragazzine adottavano la classica strategia di allontanare con le braccia il petto del "moccioso" e con esso, più di ogni altra cosa, il "pube" di costui, che, per effetto reattivo, esercitava una pressione contraria e di pari intensità, di quella esercitata dal seno delle ragazze, appena un pò più sopra.
In altre parole avveniva l'esatto principio di Archimede, ricordate?, Quello dei corpi che immersi nell'acqua ricevono una spinta verso l'alto, pari al volume dell'acqua spostata con il proprio peso.
Ebbene, questo principio non avveniva solo in acqua, ma anche fuori, tra due "corpi" di sesso diverso a contatto tra loro. E cioè, un corpo maschile, riceveva una spinta di pari intensità e in direzione contraria pari alla pressione che questo esercita verso il corpo femminile.
Insomma erano le prime strategie di approccio, di noi adolescenti di allora.
Buona notte.