Un paio di settimane fa sono andata a vedere uno spettacolo teatrale in un paesino in provincia di Imola. Lo spettacolo Land Lover, parlava di amore, di solitudine, di necessità, di sogni e di speranze, facendo ridere in alcuni frangenti, lasciandoti con l'amarezza della solitudine di tutti i personaggi coinvolti alla fine di questo.
Alla fine di questo spettacolo sono rimasta a scambiare quattro chiacchiere con dei partecipanti ad un gruppo di scrittura, amici del mio accompagnatore, che mi hanno parlato di uno spettacolo fatto la settimana prima che aveva come tema la religione e che aveva scatenato un grosso putiferio politico, così grosso da mettere d'accordo esponenti di destra e di sinistra.
Premetto che sono atea, come premetto anche che non penso che l'arte abbia ogni diritto, perchè credo che ci siano dei limiti e che alcune cose vengano mascherate da arte, quando sono pura provocazione, spesso usata perchè realmente non si hanno concrete doti artistiche, ed anche questo può essere spunto di riflessione.
Insomma, ritornando a tale spettacolo, nell'arco della serata ho poi saputo che ne avrebbero fatto un altro, diverso da quello, e su cui avevano già messo l'obbligo del divieto ai minori 18, come se stessimo parlando di pura pornografia. La cosa mi ha incuriosita tantissimo, il titolo mi intrigava terribilmente (Mangiami l'anima e poi sputala), e sono voluta andare a vederlo.
Siamo arrivati 40 minuti prima dello spettacolo, che si sarebbe tenuto in un paesino ancora più piccolo rispetto a quello dove ero andata a vedere l'altro, e vi ho trovato striscioni di insulti nei confronti dell'associazione che aveva organizzato le iniziative nella vallata imolese, come anche nei confronti dell'assessore alla cultura che le aveva autorizzate; ci ho trovato un gruppo di persone che volevano impedire agli spettatori paganti di entrare, che hanno insultato e giudicato i presenti, e ci ho trovato i carabinieri.
La cosa mi ha fatta scoppiare in una fragorosa risata, questo perchè non concepivo il motivo di tanto scalpore, soprattutto visto che quello spettacolo faceva la sua prima serata, quindi non sapevano di cosa parlava, realmente.
Di fatto mi sono anche trovata a discutere con uno dei contestatori, che è passato subito agli insulti alzando la voce, mentre io sono riuscita a mentenere totalmente la calma senza mai passare ad insultarlo, ma si vede che a far perdere la pazienza sono brava, perchè i suoi toni si facevano sempre più caldi, tanto da far arrivare l'assessore della cultura a placare la situazione, visto che poi avevamo anche attirato tutta l'attenzione su di noi.
Lo spettacolo l'ho visto, ed è comprensibile, forse, che da atea io non abbia trovato niente di blasfermo, ma sempre da atea ne ho tratto un fortissimo messaggio di fede, al contrario di quanto proclamato dai contestatori che, lo ripeto, nemmeno l'avevano visto.
Ora, dopo tutta questa bella pappardella, vi chiedo: l'arte, la libertà d'espressione in generale, dovrebbero avere una licenza particolare, senza mai essere vietate, o ci sono casi in cui davvero le pure e sterili provocazioni vengono mascherate e giustificate come arte?
Insomma, cosa ne pensate della censura nell'ambito di espressioni più o meno artistiche?
Alla fine di questo spettacolo sono rimasta a scambiare quattro chiacchiere con dei partecipanti ad un gruppo di scrittura, amici del mio accompagnatore, che mi hanno parlato di uno spettacolo fatto la settimana prima che aveva come tema la religione e che aveva scatenato un grosso putiferio politico, così grosso da mettere d'accordo esponenti di destra e di sinistra.
Premetto che sono atea, come premetto anche che non penso che l'arte abbia ogni diritto, perchè credo che ci siano dei limiti e che alcune cose vengano mascherate da arte, quando sono pura provocazione, spesso usata perchè realmente non si hanno concrete doti artistiche, ed anche questo può essere spunto di riflessione.
Insomma, ritornando a tale spettacolo, nell'arco della serata ho poi saputo che ne avrebbero fatto un altro, diverso da quello, e su cui avevano già messo l'obbligo del divieto ai minori 18, come se stessimo parlando di pura pornografia. La cosa mi ha incuriosita tantissimo, il titolo mi intrigava terribilmente (Mangiami l'anima e poi sputala), e sono voluta andare a vederlo.
Siamo arrivati 40 minuti prima dello spettacolo, che si sarebbe tenuto in un paesino ancora più piccolo rispetto a quello dove ero andata a vedere l'altro, e vi ho trovato striscioni di insulti nei confronti dell'associazione che aveva organizzato le iniziative nella vallata imolese, come anche nei confronti dell'assessore alla cultura che le aveva autorizzate; ci ho trovato un gruppo di persone che volevano impedire agli spettatori paganti di entrare, che hanno insultato e giudicato i presenti, e ci ho trovato i carabinieri.
La cosa mi ha fatta scoppiare in una fragorosa risata, questo perchè non concepivo il motivo di tanto scalpore, soprattutto visto che quello spettacolo faceva la sua prima serata, quindi non sapevano di cosa parlava, realmente.
Di fatto mi sono anche trovata a discutere con uno dei contestatori, che è passato subito agli insulti alzando la voce, mentre io sono riuscita a mentenere totalmente la calma senza mai passare ad insultarlo, ma si vede che a far perdere la pazienza sono brava, perchè i suoi toni si facevano sempre più caldi, tanto da far arrivare l'assessore della cultura a placare la situazione, visto che poi avevamo anche attirato tutta l'attenzione su di noi.
Lo spettacolo l'ho visto, ed è comprensibile, forse, che da atea io non abbia trovato niente di blasfermo, ma sempre da atea ne ho tratto un fortissimo messaggio di fede, al contrario di quanto proclamato dai contestatori che, lo ripeto, nemmeno l'avevano visto.
Ora, dopo tutta questa bella pappardella, vi chiedo: l'arte, la libertà d'espressione in generale, dovrebbero avere una licenza particolare, senza mai essere vietate, o ci sono casi in cui davvero le pure e sterili provocazioni vengono mascherate e giustificate come arte?
Insomma, cosa ne pensate della censura nell'ambito di espressioni più o meno artistiche?