musicante di brema ha scritto:Aleister ha scritto:@Faust
Doctor, perchè mortificarti così? Ti basti spacciarti per counselor della ASL ma non cimentarti in altro. Ogni riga del tuo intervento è un suicidio: limiti la volontà di potenza alla volontà di imporsi, non hai mai letto Nietzsche (anzi direi tu non abbia mai letto, tout court). Bellissimo il tentativo di riduzione del pensiero nietzschiano alla storiella della sifilide, ignorando quanto scritto, tra gli altri, da Jaspers in "Genio e follia", ma pure da Boncinelli che smentisce radicalmente i tuoi frammenti da bignami di genetica. Continui poi a non vedere la contraddizione interna al tuo discorso sconclusionato in un dualismo natura-sopranatura che ne vanifica ogni sviluppo (parlaci almeno delle quattro discontinuità in fisica, biologia etc., per farci sperare che tu almeno abbia frequentato qualche testo). E chiedi cosa sia l'anima dimostrando, ancora, di non aver capito che di quella si parlava, non ente ma atto di distacco e nello stesso tempo pieno dispiegamento del "naturale". Per seguirti nel goffo tentativo di riduzionismo al fisiologico (ignori anche come, volendolo fare, lo si debba saper fare bene. Alla Deleuze o Bataille per esempio) direi che il tuo intervento è stato dettato da incipiente prostatite, per questo lo giustifichiamo. Non provarci più Faust, davvero...
Ma la contraddizione è insita nello stesso nick scelto....doctor forse...Faust davvero no.
E invece da una parte vuol essere doctor, sottolineando la natura scientifica di ciò che afferma...dall'altra ammette invece una natura alternativa legata all'occulto imponderabile e magico, segnato di nero.
Interessante e rivelatore. Si potrebbe pure ipotizzare una iperrazionalizzazione di una condizione interiormente caotica e notturna alla quale strenuamente non si vuole offrire il sopravvento.
(Ora poi la prostatite...ecco, non saprei proprio.... )
La tua analisi è ottima, lucida e sin troppo gratificante per il nostro guitto. Purtroppo la realtà è più cruda: Faust è un coglionante a raffica. Specializzato in repliche a post di cui ignora il senso, devoto fedele di uno scientismo (non scienza) d'accatto frutto di lungo studio su rivistine divulgative nella sala d'attesa dell'urologo. La condizione notturna è certa ma è quella del suo intelletto, brancolante nel buio..Prova tu a spiegargli che la scienza procede secondo paradigmi e metodologie che non attingono il reale ma solo quanto di quel "quid" definito come tale rientra nel metodo di interrogazione scelto; che esiste un "oggetto misterioso" chiamato epistemologia o ricordagli che Wittgenstein - non certo un "mistico" ma semmai logico rigorosissimo - ricordava che la scienza della natura, lo studio dei fatti e la loro descrizione nel linguaggio, le cui regole vengono studiate dalla logica, non hanno niente a che fare con i valori. In Wittgenstein compare la stessa consapevolezza fondamentale che abbiamo trovato in Platone: il bene è al di sopra dell'essere, sta fuori dell'ambito dei fatti, che sono tutti sotto il dominio della necessità, come scrive nel Tractatus....