Ed ancora cammino…
Ed ancora cammino
sulla spiaggia di piccole pietre
dorate.
Alcune più bianche, o più grigie;
altre verdi, rosate... una nera.
Ascolto le onde leggere
che dicono dolci parole
che io non capisco.
Com’era con te.
Di nuovo sobbalzo, mi scuoto;
come allora, un nuovo sussulto.
ed ancora mi scopro
a portar delle cose. Passeggiando,
devo averle raccolte.
Una pietra, un po’ rossa e un po’ gialla,
un pezzetto di legno lisciato
dal mare,
un filo di ferro cromato
piegato in curve bizzarre.
Mia moglie, qui accanto,
racconta di cose lontane
che io non ricordo.
In sogno, ho sognato di altro;
anch’io di cose lontane. Di te.
Ma non so, non mi riesce a capire
chi tu fossi, o che cosa
tu sia stata per me.
Se ti ho mai conosciuta,
non ricordo il tuo nome,
il tuo volto. Né quando,
(se mai sia successo),
che sulla riva del mare,
sereno,
passeggiavo con te.
Lucio Musto spiaggia di Sirolo 25 aprile 2001
Ed ancora cammino
sulla spiaggia di piccole pietre
dorate.
Alcune più bianche, o più grigie;
altre verdi, rosate... una nera.
Ascolto le onde leggere
che dicono dolci parole
che io non capisco.
Com’era con te.
Di nuovo sobbalzo, mi scuoto;
come allora, un nuovo sussulto.
ed ancora mi scopro
a portar delle cose. Passeggiando,
devo averle raccolte.
Una pietra, un po’ rossa e un po’ gialla,
un pezzetto di legno lisciato
dal mare,
un filo di ferro cromato
piegato in curve bizzarre.
Mia moglie, qui accanto,
racconta di cose lontane
che io non ricordo.
In sogno, ho sognato di altro;
anch’io di cose lontane. Di te.
Ma non so, non mi riesce a capire
chi tu fossi, o che cosa
tu sia stata per me.
Se ti ho mai conosciuta,
non ricordo il tuo nome,
il tuo volto. Né quando,
(se mai sia successo),
che sulla riva del mare,
sereno,
passeggiavo con te.
Lucio Musto spiaggia di Sirolo 25 aprile 2001