La psicosi è amica del genio artistico?
Il caso di numerosi grandi della scienza, della letteratura e della pittura con una patologia psicotica non deve trarre in inganno, portando a pensare che psicosi sia uguale a creatività. Ma sicuramente queste patologie non precludono all'espressione di un talento artistico. Sembra quasi, anzi, che la pittura sia favorita da questo punto di vista rispetto alle altre arti poichè si tratta di un mezzo che è espressione profonda della personalità. Il modo di dipingere riflette non solo gli stati d'animo del momento, ma anche la condizione globale in cui si trova l'artista
Non solo: la pittura attraverso le sue tecniche, dà ordine al discorso espressivo rivelandosi quindi vitale in particolar modo per chi avverte questo tipo di sofferenza. Certo è che spesso sono proprio questi artisti ad aver rivoluzionato l'arte e ad aver prodotto opere di forte impatto emotivo.
E' casuale per voi?
E' anche questo un mito moderno?
Oppure c'è qualcosa di vero in queste osservazioni?
Vorrei poi allargare il discorso all'incubo in arte in generale. E' un tema da sempre presente, a livello religioso prima e intimistico poi. Trovo dia forma all'inconscio in modo peculiare e direi allucinatorio. La stessa produzione artistica in questo senso può definirsi con un azzardo psicotica in quando realtà soggettiva edificata attraverso lo sconfinamento nel concreto della dimensione profonda.
Di chi parlano i demoni dell'arte?
Come ci parlano?
Perchè riescono a farlo?
Il caso di numerosi grandi della scienza, della letteratura e della pittura con una patologia psicotica non deve trarre in inganno, portando a pensare che psicosi sia uguale a creatività. Ma sicuramente queste patologie non precludono all'espressione di un talento artistico. Sembra quasi, anzi, che la pittura sia favorita da questo punto di vista rispetto alle altre arti poichè si tratta di un mezzo che è espressione profonda della personalità. Il modo di dipingere riflette non solo gli stati d'animo del momento, ma anche la condizione globale in cui si trova l'artista
Non solo: la pittura attraverso le sue tecniche, dà ordine al discorso espressivo rivelandosi quindi vitale in particolar modo per chi avverte questo tipo di sofferenza. Certo è che spesso sono proprio questi artisti ad aver rivoluzionato l'arte e ad aver prodotto opere di forte impatto emotivo.
E' casuale per voi?
E' anche questo un mito moderno?
Oppure c'è qualcosa di vero in queste osservazioni?
Vorrei poi allargare il discorso all'incubo in arte in generale. E' un tema da sempre presente, a livello religioso prima e intimistico poi. Trovo dia forma all'inconscio in modo peculiare e direi allucinatorio. La stessa produzione artistica in questo senso può definirsi con un azzardo psicotica in quando realtà soggettiva edificata attraverso lo sconfinamento nel concreto della dimensione profonda.
Di chi parlano i demoni dell'arte?
Come ci parlano?
Perchè riescono a farlo?