NinfaEco ha scritto: beautiful stranger ha scritto:Ci pensavo proprio stamattina. Sto leggendo un romanzo su un gruppo di amici, e pensavo che io non ho mai avuto un gruppo. Ho frequentato gruppi, ma da "esterna", da stagista, temporanea, non mi sono mai sentita davvero parte di loro. Difficilmente esprimo con decisione le mie opinioni, temo il rifiuto, ma questo mi impedisce anche l'accettazione piena, appunto perchè evito lo scambio di cui parlavi. Sindrome del diplomatico? Boh.
In rete i gruppi mi fanno un pò paura, sono più che altro strumenti di esclusione degli outsider, per i quali in genere simpatizzo, anche quando mi urtano i nervi.
Nemmeno io. M per la semplice ragione che avrei sacrificato qualcosa di me. Quindi ne per paura, ne per eroismo. Perchè mi causava costrizione.
Condivido la tua opinione dei gruppi in rete. In rete le dinamiche istintuali sono più forti. E' in gioco l'inconscio in modo massiccio ed esso non ha freni che non possano venire elusi. Efficacissimo quindi è compattare il gruppo facendo riferimento ad un nemico esterno che possa essere identificato come tale da altri sulla base di una violazione di ciò che riguarda nucleo emotivo che unisce il gruppo.
Nessuno si porrà il problema di conoscere quella persona realmente, di stare ascoltando una sola campana, di conoscere i fatti o di avere prove. La voce è efficace perchè unisce e mobilità. Ciò che unisce in rete è l'emotività intrecciata in un sistema di proiezioni. Quante persone in rete sono rimaste vittime di simili comportamenti? Io sono un caso, ma ce ne sono infiniti ( me ne sto occupando da vicino) Efficace è quindi il potere esercitato ad personam, qualcosa di simile al potere dittatoriale nei regimi in cui vige il culto del capo e l'atteggiamento dei membri sarà quello del gregge che ragiona di pancia, inefficace sarà quindi ogni lucido appello allo spirito critico e al buon senso. Non contiene alcuna portata emotiva.
Uno scambio, questo tra Beautiful e Ninfa, che - per i miei gusti - vale più di un intero Trattato.
Vivo come autentico terrore l'ipotesi del "gurppo virtuale" in quanto fonte di costrizione, e sinceramnete credo che mai come nel virtuale il "gruppo" sia fonte di costrizione: mi sembra che nella vita reale le modalità di interazione siano più ampie e che quindi offrano più possibilità di comprendere ed essere compresi. O, almeno, questo posso dire dalla mia esperienza concreta.
Sperando possa essere utile alla discussione, riassumo con piacere un fatto vero, molto riferito anche al concetto espresso da Ninfa di "atteggiamento dittatoriale + atteggiamento del gregge".
Credo possa essere interessante per valutare il gioco reciproco dei due atteggiamenti, i quali, secondo me, sono pur sempre compresenti, ma...non sempre secondo quello che parrebbe esserne l'ordine crono-logico più prevedibile.
In due forum diversi e con persone diverse (due persone diverse) mi è accaduta la stessa cosa, e cioè : io mi esprimevo per quel che pensavo. In breve tempo di trovo due estimatrici a vita persa (una per forum) che mi raggiungono in privato per dirmi quanto siano con me all'unisono e fiere di esserlo. Nei mesi (e in un caso anni) che seguono...dapprima le vedo come mia claque personale in pubblico (periodica fissa). Poi, a volte, capita che ...per la foga di fare la claque...dicano (ritenendo di interpretare il mio pensiero) cose che non avrei mai pensato o che addirittura erano il contrario di quello che pensavo, e che comunque erano PER ME inconciliabili con quel che davvero avrei detto o pensato io.
Cordialmente cercavo di chiarire, rapidamente.
Porcaccia miseriaccia!!!! Ne seguivano SFINIMENTI A VITA PERSA , IN PVT O PER MAIL, ANCHE IN PROFONDA NOTTURNA, DOVE IL CONCETTO PORTANTE ERA : "NON E' POSSIBILE CHE DICIAMO DUE COSE DIVERSE, PERCHE' IO SONO COME TE, E QUINDI NON E' POSSIBILE CHE DICIAMO DUE COSE DIVERSE!". Seguivano anche sfilze di lunsinghe e dichiarazioni di devozione eterna al mio indirizzo. Nel caso più patetico fra i due (lo furono entrambi, ma uno molto più dell'altro) si arrivava a chiedermi in PVT, APERTAMENTE (dopo ORE in cui mi stavo a scassar maroni per spiegare, sempre in cortese PVT, che, comunque la girasse, quel che aveva postato lei non c'entrava un'emerita minchia con quel che penso io, ma che questo NON era un drama) : "vabbè...probabilmente sono confusa e stanca, ma dimmi quel che devo dire perchè (ATTENZIONE, QUI, PREGO!) ....NON HO NESSUNA INTENZIONE CHE GLI ALTRI PENSINO CHE ESISTONO DISTANZE TRA ME E TE!!!!".
Ora: a parte che, stando allo storico frusto, in entrambi i casi è finita ...a schifìo (per colpa mia , cerrrrrto!!!, e di chi , sennò?
), in entrambi i casi io sono "quella che NON ama e che è solo RAZIONALE!!!
(se c'è una che vive di emotività allo stato puro su questa Terra, da doverne aver paura per se stessa....signori...ecco la Unachi!!!! E infatti....come me potevca capità de pijamme certi carri de carnevale, se non per una emotività del menga?).
Ma quel che desideravo portare in questo 3d, in personale sviluppo dei concetti di "costrizione" e poi di "atteggiamenti dittatoriali e di sudditanza" come tanto bene espressi sia da Beatiful che da Ninfa è solo questo piccolo interrogativo:
- posto che non me ne impipa una emerita cippa di "fare la leader" nel virtuale;
- posto che la cosa mi darebbe anche sindrome asmatica o di soffocamento, poichè so bene per averlo PAGATO che essere leader significa dover poi convincere tot persone che ...si è sempre all'unisono (che è una cosa di un due palle bestialissimo);
- posto che ...nei miei modestissimi casi di leadership concreta e SUBITA (si può SUBIRE la leadership? Azzzo se SI'!!!!!!)...quella leadershipo non fu PER NULLA CERCATA e fu invece INVOCATA da qualcuno (qualcuno anche molto presuntuosetto e presenzialista, peraltro!);
- posto che presunzione e presenzialismo e invadenza dei "sudditi" furono tali da logorarmi per sfinimento nel tempo, fino alla esiziale e salutare scelta del vaffa cosmico e chiaro chiaro chiaro da parte MIA (l'ingrata, ovvio);
COME FACCIO A PENSARE CHE IL "GRUPPO" VEDA UN GREGGE DI PECORE ED UN PASTORE DITTATORIALE CHE LE MANIPOLA, SE L'ESPERIENZA MI INSEGNA CHE IL BISOGNO DI ALCUNI DI FARSI GREGGE E' COSIì DISPERATO E DISPERANTE DA ...TRASFORMARE IN LEADER-PER-FORZA CHI....STAVA BENISSIMO PER I CACCHI SUA???????????????????????????????????? :_-_:
(solo per ragionarci, se se ne ha voglia: il caso più grave dei due, che ha comportato ENORMI interferenze con la mia vita privata ed un grado di invadenza di rilievo psichiatrico e che in me ha lasciato tracce NON dimenticabili, riguarda una donna che...avendola poi conosciuta (purtroppo)...in comune con me NON HA NIENTE DI NIENTE DI NIENTE DI NIENTE. Eppure...
faceva il mio alter ego.
E ci vollero tante belle persone a spiegarmi (demente io) che ...la NECESSITA' di questa di trovarsi una identità gratificante...l'avesse resa ridicola per se stessa e insopportabile per me....nel trovarla, sta identità....in ciò che le arrivava della mia...e...appiattircisi sopra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!).