Il confronto con il mio interlocutore Big Boss (mi spiace per Springsteen per essere solo Boss) mi ha suggerito l'idea di analizzare i temi delle canzoni di Fabrizio per una valutazione più oggettiva.
Bene, qual'è il tema capace di suscitare più emozione nell'ascoltatore?
Quello per cui si fa morire tragicamente qualcuno. Meglio se giovane.
Vediamo se è vero:
La canzone di Marinella: una morta annegata
Fila la lana: un morto in guerra
La guerra di Piero: un morto in guerra
La ballata del Michè: un suicida impiccato
Geordie: un impiccato
La ballata dell'amore cieco: un suicida che si taglia le vene
La ballata dell'eroe: un morto in guerra
Il testamento: un morituro
Preghiera in gennaio: un suicida che si spara
Si chiamava Gesù: un morto crocifisso
La morte: non c'è bisogno di commentare
Tutti morimmo a stento: come sopra
La mallata degli impiccati: aridaie.
Secondo intermezzo: si parla di tombe...
Terzo intermezzo: muoiono come le mosche.
Il re fa rullare i tamburi: una morta per avvelenamento
S'ì fossi foco: "s'ì fossi morte"...
Il gorilla: un morto decapitato
Il pescatore: c'è un assassino, e quindi da qualche parte anche un morto...
Via dalla croce: il solito crocifisso
Maria nella bottega del falegname: idem
Tre madri: tre crocifissi
Il testamento di Tito: un altro crocifisso
Laudate Hominem: non mi ripeto
Dormono sulla collina: no comment
Il giudice: dà lavoro al boia e poi muore lui stesso
Un malato di cuore: un altro moribondo
Un chimico: morto per un esperimento sbagliato
Il bombarolo: no comment
Morire per delle idee: e te pareva
Giovanna di Arco: morta sul rogo
La cattiva strada: viene ucciso un aviatore
Andrea: un morto in guerra
Durango: un morto sparato
Sally: una morta accoltellata
Parlando del naufargio della London Valour: solo venti morti
Fiume Sand Creek: un massacro
Se ti tagliassero a pezzetti: e vabbè
La domenica delle salme: ma allora è un vizio...
Dunque. Dal momento che questa lista rappresenta il grosso della produzione di Fabrizio, ma soprattutto vi sono comprese quasi tutte le prime canzoni, quelle che l'hanno reso famoso, si possono azzardare due ipotesi: o si trattava di un necrofilo incallito, cupo e depresso, e dalla vita che ha condotto non si direbbe, oppure, da grande poeta ma anche da grande volpone, ha usato uno degli espedienti più scontati e letterari per strappare la lacrimuccia, e cioè la morte.
Vi sono ovviamente altri temi, ma non ditemi che questo è secondario.