Non il singolo è l’uomo ma un pensiero un ideale è l’uomo al quale il singolo non si rapporta neppure come il bambino all’uomo adulto ma invece come un punto segnato col gesso al punto pensato o come – una creatura finita al creatore eterno o secondo le idee piú recenti come l’esemplare alla specie. Ecco allora l’esaltazione dell’“umanità” dell’umanità “eterna e immortale” per la cui gloria (in maiorem humanitatis gloriam) il singolo deve dar tutto se stesso considerando suo “vanto imperituro” l’aver fatto qualcosa per lo “spirito dell’umanità”.
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Da sempre si tenta affannosamente di “plasmare” gli uomini in modo da farne “esseri” morali razionali pii umani ecc. cioè di ammaestrarli. Ma questi tentativi sono sempre naufragati contro lo scoglio della egoità indomabile della natura propria dell’egoismo.
( Max Stirner, L'unico e la sua proprietà)
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