"Ho preparato un pezzo che ho chiamato,parafrasando il libro di Abul'- Qasim Luci sulla scienza dei suoni e dei percorsi interni della voce. Ho delimitato la ricerca alla sola zona del sentimento,sperimentando che il punto che colpisco con una nota all'interno,risuona esattamente nello stesso punto all'esterno di chi ascolta ". Frutto di un segreto antico, quello della voce che colpisce simultaneamente i centri della percezione di chi emette quell suono e di chi lo sta ricevendo.
Quando ascoltai questa considerazione in un brano di Battiato,in uno dei tanti cd che io e il mio amico ascoltiamo nella natura,ricordo che mi si aprì un varco. La stessa cosa ho provato ieri,con un altro brano (questa volta il mio amico ho composto un cd sulle musiche del sud del mondo...sono cd "concept",dunque hanno sempre un tema e inoltre iniziano tutti,con un pezzo musicale (i suoi),con un pezzo di letteratura (i miei,molti meno però,in genere,anzi quasi sempre li fa lui),comunque nemmeno questa divisione ha più senso dato che si tratta di una "dimensione" nella quale entrambe siamo indispensabili. l'idea parte da lui per arrivare a me,ma alla dine arriva a "noi").
Oggi ri-ascoltando quest'ultimo cd e in particolare una musica nella quale prevale la chitarra acustica (il cui suono lo trovo di una sensualità struggente), ho provato la stessa identica sensazione di cui parlava battiato. Ossia, quando le mani cambiano corda,mentre suonano,proprio in quell'istante lì,quello stridìo repentino,ha creato in me un sussulto in un punto esatto dell'anima.
Cosa ne pensate?
Quando ascoltai questa considerazione in un brano di Battiato,in uno dei tanti cd che io e il mio amico ascoltiamo nella natura,ricordo che mi si aprì un varco. La stessa cosa ho provato ieri,con un altro brano (questa volta il mio amico ho composto un cd sulle musiche del sud del mondo...sono cd "concept",dunque hanno sempre un tema e inoltre iniziano tutti,con un pezzo musicale (i suoi),con un pezzo di letteratura (i miei,molti meno però,in genere,anzi quasi sempre li fa lui),comunque nemmeno questa divisione ha più senso dato che si tratta di una "dimensione" nella quale entrambe siamo indispensabili. l'idea parte da lui per arrivare a me,ma alla dine arriva a "noi").
Oggi ri-ascoltando quest'ultimo cd e in particolare una musica nella quale prevale la chitarra acustica (il cui suono lo trovo di una sensualità struggente), ho provato la stessa identica sensazione di cui parlava battiato. Ossia, quando le mani cambiano corda,mentre suonano,proprio in quell'istante lì,quello stridìo repentino,ha creato in me un sussulto in un punto esatto dell'anima.
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