Il cambiamento avvenne sullo sfondo della Riforma Protestante.
Le etiche tradizionali consideravano il lavoro e la famiglia agevolatori indiretti di forme più elevate di attività , come la contemplazione o l’impegno politico.
La vita celibe e improduttiva era quella che meglio incarnava l’ideale cristiano –medioevale di uomo pio. I Riformati cotrappongono a questa santità elitaria e “separata” la bontà della vita comune,incentrata sulla famiglia ed impegnata nel lavoro.
Con il rifiuto delle forme di santità specializzate , si estingue anche la richiesta di un superamento della temporalità terrena in direzione della trascendenza . I problemi della nuova etica borghese sono quelli affrontati da ciascuno nel dirigere la propria esistenza ordinaria.
Inizia così a distinguersi una sfera privata , cioè distinta dal resto della società rispetto alla partecipazione, in cui la famiglia si colloca.
Cointemporaneamente, si delinea anche l'idea di sfera intima.
La restrizione cade stavolta sotto la seconda accezione del termine : l’accesso al mondo-famiglia non è aperto a tutti ne tutto ciò che lo va manifestato.
Mentre la sfera economica è tendenzialmente pubblica rispetto all’accesso e alla manifestazione ma non rispetto alla partecipazione, gli affetti riguardano tutti ma sono accessibili e manifestabili in modo reciprocamente limitato.
All’interno della famiglia i sentimenti acquistano valore inedito e personale.
Il matrimonio d’amore ad esempio ,che nel 600 era visto come un imperdonabile imprudenza si impone e scontra con i vincoli sociali.
La sfera intima diventa il luogo in cui si manifesta il meglio dell’uomo.Il veicolo principale della nuova etica fù il romanzo epistolare.
In campo estetico ciò si traduce in una riconduzione del bello all’esperienza del fruitore e in un emancipazione delle arti da funzioni accessorie al piacere
In seguito a questo processo lungo e conflittuale il matrimonio diviene un unione basata sul sentimento.
Per questo nella famiglia si imparano alfabeti d'affetto.
Le strategie di apprendimento positive sono l’imitazione (ovvero lo sforzo del bambino di riprodurre i comportamenti di coloro che hanno un ruolo importante nella sua vita) e l’identificazione ( meccanismo attraverso cui si fanno propri i comportamenti e i valori altrui ) mentre quelle negative sono il senso di vergogna ( strategia di apprendimento che si basa sull’inibizione e sulla punizione. Si ha la percezione di aver addosso gli occhi degli altri oppure essere l’oggetto del loro sarcasmo) e il senso di colpa ( strategia di apprendimento che si basa sull’inibizione e sulla punizione. Si prova quando si ha la sensazione di avere sbagliato nei confronti di qualcuno o di avere fallito in qualcosa di importante).
Le norme e le modalità del comportamento sociale possono essere esplicite, cioè codificate e chiaramente enunciate, oppure implicite nelle abitudini di vita della famiglia.
Ora... tenendo conto del processo di evoluzione che la famiglia ha vissuto nella lunga durata, ovvero la sua trasformazione da contratto a unione di sentimento, quali sviluppi prevedete?
Dovbe vanno ricercate le disfunbzionalità di questo modello?
Quali effetti ha l'abbrendimento di certi alfabreti d'affetto da parte di chi formerà le famiglie future, ovvero come le famiglie attuali determineranno la forma delle famiglie future?
A guardar bene il caos non è iniziato proprio quando la famiglia è diventata un unione basata sull'amore ( sull'onda della riforma, delle rivoluzioni democratiche e della nascita del capitalismo)?