Da qualche anno gli emiri hanno deciso di giocare al fantacalcio con delle squadre europee e, dopo l'exploit del City dello scorso anno, l'anno prossimo ben tre squadre (a mia memoria non ne conto altre di proprietà araba, ma potrei sbagliarmi) potrebbero affrontare la Champions League.
Del City oramai si è detto di tutto, la squadra è in mani dello sceicco di Abu Dhabi Mansur ed in tre anni ha portato una squadra modesta come il City a competere con le migliori squadre d'europa, giocandosi quest'anno anche la Premier (prima degli ultimi funesti risultati): ha affidato la squadra nelle mani di Roberto Mancini che, a suon di petroldollari, è riuscito a mettere su una bella squadra riuscendo finalmente anche a portare dei top player sull'altra sponda di Manchester. Attualmente la certezza in porta si chiama Hart, mentre in difesa Richards Kompany Lescott Clichy sono il prototipo della squadra titolare, anceh se avere gente come Kolarov, Kolo Tourè o Zabaleta pronti a sostituirli non è affatto male; a centrocampo la certezza si chiama Yayà Tourè, affiancato spesso da Barry ed ultimamente da De Jong, mentre sul fronte offensivo l'intoccabile Silva viene affiancato da Nasri o Johnson in fase di impostazione, per suggerire i gol di bocche di fuoco come Aguero Balotelli Tevez o Dzeko: Per l'anno prossimo sono previste rivoluzioni in avanti (Tevez Balotelli e Dzeko sono dati per partenti, vedremo chi arriverà al suo posto), probabilmente con un innesto di livello a centrocampo al fianco di Tourè la squadra diventerebbe molto più quadrata.
L'ultimo arrivo degli emiri in ordine cronologico è sotto la torre Eiffel, che in appena un anno si trovano a lottare per il titolo con la sorpresa Montpellier ed avere in tasca mezzo biglietto per la Champions del prossimo anno. Uomo chiave per i francesi è stato Leonardo che, anche grazie alle tante conoscenze acquisite in Italia, ha fatto spesa in Italia con tanti uomini di qualità a prezzi nemmeno esosi (vedi Sirigu, Sissoko, Motta e Menez, salvo poi bruciare tutto l'eccellente lavoro fatto con la faraonica cifra di 43 milioni per Pastore), per poi affidare il tutto alle sapienti mani di Ancelotti: da quando il mister parmigiano è al PSG ha attuato notevoli rotazioni, volendo provare una bozza di titolari Sirigu è intoccabile, così come la coppia di centrali Sakho-Alex, tra i terzini Maxwell a sinistra e Jallet a destra sono preferiti a Tienè e De Albuquerque, a centrocampo giocano 2 tra Motta Sissoko e Matuidi, quindi il trio di fantasisti Menez Pastore Nenè dietro all'unica punta Gameiro/Horau (da quando c'è Ancelotti il secondo gioca molto di più), anche se spesso causa infortuni/turnover spesso ha giocato con i tre fantasisti in avanti con un centrocampo a tre più solido piuttosto che entrambe le punte e la rinuncia ad uno degli uomini più tecnici.
Sulla carta quindi servirebbe un bel terzino destro ed una punta di livello per fare il salto, con altri uomini di profilo tecnico minore pronti a far rifiatare i titolari: i rumors di mercato vogliono altri 100 milioni pronti da spendere sul mercato per Maicon, Isla, Kakà Pato e Cavani: ovvio che non arriveranno tutti e 5, ma sulla carta con Maicon a destra ed uno tra Cavani e Pato (salvo infortuni) la squadra sembra di tutto rispetto almeno per un quarto di finale di Champions. Sirigu: Maicon Sakho Alex Maxwell; Sissoko Motta; Menez Kakà Pastore; Pato.
Infine la sorpresa forse più bella e quella del Malaga che, al termine di una galoppata cominciata con l'insediamento dello sceicco quatariota Al Thani nel 2010, con la vittoria di domenica scorsa si ritrovano ora terzi in classifica nella Liga spagnola, prima dei terrestri ed a giocarsi la qualificazione in champions con le due squadre valenciane, Valencia e Levante. A differenza degli altri due emiri però questa volta non ci sono state spese folli ma acquisti altisonanti si ma a prezzi contenuti o parametro zero: fatta eccezione per i 21 milioni spesi per Santi Cazorla e gli 11 per Toulalan infatti la squadra ha preso a parametro zero Kameni, Van Nistelrooy e Maresca e a pochi milioni i vari Buonanotte, DeMichelis, Isco Joaquin etc etc. La squadra inoltre è stata affidata a Manuel Pellegrini, lo stesso che ha reso grande il Villareal ed è stato troppo frettolosamente scaricato dal Real per far posto a Mourinho, nonostante i 96 punti alla sua prima stagione). La formazione tipo vede in porta Caballero (ma Kameni sta facendo grandi cose da quando Caballero si è fratturato una mano), Gamez, De Michelis, Mathijsen e Nacho Monreal in difesa, Toulalan (anche se dopo l'infortunio De Michelis avanzato sulla linea di centrocampo è una grande trovata) e Duda/Maresca a coprire le invenzioni di Isco e Cazorla, mentre in attacco Rondon e Fernandez partono titolari con Van Nistelrooy pronto ad entrare a gioco in corso per le zampate finali. In questo caso non ci sono nomi eclatanti (Toulalan e Cazorla sono i titolari più altisonanti), ma l'ottimo lavoro del mister ha permesso la crescita e valorizzazione di giovani come Isco (solo 19 anni!) o Rondon, ma anche Recio, Buonanotte, Suarez o Juanmi, sotto la chioccia di campioni sul viale del tramonto che, oltre a dare il loro contributo sul campo, aiutano molto a livello caratteriale. Chissà se l'anno prossimo arriveranno grandi nomi all'ombra dell'Acazaba, al fianco di questi giovani di tutto rispetto!
Del City oramai si è detto di tutto, la squadra è in mani dello sceicco di Abu Dhabi Mansur ed in tre anni ha portato una squadra modesta come il City a competere con le migliori squadre d'europa, giocandosi quest'anno anche la Premier (prima degli ultimi funesti risultati): ha affidato la squadra nelle mani di Roberto Mancini che, a suon di petroldollari, è riuscito a mettere su una bella squadra riuscendo finalmente anche a portare dei top player sull'altra sponda di Manchester. Attualmente la certezza in porta si chiama Hart, mentre in difesa Richards Kompany Lescott Clichy sono il prototipo della squadra titolare, anceh se avere gente come Kolarov, Kolo Tourè o Zabaleta pronti a sostituirli non è affatto male; a centrocampo la certezza si chiama Yayà Tourè, affiancato spesso da Barry ed ultimamente da De Jong, mentre sul fronte offensivo l'intoccabile Silva viene affiancato da Nasri o Johnson in fase di impostazione, per suggerire i gol di bocche di fuoco come Aguero Balotelli Tevez o Dzeko: Per l'anno prossimo sono previste rivoluzioni in avanti (Tevez Balotelli e Dzeko sono dati per partenti, vedremo chi arriverà al suo posto), probabilmente con un innesto di livello a centrocampo al fianco di Tourè la squadra diventerebbe molto più quadrata.
L'ultimo arrivo degli emiri in ordine cronologico è sotto la torre Eiffel, che in appena un anno si trovano a lottare per il titolo con la sorpresa Montpellier ed avere in tasca mezzo biglietto per la Champions del prossimo anno. Uomo chiave per i francesi è stato Leonardo che, anche grazie alle tante conoscenze acquisite in Italia, ha fatto spesa in Italia con tanti uomini di qualità a prezzi nemmeno esosi (vedi Sirigu, Sissoko, Motta e Menez, salvo poi bruciare tutto l'eccellente lavoro fatto con la faraonica cifra di 43 milioni per Pastore), per poi affidare il tutto alle sapienti mani di Ancelotti: da quando il mister parmigiano è al PSG ha attuato notevoli rotazioni, volendo provare una bozza di titolari Sirigu è intoccabile, così come la coppia di centrali Sakho-Alex, tra i terzini Maxwell a sinistra e Jallet a destra sono preferiti a Tienè e De Albuquerque, a centrocampo giocano 2 tra Motta Sissoko e Matuidi, quindi il trio di fantasisti Menez Pastore Nenè dietro all'unica punta Gameiro/Horau (da quando c'è Ancelotti il secondo gioca molto di più), anche se spesso causa infortuni/turnover spesso ha giocato con i tre fantasisti in avanti con un centrocampo a tre più solido piuttosto che entrambe le punte e la rinuncia ad uno degli uomini più tecnici.
Sulla carta quindi servirebbe un bel terzino destro ed una punta di livello per fare il salto, con altri uomini di profilo tecnico minore pronti a far rifiatare i titolari: i rumors di mercato vogliono altri 100 milioni pronti da spendere sul mercato per Maicon, Isla, Kakà Pato e Cavani: ovvio che non arriveranno tutti e 5, ma sulla carta con Maicon a destra ed uno tra Cavani e Pato (salvo infortuni) la squadra sembra di tutto rispetto almeno per un quarto di finale di Champions. Sirigu: Maicon Sakho Alex Maxwell; Sissoko Motta; Menez Kakà Pastore; Pato.
Infine la sorpresa forse più bella e quella del Malaga che, al termine di una galoppata cominciata con l'insediamento dello sceicco quatariota Al Thani nel 2010, con la vittoria di domenica scorsa si ritrovano ora terzi in classifica nella Liga spagnola, prima dei terrestri ed a giocarsi la qualificazione in champions con le due squadre valenciane, Valencia e Levante. A differenza degli altri due emiri però questa volta non ci sono state spese folli ma acquisti altisonanti si ma a prezzi contenuti o parametro zero: fatta eccezione per i 21 milioni spesi per Santi Cazorla e gli 11 per Toulalan infatti la squadra ha preso a parametro zero Kameni, Van Nistelrooy e Maresca e a pochi milioni i vari Buonanotte, DeMichelis, Isco Joaquin etc etc. La squadra inoltre è stata affidata a Manuel Pellegrini, lo stesso che ha reso grande il Villareal ed è stato troppo frettolosamente scaricato dal Real per far posto a Mourinho, nonostante i 96 punti alla sua prima stagione). La formazione tipo vede in porta Caballero (ma Kameni sta facendo grandi cose da quando Caballero si è fratturato una mano), Gamez, De Michelis, Mathijsen e Nacho Monreal in difesa, Toulalan (anche se dopo l'infortunio De Michelis avanzato sulla linea di centrocampo è una grande trovata) e Duda/Maresca a coprire le invenzioni di Isco e Cazorla, mentre in attacco Rondon e Fernandez partono titolari con Van Nistelrooy pronto ad entrare a gioco in corso per le zampate finali. In questo caso non ci sono nomi eclatanti (Toulalan e Cazorla sono i titolari più altisonanti), ma l'ottimo lavoro del mister ha permesso la crescita e valorizzazione di giovani come Isco (solo 19 anni!) o Rondon, ma anche Recio, Buonanotte, Suarez o Juanmi, sotto la chioccia di campioni sul viale del tramonto che, oltre a dare il loro contributo sul campo, aiutano molto a livello caratteriale. Chissà se l'anno prossimo arriveranno grandi nomi all'ombra dell'Acazaba, al fianco di questi giovani di tutto rispetto!