Molto semplicemente l'uomo l'ha desiderato da sempre, identificandolo con le manifestazioni della natura, il sole, le pioggie, chiamando dio tutto quello a cui non sapeva dare una risposta razionale, aumentando le conoscenze umane l'idea di dio si rimpiccioliva o aumentava fino a dimensioni altre, ponendolo di fatto al di fuori della sfera dell'esistenza umana.
Che dio ci sia davvero o meno lo ignoro, certo ogni libro sacro ed ogni religione non è stata che un modo umanissimo per dare delle risposte a delle domande umane.
Sarebbe ora di leggere cosa c'è scritto davvero chiamando le cose con il loro nome.
All'inizio l'uomo creò dio.
Per comandare gli altri uomini mise in bocca a dio le parole del potere e dell'obbedienza ai suoi autoproclamatisi sacerdoti.
Essi dovevano essere obbediti e riveriti essendo emissari di dio, suoi rappresentanti in terra e iniziarono a raccontare la storia dal punto di vista di dio, dicendo che lui dettava agli scribi le parole e non il contrario.
Dissero che dio creò l'uomo e dall'uomo la donna, ossia il contrario di quello che accade in natura, negando la maternità.
Li mise in un giardino perfetto proibendogli di mangiare i frutti dell'albero della conoscenza, per cui l'ignoranza è sacra e perfetta, meglio non conoscere, volendo conoscere (la donna ovviamente) scoprì il dolore e la morte.
Perchè non impedire all'uomo di mangiare dell'albero della violenza?
Perchè la colpa nasce dal volersi elevare, come prometeo rubando il fuoco che era prerogativa divina....
riprendiamo il racconto:
la donna traviata dal serpente disobbedisce e porta l'uomo sulla sua cattiva strada e scoprono di essere nudi e che i saldi sono finiti.
Si vergognano (ma vergognarsi dio che li ha fatti nudi no?) e vengono scacciati dal paradiso terrestre per aver commesso IL PECCATO ORIGINALE grande invenzione questa, così spieghi il battesimo, la unica chiesa che è la via la verità e la vita che sola ti può portare lontano dalle tenebre di cui nasci macchiato per portarti alla vita eterna di cui godrai ..dopo morto: minchia!
Allora il mito cui si rifà questo racconto si può ricostruire così, visto che esistono tuttora delle tribù vissute in isolamento che non hanno connesso l'atto sessuale alla nascita dei nuovi membri si può supporre che sia esistita una preistoria umana dove l'uomo molto animalescamente abbia vissuto e sia morto senza dare valore nè all'individualità, per cui restando viva la tribù nessuno moriva, nè alla sessualità, vissuta istintivamente nè alla riproduzione, avveniva e basta, non c'era caccia o agricoltura, solo raccolta di bacche e vermi, niente fuoco, niente ruota e tutti vivevano in armonia nel senso che i predatori predavano ed i deboli soccombevano, allora un fungo allucinogeno, lievemente velenoso, sufficente da sognare ma non da morire, un peyote, un muffa su un cereale hanno fatto partire l'immaginazione umana, c'è stata la prima danza, c'è stata la prima idea, forse piantare uno dei semi raccolti, forse lavare una patata nell'acqua di mare salandola, poi uno aveva una idea e un'altro un'altra, così quando morì il primo tutti se ne accorsero perchè se ne era andato quello strano, quello che danzava, quello che dipingeva sui muri, quello che staccava la pelle dagli animali e la usava per coprirsi... dall'evento eccezzionale (arte) naque l'idea di vita quotidiana da essa la consapevolezza della caducità delle singole vite, allora qualcuno disse invece di cacciare o pescare io mi invento che gli altri devono farlo e darmi le offerte per il dio della caccia e il dio della pesca, e io sacerdote, ho svoltato!
Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Sab 19 Mar 2011 - 14:22 - modificato 2 volte.