Dualismo, ovvero contrapposizione di due fra teorie, pensieri, cose e persone.
Questa gara fra persone, vede spesso partecipare due ignari protagonisti scelti, in generale, da chi manovra i fili e, raramente, dal pubblico.
Nel mondo dello sport, il dualismo è quotidianetà, ricordo Coppi e Bartali, amici nella vita e rivali nelle corse. Spesso è campanilismo esacerbato, ed alle volte ed in alcuni casi, come per il calcio, si considerano più concorrenti.
Nel mondo dello spettacolo, invece, l'agone è, quasi sempre riservata a due soli contendenti.
Cosi è stato tra i Beatles ed i Rolling Stones, fra Gina Lollobrigida e Sophia Loren, tra Sordi e Tognazzi, tra Al Pacino e Dustin Hoffman, e via dicendo.
Ma oggi vorrei parlare del dualismo che contrappose due grandi dive, anzi : la 'Divina', come veniva chiamata, Greta Garbo e Marlene Dietrich, entrambe europee, trovarono fama e gloria, grazie alla cinematografia statunitense.
In pratica erano coetanee, Marlene era nata nel 1901 e Greta nel 1905 ed hanno vissuto, la Garbo fino al 1990 e la Dietrich fino al 1992. Ancora oggi, nel vedere i films che le videro protagoniste, possiamo ammirare la loro bellezza fisica ed anche androgina, ed infatti, entrambe, mai nascosero il loro interesse sessuale per persone dello stesso sesso, con sembianze molto femminili e marcate.
Altro punto di contatto fra le due, resta la città di Berlino che, per la Garbo, decretò il successo di un suo film, in precedenza stroncato dalla critica nel suo paese, la Svezia. A Berlino Greta conobbe il regista Pabst che le procurò un vantaggioso contratto con la MGM e la portò con se ad Hollywood.
Marlene, in pratica, era berlinese di nascita, ed aveva raggiunto il successo con il primo film sonoro tedesco "L'angelo azzurro" del 1930, del quale la Paramount aveva acquistato i diritti di edizione per gli U.S.A. ed ancor prima che fosse proiettato nelle sale americane, già aveva sotto contratto esclusivo per 7 anni, Marlene, che sarebbe diventata, a parere dei dirigenti Paramount, la rivale della Garbo, e cosi avvenne.
Entrambe non amarono mai la vita, il pettegolezzo, l'invadenza amaricana-Hollywoodiana ed infatti la Dietrich ha sempre prefito, nel dopoguerra, la sua Europa e durante la II WW, per anni, era al fronte per gli spettacoli atti a sollevare lo spirito dei militari.
Dei loro rapporti personali, dei loro amori, veri o presunti, son piene pagine di libri e giornali, comunque, questo dualismo, cessò nel 1942 quando, sembra a causa dell'insuccesso in seguito al film "Non tradirmi con me", la Garbo, a soli 36 anni, decise di ritirarsi dalle scene.
Questa gara fra persone, vede spesso partecipare due ignari protagonisti scelti, in generale, da chi manovra i fili e, raramente, dal pubblico.
Nel mondo dello sport, il dualismo è quotidianetà, ricordo Coppi e Bartali, amici nella vita e rivali nelle corse. Spesso è campanilismo esacerbato, ed alle volte ed in alcuni casi, come per il calcio, si considerano più concorrenti.
Nel mondo dello spettacolo, invece, l'agone è, quasi sempre riservata a due soli contendenti.
Cosi è stato tra i Beatles ed i Rolling Stones, fra Gina Lollobrigida e Sophia Loren, tra Sordi e Tognazzi, tra Al Pacino e Dustin Hoffman, e via dicendo.
Ma oggi vorrei parlare del dualismo che contrappose due grandi dive, anzi : la 'Divina', come veniva chiamata, Greta Garbo e Marlene Dietrich, entrambe europee, trovarono fama e gloria, grazie alla cinematografia statunitense.
In pratica erano coetanee, Marlene era nata nel 1901 e Greta nel 1905 ed hanno vissuto, la Garbo fino al 1990 e la Dietrich fino al 1992. Ancora oggi, nel vedere i films che le videro protagoniste, possiamo ammirare la loro bellezza fisica ed anche androgina, ed infatti, entrambe, mai nascosero il loro interesse sessuale per persone dello stesso sesso, con sembianze molto femminili e marcate.
Altro punto di contatto fra le due, resta la città di Berlino che, per la Garbo, decretò il successo di un suo film, in precedenza stroncato dalla critica nel suo paese, la Svezia. A Berlino Greta conobbe il regista Pabst che le procurò un vantaggioso contratto con la MGM e la portò con se ad Hollywood.
Marlene, in pratica, era berlinese di nascita, ed aveva raggiunto il successo con il primo film sonoro tedesco "L'angelo azzurro" del 1930, del quale la Paramount aveva acquistato i diritti di edizione per gli U.S.A. ed ancor prima che fosse proiettato nelle sale americane, già aveva sotto contratto esclusivo per 7 anni, Marlene, che sarebbe diventata, a parere dei dirigenti Paramount, la rivale della Garbo, e cosi avvenne.
Entrambe non amarono mai la vita, il pettegolezzo, l'invadenza amaricana-Hollywoodiana ed infatti la Dietrich ha sempre prefito, nel dopoguerra, la sua Europa e durante la II WW, per anni, era al fronte per gli spettacoli atti a sollevare lo spirito dei militari.
Dei loro rapporti personali, dei loro amori, veri o presunti, son piene pagine di libri e giornali, comunque, questo dualismo, cessò nel 1942 quando, sembra a causa dell'insuccesso in seguito al film "Non tradirmi con me", la Garbo, a soli 36 anni, decise di ritirarsi dalle scene.