Per quanto mi riguarda la questione non si pone. Mi è davvero difficile immaginare una realtà - e a dire il vero mi fa anche un pò sorridere - governata da un "dio" che si diverte a creare dal nulla nuove forme di vita.
L' homo sapiens deriva dalla scimmia (semplificando). E andando ancora più indietro...da piccoli roditori. Topi, insomma. A qualcuno potrà non piacere, ma sembra che sia proprio così.
Ma una cosa mi stupisce. Ed è una cosa solo apparentemente priva di interesse. Per farla breve...la questione è: proviamo a immaginare il primo homo sapiens. Sì, proprio il primo. Cioè il primo essere vivente che non era più scimmia ed era uomo. Ovviamente il processo è avvenuto in centinaia di migliaia di anni....in passaggi successivi. In modo graduale.
E tuttavia rimane la domanda: in base a quale intelligenza la natura smette di replicare un modello di DNA e inizia a replicarne uno nuovo? E' improprio, forse, parlare di intelligenza della natura...ma questo sembra. Una nuovo essere vivente si adatta meglio all'ambiente in cui vive e la natura inizia a riprodurlo in serie...con le stesse caratteristiche. Quale è il meccanismo - o l'intelligenza - che determina un cambiamento del DNA per passare da una specie a una nuova più evoluta?
E la questione più interessante: questo processo non si è affatto concluso con l'homo sapiens. Cosa partorirà la natura dopo l'homo sapiens? Come evoluzione dell'homo sapiens? Esiste una "realtà altra" - che pure è sotto i nostri occhi e in essa ci muoviamo - che l'homo sapiens non è in grado di percepire...ma che esiste comunque?
Se ci caliamo in una scimmia e nella sua percezione della realtà si può affermare che la scimmia vive la realtà che percepisce. E percepisce la realtà per come la vive....e per come i suoi sensi le consentono di percepirla e viverla. Cioè..per una scimmia la realtà che percepisce è la Realtà in senso assoluto. Non riuscirebbe - e nemmeno potrebbe - immaginare che esista una realtà più ampia, complessa e articolata di quella che i suoi sensi le consentono di percepire. Tuttavia l'homo sapiens ha dimostrato che esiste una realtà "altra" rispetto a quella percepita dalle scimmie. E' per questo che sono nate le città, sono stati realizzati razzi per andare sulla luna..la musica...l'arte...la poesia. E' stato scoperto l'atomo. Sono nate forme di aggregazione sociale e così via.
Esiste una realtà "altra" da ciò che i nostri sensi e la nostra intelligenza ci fanno percepire? Una realtà che noi nemmeno riusciamo a concepire - esattamente come una scimmia non può concepire ad esempio la matematica perchè è oltre ciò che i suoi sensi le consentono dipercepire?
Una realtà che già esiste ora, ma che solo una nuova specie più evoluta della nostra potrà percepire? Considerando che noi siamo quello che siamo e percepiamo la realtà così come è perchè abbiamo in più - rispetto alla scimmia - la materia grigia.
Vabbè...forse fa solo troppo caldo.
L' homo sapiens deriva dalla scimmia (semplificando). E andando ancora più indietro...da piccoli roditori. Topi, insomma. A qualcuno potrà non piacere, ma sembra che sia proprio così.
Ma una cosa mi stupisce. Ed è una cosa solo apparentemente priva di interesse. Per farla breve...la questione è: proviamo a immaginare il primo homo sapiens. Sì, proprio il primo. Cioè il primo essere vivente che non era più scimmia ed era uomo. Ovviamente il processo è avvenuto in centinaia di migliaia di anni....in passaggi successivi. In modo graduale.
E tuttavia rimane la domanda: in base a quale intelligenza la natura smette di replicare un modello di DNA e inizia a replicarne uno nuovo? E' improprio, forse, parlare di intelligenza della natura...ma questo sembra. Una nuovo essere vivente si adatta meglio all'ambiente in cui vive e la natura inizia a riprodurlo in serie...con le stesse caratteristiche. Quale è il meccanismo - o l'intelligenza - che determina un cambiamento del DNA per passare da una specie a una nuova più evoluta?
E la questione più interessante: questo processo non si è affatto concluso con l'homo sapiens. Cosa partorirà la natura dopo l'homo sapiens? Come evoluzione dell'homo sapiens? Esiste una "realtà altra" - che pure è sotto i nostri occhi e in essa ci muoviamo - che l'homo sapiens non è in grado di percepire...ma che esiste comunque?
Se ci caliamo in una scimmia e nella sua percezione della realtà si può affermare che la scimmia vive la realtà che percepisce. E percepisce la realtà per come la vive....e per come i suoi sensi le consentono di percepirla e viverla. Cioè..per una scimmia la realtà che percepisce è la Realtà in senso assoluto. Non riuscirebbe - e nemmeno potrebbe - immaginare che esista una realtà più ampia, complessa e articolata di quella che i suoi sensi le consentono di percepire. Tuttavia l'homo sapiens ha dimostrato che esiste una realtà "altra" rispetto a quella percepita dalle scimmie. E' per questo che sono nate le città, sono stati realizzati razzi per andare sulla luna..la musica...l'arte...la poesia. E' stato scoperto l'atomo. Sono nate forme di aggregazione sociale e così via.
Esiste una realtà "altra" da ciò che i nostri sensi e la nostra intelligenza ci fanno percepire? Una realtà che noi nemmeno riusciamo a concepire - esattamente come una scimmia non può concepire ad esempio la matematica perchè è oltre ciò che i suoi sensi le consentono dipercepire?
Una realtà che già esiste ora, ma che solo una nuova specie più evoluta della nostra potrà percepire? Considerando che noi siamo quello che siamo e percepiamo la realtà così come è perchè abbiamo in più - rispetto alla scimmia - la materia grigia.
Vabbè...forse fa solo troppo caldo.