NinfaEco ha scritto:
Cosa pensate che sia la filosofia?
Curiosità e apologia del dubbio metodico.
Pazza_di_Acerra ha scritto:La Prima Legge della Filosofia dice "Per ogni filosofo ne esiste un altro uguale e contrario". La Seconda Legge della Filosofia dice: "Hanno entrambi torto".
E chi lo stabilisce? Di certo non un filosofo.
Top-man ha scritto:La filosofia non esiste, esistono i filosofi ma non mi riferisco soltanto a chi ha studiato.
Ci sono persone che nascono filosofi, poi che studino o meno non è questa la differenza.
Esiste la mente del filosofare o del filosofo.
Esiste una propensione filosofica, un mente curiosa e analitica. Ma per dare forma all'intenzione ci vuole anche un certa abilità, che si affina con l'uso, e con acquisizione di metodi.
La Filosofia e' una dimensione analitica teoretica e contemplativa che ricerca la ragione ultima delle cose.
Ogni definizione della filosofia è antifilosofica, perchè il filosofo sa che la verità non esiste. Altrimenti sarebbe un religioso.
Top-man ha scritto:
E l'evoluzione delle cose mi porta a pensare che il pensiero umano, a meno che non si eserciti con un oggetto concreto ( che so.... il corpo umano...i pianeti....), abbia come inevitabile sviluppo la propria autodistruzione.
Ma infatti è filosofo chi ragiona sulla concretezza della vita. Altrimenti farebbe della metafisica, cioè il budda illuminato o il prete.
Gli antichi avevano ragione, pur non essendo riusciti ad individuare quella verità, del resto, li, la filosofia e quindi la logica non poteva da sola bastare.
L'evoluzione del pensiero materialista certamente porterà prima o poi, pochi o molti all'autodistruzione, infatti l'attaccamento alla materia porta inevitabilmente alla morte.
La filosofia vera è materialista. L'idealismo è una religione basato sulla fede, perciò antifilosofica.
hakimsanai43 ha scritto:
Chi è il filosofo?
Colui che non ha voglia di cercare la verità......dalla quale è terrorizzato.
Correggerei con: ..perchè sa che non c'è e si accontenta di trovare spiegazione temporanee e transitorie, che gli rasserenino l'esistenza, e magari lo rendano utile e rasserenare l'esistenza altrui.
In conclusione: Essere filosofo vuol dire osservare la realtà cercando di darle senso, per cui, dopo la rivoluzione scientifica e la rivoluzione tecnologica, essere filosofi vuol dire servire da filo conduttore per riannodare la parcellizzazione del sapere scientifico e tecnologico, ovvero dare visibilità all'alienazione, alla frammentazione, alla parcellizazione dell'uomo contemporaneo.
Il filosofo è l'uomo che vive alla ricerca della sua integrazione in mezzo a persone disgregate. E se può, aiuta qualcuno a ritrovare la propria unità esistenziale.
Da qui anche l'accusa di arroganza da chi questa integrazione non riesce a trovarla e vive nel tormento del quotidiano.