http://www.astrologiainlinea.it/astro_magazine/articoli/astromagazine_dett_articolo.asp?ID=633
Praticamente d'accordo su tutto l'articolo non trovo invece una completa affinità con l'ultimo pensiero esposto.
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herbaemme ha scritto:Prima obiezione, riguardo alla parte iniziale dell'articolo, citata appresso:
[...]sul piano culturale il narcisismo è la logica conseguenza di una “mancanza di valori e di senso di umanità” che porta a disinteressarsi della vita, dell’ambiente e delle cose che contano, perdendo pian piano di integrità.
Chi decide quali sono le cose che contano? Cosa conta? Ci sono cose che contano in assoluto?
Secondo me, quel che conta molto per te, caro Lowen, può contare poco per me (sono un relativista, in assenza di prove convincenti del contrario).
CignoNero ha scritto:herbaemme ha scritto:Prima obiezione, riguardo alla parte iniziale dell'articolo, citata appresso:
[...]sul piano culturale il narcisismo è la logica conseguenza di una “mancanza di valori e di senso di umanità” che porta a disinteressarsi della vita, dell’ambiente e delle cose che contano, perdendo pian piano di integrità.
Chi decide quali sono le cose che contano? Cosa conta? Ci sono cose che contano in assoluto?
Secondo me, quel che conta molto per te, caro Lowen, può contare poco per me (sono un relativista, in assenza di prove convincenti del contrario).
Potremmo partire, ad esempio, da quello che noi concepiamo come "umanità".
herbaemme ha scritto:
Umanità è considerazione per gli altri in quanto persone che hanno diritto a vivere e perseguire la propria idea di felicità.
Il_Soldatino_di_Stagno ha scritto:Penso che molte persone narcisiste non abbiano la lucida consapevolezza di esserlo.
Ricordiamoci che è una patologia.
CignoNero ha scritto:
Faccio una domanda: secondo voi un narcisista quali "prede" cerca, solitamente? Persone in qualche modo con un passato problematico, particolarmente sensibili, o persone che risultano essere ambite per nutrire il proprio narcisismo? O entrambe le cose?
Seconda obiezione sul passo "in questi soggetti, manca il senso di autostima, il valore personale e, in cambio di un’accettazione, svendono la loro identità ed autenticità."herbaemme ha scritto:Prima obiezione, riguardo alla parte iniziale dell'articolo, citata appresso:
CignoNero ha scritto:Sì, ma mi chiedo, a livello di preda amorosa, visto che si parla di incapacità d'amare, secondo voi ha dei canoni preferiti? Oppure, rigirando la cosa, c'è un particolare tipo di persona che può risultare attratta da un narcisista patologico?
falansterio ha scritto:Seconda obiezione sul passo "in questi soggetti, manca il senso di autostima, il valore personale e, in cambio di un’accettazione, svendono la loro identità ed autenticità."herbaemme ha scritto:Prima obiezione, riguardo alla parte iniziale dell'articolo, citata appresso:
Al contrario credo che il narcisista stimi molto se stesso, proprio in virtù dell'immagine di sé che si premura di dare all'esterno. Non confondiamo il narcisista con l'epigono che tenta invano di farsi accettare dagli altri imitando modelli socioculturali che non gli sono propri, ma che sa perfettamente di indossare abiti che non sono suoi.
Sfruttando la tattica del come se, studiata e applicata da correnti come la PNL e la scuola di Palo Alto, il narcisista appare vincente, quindi è vincente. Almeno finché non incontrerà chi gli farà sbattere il naso contro i suoi limiti, ed egli stesso non sarà disposto a mettersi in discussione.
Lo stesso articolo conferma che una società di pecoroni edonisti è l'humus ideale per lo sviluppo della personalità narcisistica, e non sarà certo quella a fargli cambiare prospettiva. Nel tempo ha imparato molto bene a gestire il suo vuoto riempiendosi di impegni, relazioni più o meno superficiali, ricchezze materiali. Ecco perché il narcisista abbandonerà le sue maschere, sviluppando nel contempo la propria interiorità, solo se in qualche modo vi sarà costretto.
Ma questo potrebbe non accadere mai, e in tal caso egli giungerà alla morte sentendosi felice, stimato e realizzato.
Il_Soldatino_di_Stagno ha scritto:
Mi spiego meglio : se un soggetto presenta una determinata quantità di caratteristiche narcisistiche ed allo stesso tempo NON ne presenta un'altrettanta quantità, come si fa a capire qual'è la sua vera problematica?
Insomma : se un cosiddetto narcisista ha il 50% delle caratteristiche che lo "classificano" in tale patologia e per il restante 50% ha delle caratteristiche diametralmente opposte a quelle enunciate nella stessa teoria, quale diventa il metro di misurazione del suo problema?
Il_Soldatino_di_Stagno ha scritto:
E di conseguenza mi chiedevo che cosa significasse invece una totale assenza di queste azioni, anzi una vera e propria antitesi del comportamento, in rapporto ad una patologia narcisistica che presentasse invece gli altri tratti salienti.
Il_Soldatino_di_Stagno ha scritto:
Alla fine, appunto, il dubbio : è narcisismo questo che ho appena descritto
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