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Sessualità e Tabù

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1
IlDucaBianco
IlDucaBianco
Viandante Residente
Viandante Residente
Con il termine vita sessuale voglio intendere anche gli aspetti
psicologici, sociali e culturali del comportamento sessuale umano.

Di conseguenza mi fermerei a riflettere su un aspetto.

Questo comportamento, sicuramente molto più di altri, è influenzato e a
volte pesantemente compromesso dalle regole della cultura in cui si
vive.

Un esempio ne sono la proibizione di rapporti sessuali prima del matrimonio, oppure i pregiudizi contro l'omosessualità.

La necessità di conformarsi alla cultura di appartenenza, spesso non
permette di rispettare le naturali inclinazioni sessuali e fa sì che
vengano messi in atto dei comportamenti "culturalmente indotti", che
lasciano nella persona un senso di frustrazione e di infelicità
dilagante.

Coloro che invece desiderano esprimere la propria sessualità sono
spesso forzati a formare subculture all'interno della cultura
principale ed in altri casi a fare i conti con sensi di colpa e di
vergogna che a lungo andare logorano la vita sessuale e la
quotidianeità in generale.

Ma che posto trovano i "tabù" in un epoca in cui quello del sesso è un
messaggio costante, che ci troviamo di fronte ogni qual volta
accendiamo il televisore, apriamo un giornale o ci colleghiamo ad
Internet?

Siamo spinti nella più snervante ambivalenza o abbiamo degli alleati
che ci incoraggiano a dimenticarli e a renderci liberi nelle nostre
scelte ?

Come viviamo dunque oggi la nostra sessualità? Quali pensieri dominano le nostre menti? Da quale stato d'animo siamo invasi?

2
galadriel
galadriel
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Credo che il plurale in qesti casi sia sempre sbagliato.
La sessualità è uno spazio intimo, in cui molte regole imposte saltano.
Non credo che a letto il condizionamento sociale decida le cose.
Semmai esso determina quante volte arrivi a letto e quante no Sorriso Scemo
Personalmente, mi sono sentita molte volte bloccata dal giudizio degli altri,
agendo più nel rispetto del buon costume che di me stessa.
Ma parlo di arrivarci al sesso. Durante il ssesso mi sento libera.
Diciamo che la cultura acquisita in me limita l'accesso al sesso
e non la sua fruizione.

3
^Sick_Boy
^Sick_Boy
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Pur condividendo il pensiero di Galadriel, il post del DucaBianco mi porta ad una riflessione.

Da molti anni, già da prima di quel giorno di settembre del 2001, psicologi e sociologi analizzano e studiano il modo in cui i media, ed i messaggi sociali in generale, si focalizzino sul tenerci in una condizione di costante paura (del diverso, dell'immigrato, dei terroristi, delle epidemie ecc.) e, al contempo, ci invitino a goderci la vita, viaggiare, divertirci, spendere e consumare e di come questi messaggi contrastanti siano funzionali al tenere sotto controllo l'essere umano, creando uno stato di confusione, di continua alternanza tra lassismo e terrore.

Per la sessualità mi pare che avvenga un fenomeno simile: da un lato, si usa la provocazione sessuale per vendere tutto, da un format televisivo ad un telefonino, un'automobile, qualsiasi cosa. Dall'altra, negli stessi ambiti (mediatici, televisivi in particolare) si fa spesso ancora riferimento ad una cultura moralista e repressiva che non accetta pienamente l'omosessualità o comunque i diversi gusti sessuali (spesso bollandoli come perversioni) e ragiona ancora su "valori" quali la verginità o trova discutibile il sesso pre-matrimoniale.

In un altro post su un altro forum, parlando di un argomento simile, ebbi a dire che un ragazzino che cresce nel fuoco incrociato del moralismo perbenista e sessuofobico, da un lato, e il bombardamento di messaggi sessuali dall'altro, è sull'ottima strada per diventare uno stupratore.

4
IlDucaBianco
IlDucaBianco
Viandante Residente
Viandante Residente
^Sick_Boy ha scritto:
Per la sessualità mi pare che avvenga un fenomeno simile: da un lato, si usa la provocazione sessuale per vendere tutto, da un format televisivo ad un telefonino, un'automobile, qualsiasi cosa. Dall'altra, negli stessi ambiti (mediatici, televisivi in particolare) si fa spesso ancora riferimento ad una cultura moralista e repressiva che non accetta pienamente l'omosessualità o comunque i diversi gusti sessuali (spesso bollandoli come perversioni) e ragiona ancora su "valori" quali la verginità o trova discutibile il sesso pre-matrimoniale.


La sovraesposizione a stimoli di tipo sessuale va di pari passo con una sessualizzazione di tutto ciò che è animato o inerte.
Sesso è tutto e niente ed essenzialmente esibizione finalizzata ad altro.
Al di sotto della superficie forse sovraesposizione mediatica del sesso e repressione ben si accordano.

5
xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Mah...per come la vedo io la sessualità è comunicazione. Non un comizio.
Con questo voglio dire che alla fine si è sempre in due (fermiamoci a due per semplicità di esposizione).
E, al di là di tutti i condizionamenti possibili, il "dialogo" tra due persone potrebbe superare ogni tabù.

Cioè...per me non esiste il "sesso" a prescindere dalle due persone che sono una di fronte all'altra.
E' sempre un percorso nuovo.
Più o meno.

6
NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
xmanx ha scritto:Mah...per come la vedo io la sessualità è comunicazione. Non un comizio.

Appunto.
Ma quando sei bombardato da ogni parte da stimoli sessuali, associati a scatolette di tonno o alla carca igienica
senza che tu possa sottrarti è un monologo.

7
xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
NinfaEco ha scritto:
xmanx ha scritto:Mah...per come la vedo io la sessualità è comunicazione. Non un comizio.

Appunto.
Ma quando sei bombardato da ogni parte da stimoli sessuali, associati a scatolette di tonno o alla carca igienica
senza che tu possa sottrarti è un monologo.
Intendevo una cosa diversa. Quando si vive con una persona si dialoga. Immagina di essere seduta al ristorante e chiacchierare amabilmente. Il tuo dialogo come sarebbe? un monologo? un comizio? o piuttosto cercheresti di ascoltare le idee di chi hai davanti, il suo punto di vista, ed esporresti poi il tuo...e così via. Ma, soprattutto - credo - cercheresti di comprendere il suo punto di vista e faresti in modo che lui comprendesse il tuo. Cioè un dialogo aperto, sereno.

Intendendo così anche il sesso mi è difficile comprendere come i condizionamenti esterni possano determinare il comportamento intimo di due persone...che sono lì anche per scoprirsi a vicenda. Sarebbe un pò come se in un dialogo tu non parlassi di ciò che pensi tu realmente, delle tue convinzioni...ma ti limitassi a riportare il pensiero comune.

Per questo dicevo che in linea teorica è vero che i fattori esterni possono condizionare, ma poi c'è uno spazio intimo della coppia che può affrontare ogni cosa e inventare il proprio modo di essere.

8
cinziatitti
cinziatitti
Viandante Residente
Viandante Residente
IlDucaBianco ha scritto:
Un esempio ne sono la proibizione di rapporti sessuali prima del matrimonio, oppure i pregiudizi contro l'omosessualità.

Ma che posto trovano i "tabù" in un epoca in cui quello del sesso è un
messaggio costante, che ci troviamo di fronte ogni qual volta
accendiamo il televisore, apriamo un giornale o ci colleghiamo ad
Internet?
Mi chiedo quante persone si sentano condizionate dalla 'proibizione' di avere rapporti prima delle nozze: visti i tempi lunghissimi di distacco dalla famiglia di origine che la nostra società sta imponendo per svariati motivi mi sento di affermare che solo le coppie di fidanzati 'integralisti' seguono ancora alla lettera questo precetto. Non ci si stupisce più se all'interno di una comunità parrocchiale una ragazza resta incinta al di fuori del matrimonio: visto l'odierno pensare è grande cosa affrontare la maternità senza essere né sposati né conviventi piuttosto che interromperla. (ma questa è un'altra storia...)

^Sick_Boy ha scritto:
Per la sessualità mi pare che avvenga un fenomeno simile: da un lato, si usa la provocazione sessuale per vendere tutto, da un format televisivo ad un telefonino, un'automobile, qualsiasi cosa. Dall'altra, negli stessi ambiti (mediatici, televisivi in particolare) si fa spesso ancora riferimento ad una cultura moralista e repressiva che non accetta pienamente l'omosessualità o comunque i diversi gusti sessuali (spesso bollandoli come perversioni) e ragiona ancora su "valori" quali la verginità o trova discutibile il sesso pre-matrimoniale.

Io non amo la televisione, a parte i canali storico-culturali di Sky, e mi chiedo che programmi guardi tu, visto che le poche volte che ho visto programmi in prima serata come 'Striscia' ho visto delle inquadrature degne di un film a luci rosse sul fondoschiena delle veline.
A me sembra che i media siano assolutamente 'sex-friendly', nessuno escluso, e che quello che viene chiamato moralismo oramai è solo un vago ricordo risalente al dopoguerra: giusto per fare un esempio ho letto su internet che la onnipresente Belen sembra abbia fatto uso di coca in passato e che,a causa di questo, non la volessero a Sanremo e poi, chissà perché, hanno cambiato idea.
Il fondoschiena della ragazza fa ascolto e probabilmente gli sponsor hanno fatto pressioni.
Dov'è il moralismo in tutto questo? Sessualità e Tabù Icon_scratch

^Sick_Boy ha scritto:In un altro post su un altro forum, parlando di un argomento simile, ebbi a dire che un ragazzino che cresce nel fuoco incrociato del moralismo perbenista e sessuofobico, da un lato, e il bombardamento di messaggi sessuali dall'altro, è sull'ottima strada per diventare uno stupratore.
Sull'argomento ìmoralismo' mi sono già espressa prima, di certo concordo con te che tutta questa ostentazione sessuale non può che essere deletereria per la crescita sessuale delle giovani generazioni.
Basta semplicemente andare a fare la spesa con la mamma che al supermercato nello stesso scaffale dove ci sono i cerotti si trovano non solo i profilattici (e questo potrebbe forse anche starci) ma anche gel lubrificanti ed anelli vibranti.
Quindi presentata così la sessualità come potrà mai sembrare ad un bambino od ad un adolescente? Un gioco disimpegnato? Una cosa dove non c'è mai limite all'estremo? Sessualità e Tabù Suspect
NinfaEco ha scritto:Mah...per come la vedo io la sessualità è comunicazione. Non un comizio.

Appunto.
Ma quando sei bombardato da ogni parte da stimoli sessuali, associati a scatolette di tonno o alla carca igienica
senza che tu possa sottrarti è un monologo.[/quote]

xmanx ha scritto:Per questo dicevo che in linea teorica è vero che i fattori esterni possono condizionare, ma poi c'è uno spazio intimo della coppia che può affrontare ogni cosa e inventare il proprio modo di essere.
Concordo!
Il fatto è che la sessualità all'interno di una coppia 'stabile' è inevitabilmente l'espressione del loro vissuto, delle loro affettuosità, delle loro fantasie: cosa ben diversa sarà la sessualità delle coppie che durano lo spazio di una notte (anche se sono portata a pensare che in queste situazioni ci sia un atteggiamento 'standard'...o forse no...ditemi voi).

9
^Sick_Boy
^Sick_Boy
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
AHm, Cinzia, hai frainteso la parte del mio post che hai sottolineato: a parto che io la TV non la guardo più da anni, i canali televisivi commerciali sono ESTREMAMENTE sex-friendly, ma solo con una determinata "accezione": mentre a Striscia ci sono veline che sculettano ogni 2 x 3 (e, per carità, è roba comunque casta, altro che porno), negli stessi programmi si fanno battutacce sull'omosessualità, si difendono i valori della "famiglia tradizionale" e così via. Era a questa schizofrenia che facevo riferimento.

Per inciso, la sessualità É un gioco disimpegnato dove non c'è limite all'estremo (per fortuna). Il che non significa che non vada affrontata in modo responsabile e con cognizione di causa, ma sicuramente i moralismi non servono a nulla.
In Olanda, nelle strade del centroo, negozi che vendono articoli regalo e souvenir, o magliette o, anche nelle videoteche, si vende pure materiale pornografico, vibratori e quant'altro, anche esposti in vetrina. Con orde di famiglie con bambini che ci passano davanti ed entrano in quei negozi. E non hanno il problema delle gravidanze under-12 che hanno in Inghilterra o della sessualità mercificata e medializzata che abbiamo qui in Italia.

10
Ospite
Anonymous
Ospite
Galadriel ha scritto:Credo che il plurale in qesti casi sia sempre sbagliato.
La sessualità è uno spazio intimo, in cui molte regole imposte saltano.
Non credo che a letto il condizionamento sociale decida le cose.
Semmai esso determina quante volte arrivi a letto e quante no Sorriso Scemo
Personalmente, mi sono sentita molte volte bloccata dal giudizio degli altri,
agendo più nel rispetto del buon costume che di me stessa.
Ma parlo di arrivarci al sesso. Durante il ssesso mi sento libera.
Diciamo che la cultura acquisita in me limita l'accesso al sesso
e non la sua fruizione.

Mi trovo d'accordo con l'inizio del tuo discorso, ma non con il fatto che le regole imposte non condizionino quel che viene fatto a letto.
Parliamo del sesso anale, per cominciare, o del sesso orale: molte donne vivono queste due pratiche del sesso come un'umiliazione e non come un piacere, come un atto di sottomissione, ed a priori non accettano di farlo o lo fanno quasi con costrizione. Al contrario ci sono uomini, appunto, sembrerà quasi incredibile ma se ne leggono di tutti i colori, che dicono che non farebbero "mai fare certe cose alla loro compagna perchè la rispettano", che poi magari se le fanno fare sui viali, ma quella è un'altra storia.
Dubito che i condizionamenti sociali, religiosi e culturali in alcuni casi non abbiano un peso. C'è chi li pesa così tanto da arrivare a letto solo dopo il matrimonio, e c'è chi ci arriva ma vede comunque determinate pratiche come sbagliate e/o perverse.
Possiamo parlare anche di feticismo, di bondage, di scambismo, di voyerismo o di tanto altro, ma siamo poi sicuri che non scansiamo a priori certe pratiche sessuali solo perchè condizionati da quanto e come vengono giudicate e pesate socialmente parlando?

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The Royal
The Royal
Viandante Storico
Viandante Storico
CignoNero ha scritto: ma siamo poi sicuri che non scansiamo a priori certe pratiche sessuali solo perchè condizionati da quanto e come vengono giudicate e pesate socialmente parlando?

Si, Cignonero, siamo sicuri e te lo dico in maniera tanto amichevole quanto trionfale.

Un uomo ed una donna che si piacciono e che decidono di andare a letto assieme per fare i loro affari e dirsi nella liberta' tutto quello che devono dirsi, credo proprio che se ne facciano un maestoso baffo della societa' che si trova fuori della camera da letto.

Ti faccio un esempio glorioso ed eroico, vissuto da me' in prima persona e del quale sono sempre andato fiero.

Ero amico di una qurantacinquenne sposata che sapeva delle mie sfacciate simpatie per lei ed anche il marito lo sapeva.

Un giorno se ne presento' l'occasione e alla presenza del marito la portai con me' in un prestigioso locale per prendere un'aperitivo.

Il marito resto' li' ad aspettare,mentre altra gente ci stava guardando.
Non andammo a letto, ma stattene che la societa' in questo caso, fu' l'ultima cosa a condizionarci. BeautyfulSuina

12
Jester
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Viandante Storico
Viandante Storico
In generale la penso come Royal, nel senso che quando due decidono di passare all'atto e lo scambio ormonale raggiunge livelli alti Sessualità e Tabù 73990920 , tutto quello che gravita al di fuori di quello scambio, non ha alcuna influenza sull'esito dell'unione...di contro, nell'unione intima portiamo, oltre alla nostra esperienza e ai nostri desideri, anche i nostri condizionamenti psicologici, che provengono da esperienze passate o "imposizioni sociali" e "divieti culturali"...

13
The Royal
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Viandante Storico
Viandante Storico
Jester ha scritto:In generale la penso come Royal, nel senso che quando due decidono di passare all'atto e lo scambio ormonale raggiunge livelli alti Sessualità e Tabù 73990920 , tutto quello che gravita al di fuori di quello scambio, non ha alcuna influenza sull'esito dell'unione...di contro, nell'unione intima portiamo, oltre alla nostra esperienza e ai nostri desideri, anche i nostri condizionamenti psicologici, che provengono da esperienze passate o "imposizioni sociali" e "divieti culturali"...

Ed io convengo nuovamente con la tua constatazione.


Se un uomo ed una donna decidono di andare a letto insieme poiche ' gli spunti di attrazione sono acuti, nessuno ci mette il naso. Quello che e' fuori e' fuori.

Io assistetti ad una vicenda dove vidi con i miei occhi che una donna sposata andava a tradire il marito con un comune amico di famiglia loro ed alle otto del mattino, prima andava nell'appartamento la moglie, poi arrivava l'amico e tutti e due passavano davanti al mio appartamento.In barba a tutti i condizionamenti. Sessualità e Tabù 2504199820

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