Sverginare era un termine usato e molto sentito circa mezo secolo fa. Non che oggi non si usi più o sia divenuto obsoleto, ma non ha, vivaddio, l'importanza che gli si dava allora.
Il lemma vergine appariva spesso anche nei titoli di film e di libri, in genere di serie B, per destare la curiosità pruriginosa dei possibili clienti.
Mentre i giovani di allora s'interrogavano se avessero mai potuto sposare una donna non vergine, alcuni di essi, con la promessa di un futuro matrimonio, chiedevano la prova d'amore alle ragazze per poi quanto meno ripensarci, scatenando, in molti casi, il susseguente delitto d'onore.
In special modo questo supremo apprezzamento per la verginità era sentito nel sud dell'Italia, dove, per molti, l'unica ricchezza, a sentir loro, era l'onore, sempre, indissolubilmente, legato alla verginità ed alla fedeltà coniugale.
Per rispettare queste barbariche tradizioni, nel meridione, la giovane sposa doveva portare e mostrare alla suocera un fazzoletto insanguinato ed in Sicilia, la mattina successiva al matrimonio, si esponevano le lenzuola della prima notte d'amore, ugualmente macchiate del sangue del 'sacrificio'.
Questo perchè la donna veniva considerato un oggetto da possedere ed utilizzare da una civiltà maschilista che, per nostra fortuna, non esiste quasi più nel nostro paese.
Il lemma vergine appariva spesso anche nei titoli di film e di libri, in genere di serie B, per destare la curiosità pruriginosa dei possibili clienti.
Mentre i giovani di allora s'interrogavano se avessero mai potuto sposare una donna non vergine, alcuni di essi, con la promessa di un futuro matrimonio, chiedevano la prova d'amore alle ragazze per poi quanto meno ripensarci, scatenando, in molti casi, il susseguente delitto d'onore.
In special modo questo supremo apprezzamento per la verginità era sentito nel sud dell'Italia, dove, per molti, l'unica ricchezza, a sentir loro, era l'onore, sempre, indissolubilmente, legato alla verginità ed alla fedeltà coniugale.
Per rispettare queste barbariche tradizioni, nel meridione, la giovane sposa doveva portare e mostrare alla suocera un fazzoletto insanguinato ed in Sicilia, la mattina successiva al matrimonio, si esponevano le lenzuola della prima notte d'amore, ugualmente macchiate del sangue del 'sacrificio'.
Questo perchè la donna veniva considerato un oggetto da possedere ed utilizzare da una civiltà maschilista che, per nostra fortuna, non esiste quasi più nel nostro paese.