Il Caso Mattei è tutt'altro che semplice e tutt'altro che risolto. Eppure corre il rischio di essere dimenticato. Oggi ricorre il cinquantesimo anniversario della sua morte e credo sia doveroso ricordare chi era quest'uomo e come è morto.
Mattei è stato partigiano durante la guerra, presidente dell'ANPI e fondatore dell'Associazione Partigiani Cristiani.
Dopo la guerra viene nominato commissario liquidatore dell'Agip ma osservando la situazione egli sceglie di non liquidarla. In barba alle resistenze di alcune componenti politiche riuscì invece a risollevare il destino della società. Negli anni successivi si occupa anche dell'Eni.
Analizzò il sistema di assegnazione dei permessi di ricerca e delle concessioni di coltivazione del giacimento in vigore scoprendo che le inuistrie straniere erano favorite. Cercò allora di ribilanciare la cosa in favore di Agip ed Eni.
Mattei parallelamente all'impegno per le risorse petrolifere, iniziò a considerare lo sviluppo dell'ENI verso l'energia nucleare.
Mattei per favorire l'approvvigionamento energetico del paese si aprì ai paesi africani e del Medio Oriente cercando con loro rapporti paritari, riconoscendo loro rango e dignità di stati.
Tratta con la Libia per poter sfruttare il petrolio nel Sahara. Finanzia i movimenti di liberazione dell’Algeria che combattono contro la Francia. Firma contratti con la Tunisia ed il Marocco.
Propone a Iran e Egitto accordi molto vantaggiosi che permettono a questi paesi di avere un profitto fino al 75% sullo sfruttamento del loro petrolio. Viaggia continuamente, cerca e trova all'estero il petrolio che non c'è in Italia.
Naturalmente i paesi produttori vedono Mattei come un amico e preferiscono trattare con lui invece che con altre compagnie. All'inizio degli anni sessanta Mattei fa accordi con la Russia e comincia ad avere contatti anche con la Cina. Per portare avanti il suo progetto finanzia i partiti politici italiani che possono aiutarlo. Ha a disposizione moltissimo denaro.
Ed arriviamo così alla tragica morte di Enrico Mattei, in quello che sembrava un incidente aereo e che invece, come e' stato accertato solo di recente, sarebbe stato un vero e proprio attentato. II 27 ottobre, l'aereo su cui stava tornando da Catania a Milano, precipitò nelle campagne di Bascapè, un piccolo paese in provincia di Pavia, mentre durante un violento temporale si stava avvicinando all'aeroporto di Linate.
Chi poteva volerlo morto?
Mattei è stato partigiano durante la guerra, presidente dell'ANPI e fondatore dell'Associazione Partigiani Cristiani.
Dopo la guerra viene nominato commissario liquidatore dell'Agip ma osservando la situazione egli sceglie di non liquidarla. In barba alle resistenze di alcune componenti politiche riuscì invece a risollevare il destino della società. Negli anni successivi si occupa anche dell'Eni.
Analizzò il sistema di assegnazione dei permessi di ricerca e delle concessioni di coltivazione del giacimento in vigore scoprendo che le inuistrie straniere erano favorite. Cercò allora di ribilanciare la cosa in favore di Agip ed Eni.
Mattei parallelamente all'impegno per le risorse petrolifere, iniziò a considerare lo sviluppo dell'ENI verso l'energia nucleare.
Mattei per favorire l'approvvigionamento energetico del paese si aprì ai paesi africani e del Medio Oriente cercando con loro rapporti paritari, riconoscendo loro rango e dignità di stati.
Tratta con la Libia per poter sfruttare il petrolio nel Sahara. Finanzia i movimenti di liberazione dell’Algeria che combattono contro la Francia. Firma contratti con la Tunisia ed il Marocco.
Propone a Iran e Egitto accordi molto vantaggiosi che permettono a questi paesi di avere un profitto fino al 75% sullo sfruttamento del loro petrolio. Viaggia continuamente, cerca e trova all'estero il petrolio che non c'è in Italia.
Naturalmente i paesi produttori vedono Mattei come un amico e preferiscono trattare con lui invece che con altre compagnie. All'inizio degli anni sessanta Mattei fa accordi con la Russia e comincia ad avere contatti anche con la Cina. Per portare avanti il suo progetto finanzia i partiti politici italiani che possono aiutarlo. Ha a disposizione moltissimo denaro.
Ed arriviamo così alla tragica morte di Enrico Mattei, in quello che sembrava un incidente aereo e che invece, come e' stato accertato solo di recente, sarebbe stato un vero e proprio attentato. II 27 ottobre, l'aereo su cui stava tornando da Catania a Milano, precipitò nelle campagne di Bascapè, un piccolo paese in provincia di Pavia, mentre durante un violento temporale si stava avvicinando all'aeroporto di Linate.
Chi poteva volerlo morto?