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The Royal ha scritto:Ciao, Lucio, vedo che sei diventato un valente editorialista del giornale che sta' nascendo. Ed al quale tu stai corresponsabilmente collaborando. Prossimamente vorrei permettermi di postare nei tuoi spazi editoriali un mio modestissimo "fondo" di natura politica. In quanto beninteso semplice ospite del quotidiano. Mi auguro che tu e la redazione ne permetterete l'editamento. A prestissimo, Lucio.
Lucio Musto ha scritto:
Si intendeva metter su un foglio di satira, non un angolo culturale.
Lucio Musto ha scritto:.
Ed allora si che si vedrebbero in giro politici integerrimi e capaci.
Ma soprattutto pochi. Perché i tanti tagliaborse che vediamo oggi in giro… avrebbero tutti le mani tagliate!
Si capisce che sono contrario al principio democratico “una testa, un voto” con tutti i voti uguali?... si, sono contrario.
Lucio Musto 7 ottobre 2010
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Lucio Musto ha scritto:
ho capito che se magna, se beve in quel della costiera...
e io non sono stato invitato!...
QUESTE, sono le cose che mi fanno incazzare!!!
Lucio Musto ha scritto:
PS - Un dubbio atroce mi assale, ma tu puoi redimerlo certamente.
Com'è che a me risulta l'op 98 come 4a sinfonia ed invece quella che gentilmente i hai proposto tu dice che è la 3a sinfonia?...
Forse Brhams ha due catalogazioni diverse?... che ne sai?
veramente non ho parole ....ma veramente la pensi in questo modo sei preoccupante ..se l'Italia anche solo per 1/4 la pensa come te forse è meglio preoccuparsi...Lucio Musto ha scritto:.
La politica del maiale
Assolutamente intrigante il saggio su “Nazional-comunismo e ragione di Stato” che hai elaborato, amico “The Royal”, almeno per quella parte che sono riuscito ad assimilare.
Più avvezzo a trattare di aritmetica, la filosofia politica riesco a penetrarla solo a livello molto elementare.
Con lo spannometro (strumento mentale che misura le cose approssimativamente), direi che il tuo dire si avvicina moltissimo, nelle sue conclusioni, a quella che viene insegnata come “Dottrina sociale della Chiesa Cattolica”, che sicuramente è una cosa bellissima, ma puramente speculativa.
Naturalmente non mi stupisce per nulla il fatto che, parlando di società di uomini, partire da postulati evangelici o postulati comunisti si arrivi a conclusioni simili.
Se l’obiettivo è il medesimo (nello specifico il bene dei popoli) ovvio che tutte le strade per raggiungerlo risultino convergenti.
Ed io sono completamente d’accordo, e plaudo… ma stiamo viaggiando nel mondo dei sogni e dei fausti ideali. Non dimentichiamolo.
Perché, se scendiamo fino a poggiare i piedi in terra, faremmo meglio a parlare della politica del maiale. Cos’è?... una definizioncella spiccia che mi sono inventato io, e che spiego fra un attimo.
Ma prima andiamo a dare uno sguardo a queste bellissime elucubrazioni filosofiche.
Quella sul Nazional-Comunismo o quella sulla Dottrina Sociale della Chiesa, è indifferente.
In entrambe infatti si parte da qualcosa che in realtà non esiste.
Di populismo, popolo nel suo insieme, classi sociali, si parla nel nostro saggio, ovvero di comunità, collettività o ancora popolo in altro ambito.
Ma chi è il popolo?... un insieme eterogeneo e multicolore di persone.
A quale “popolo” ci si riferisce nei nostri discorsi?... un popolo (classe, collettività ecc.) che sa quello che vuole, che conosce le sue esigenze e quelle degli altri (popoli, classi, collettività… ma se volete anche corporazioni, gilde o semplici associazioni), ed è intenzionato a mediare fra risorse, possibilità, diritti e doveri.
Bene. Questi “popoli” non esistono. E quindi è inutile farci su voli pindarici.
Il mondo è fatto per lo più di brave persone, padri e madri che cercano di governare al meglio la loro famiglia magari estesa a figli e nipoti, adottando metodi più o meno evangelici, più o meno comunisti, più o meno liberali, magari mediando di volta in volta, barcamenandosi come possono e come meglio riescono per raggiungere quel “bene” che hanno ben chiaro in mente.
Questa gran massa di brave persone (assai più grande di qualsivoglia “maggioranza qualificata”) non saprebbe assolutamente estendere la propria virtù nel governo della famiglia al governo di una nazione, di un popolo intero.
Non lo sa fare, e ne è cosciente. Perché contrariamente a quello del proprio ristretto ambito, ha solo una vaghissima ed assolutamente utopistica idea di cosa possa essere il “bene comune” e come lo si potrebbe concretamente realizzare.
Tutte queste brave persone sanno benissimo di essere tessere preziose di un bellissimo mosaico, ma non sono mosaicisti, ed il mosaico non lo saprebbero comporre.
Per governare il Paese quindi, devono delegare… ma chi?
Chi meglio li rappresenti!... si ode strillare a gran voce. I migliori fra di noi!... coloro che più tipicamente rappresentino la collettività, il giusto mezzo fra i molti carismi!...
Sembra giusto, sembra bello, sembra democratico… ed invece è sbagliato!
E qui entra in ballo il maiale. Nella collettività dei contadini chi si assumerà la responsabilità di ammazzare il maiale?... chi è il più bravo fra i contadini, o quello che più somiglia al contadino medio?... nossignori! Sarà scelto quello che sa meglio ammazzare il maiale!... anche se non gli riesce di fare un solco dritto con l’aratro.
I contadini si sa, hanno il cervello fino, ma anche in politica dovrebbe essere lo stesso, secondo la mia filosofia della “politica del maiale”. La politica dovrebbero farla i politici, quelli che la politica la sanno fare.
Già, ma come sceglierli?... non molto difficile... come si faceva una volta!
Chi se la sente di fare il politico si propone in politica e si trova i suoi clientes. Poi comincia a fare strada e sale sempre più in alto… fino alla prima cazzata.
Come sbaglia viene defenestrato. Oh!... mica necessariamente ammazzato!... quello solo nei casi più gravi, e per i gradini più alti!... Ma perde il posto e risponde personalmente dei suoi errori anche patrimonialmente… fino al settimo grado di parentela!
Ed allora si che si vedrebbero in giro politici integerrimi e capaci.
Ma soprattutto pochi. Perché i tanti tagliaborse che vediamo oggi in giro… avrebbero tutti le mani tagliate!
Si capisce che sono contrario al principio democratico “una testa, un voto” con tutti i voti uguali?... si, sono contrario.
Lucio Musto 7 ottobre 2010
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memole1969 ha scritto:veramente non ho parole ....ma veramente la pensi in questo modo sei preoccupante ..se l'Italia anche solo per 1/4 la pensa come te forse è meglio preoccuparsi...Lucio Musto ha scritto:.
La politica del maiale
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memole1969 ha scritto:forse dirò una stupidaggine ma sono del parere che se togliessero la possibilità di avere una pensione dopo pochi anni di politica,
memole1969 ha scritto:FUOCO!!!!! sovranità e potere.......carattere dominante
Lucio Musto ha scritto:voglio augurarmi che sia una proposta... decente!
memole1969 ha scritto:FUOCO!!!!! sovranità e potere.......carattere dominante
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