In termini psicologici, quello che normalmente chiamiamo senno di poi è un errore di giudizio retrospettivo.
L’errore del giudizio retrospettivo (hindsight bias) è la tendenza degli individui a credere, falsamente, che sarebbero stati in grado di prevedere un evento correttamente, una volta che l’evento è ormai noto.
Il problema che pone l’errore di giudizio retrospettivo riguarda l’incapacità di ricordare le vere premesse dalle quali eravamo partiti: le informazioni che acquisiamo vanno a modificare l’idea iniziale e così non siamo più in grado di stabilire quali fossero stati i ragionamenti a priori.
L’errore di giudizio retrospettivo, quando porta a pensare che si era arrivati alla stessa conclusione cui si è poi giunti, fa sopravvalutare la capacità di prevedere eventi futuri.

Questo è indicativo del modo in cui giudichiamo i nostri errori, e noi stessi in base al nostro passato avendoli commessi secondo me.
Per voi?
Non solo. È anche indicativo rispetto al modo in cui ci percepiamo e vivremo il futuro: se mi sento una persona negativa vedrò gli errori passati, distorti dall'errore del senno di poi come peggiori e sentendomi così vivrò male il futuro.

Il senno non è di prima nè di poi. "Noi" non siamo un essere, "siamo" un divenire, un flusso di istanti ciascuno dei quali differente, senza nulla in comune se non l'illusione di una continuità fornita da una memoria che rabbercia malamente l'idea di un'identità fissa, di un autore delle azioni. Ma l'atto non è l'azione, l'atto è l'immediato vanire di ciò che (non) siamo (mai stati)...

non c'è mai fine all'autofustigazione
col senno di prima e di poi...



ops

"Auto"fustigazione...finchè si crede in una identità ci si flagella con un frustino d'aria (fritta) ed il paradosso è che fa pure male....

altalena tra autofustigazione e autocelebrazione
sarebbe bene scendere dall'altalena e dall'auto

Sempre che "qualcuno" ci sia mai salito....

chi?

PaperMoon ha scritto:non c'è mai fine all'autofustigazione
col senno di prima e di poi...



ops

Questo dipende dai termini della tua focalizzazione retrospettiva. Se hai uno stile attribuzionale che tende ad attribuirti la responsabilità di cià che accade e hai una pessima immagine di te, è fortemente probabile.

Dream memories ha scritto:

PaperMoon ha scritto:non c'è mai fine all'autofustigazione
col senno di prima e di poi...



ops

Questo dipende dai termini della tua focalizzazione retrospettiva. Se hai uno stile attribuzionale che tende ad attribuirti la responsabilità di cià che accade e hai una pessima immagine di te, è fortemente probabile.

-tendenza alla focalizzazione non maniacale: ricerca di una visione più larga possibile che non si fermi al particolare, e atemporale
-stile che verge al menefreghismo, soprattutto dei cosidetti sensi di colpa

avevo letto "il seno di poi"...
Fanculo... neanche stavolta una discussione interessante.

Aleister ha scritto:"Auto"fustigazione...finchè si crede in una identità ci si flagella con un frustino d'aria (fritta) ed il paradosso è che fa pure male....

La "rivisitazione" del passato può essere attuata in modo oggettivo solo quando attingi direttamente all'Intelletto e non agli inganni della mente.

Candido ha scritto:

Aleister ha scritto:"Auto"fustigazione...finchè si crede in una identità ci si flagella con un frustino d'aria (fritta) ed il paradosso è che fa pure male....

La "rivisitazione" del passato può essere attuata in modo oggettivo solo quando attingi direttamente all'Intelletto e non agli inganni della mente.

Eppure attingendo l'intelletto attivo ( o se vuoi la buddhi) si è nell'universale, fuori dal particolare e dalle storie personali. Tutto simultaneamente, per questo in qualche modo attingendovi nulla vedo (di finito).

boia deh! se mangiate 'ome parlate, fa' la spesa vi 'osta di nulla!

Io dico che se siamo delle persone positive attiriamo il bene attorno a noi...Se invece è il contrario è inevitabile che ci succedano delle cose spiacevoli. Tutto dipende da noi e dalla nostra autostima e intelligenza.

tutto?
tutto è tanta lana