Brutto passo indietro del “nuovo Milan”.
Non basta l’assenza di Montolivo per spiegare una partita in netta sofferenza contro un Cagliari grintoso ma poco qualitativo, che avrebbe meritato la vittoria, non fosse stato per la stupidata di Astori, davvero troppo plateale.
Pochissima qualità a centrocampo, una difesa in versione horror e di conseguenza un attacco che vorrebbe ma non può. Questo è stato il Milan per 80 minuti.
Considerando i risultati degli altri, una squadra che perde occasioni come queste per far punti può sperare poco. E tra non molto il ciclo “facile” del calendario sarà finito, e allora vedremo cosa sarà di questo Milan.
Abbiati 6: Sul gol di Ibarbo è spiazzato, ma è il colombiano a fare una gran girata (mi ricorda Borgetti in Messico-Italia dei Mondiali 2002, sono colpi di genio). Per il resto fa quel che deve.
Abate 5,5: Decisamente meglio in fase difensiva (molto importante un suo recupero su Ibarbo in avvio) che in avanti. Tenta di arrivare sul fondo a crossare, ma sono quasi sempre cross lunghi per tutti o bassi e addosso al difensore. In più ha una ottima palla per segnare, ma si fa chiudere. Solo nel finale pesca bene Flamini. Il suo apporto quantitativo c’è sempre, ma oggi manca la lucidità.
Zapata 4,5: Incerto fin dal primo minuto, non si riprende mai. Ibarbo lo salta dall’inizio alla fine, ivi compreso lo scatto sul gol dove Zapata dorme della grossa. Bruttissima partita.
Mexes 5,5: Fa meglio del compagno, ma ci vuol poco. Anche lui comincia molle e svagato, e non è che poi si trasformi in leone, ma almeno qualcosa di giusto lo fa. Pericoloso in area del Cagliari quando il suo colpo di testa su corner diventa assist per Balotelli.
De Sciglio 5,5: Ormai abituati alla potenza e velocità di Constant, questo virgulto sembra fuori luogo, anche perché il Milan gioca praticamente sempre a destra. All’improvviso si sveglia nel secondo tempo, e riesce ogni tanto a proporre qualcosa. Di arrivare sul fondo manco se ne parla. I suoi cross non sono migliori di quelli di Abate, ma ha il merito di propiziare l’azione del rigore con un bell’inserimento e tiro respinto da Agazzi. Resta l’unica cosa da ricordare in una partita mediocre.
Flamini 6,5: Esteticamente è inguardabile. Caratterialmente è indisponente. Ma in partite come queste, che diventano soprattutto questione di muscoli e corsa, si fa valere più dei compagni. Corre come un ossesso e fa pochi errori.
Ambrosini 6: Partita a fasi alterne. Certo non è in grado di fare il regista illuminato, ma la sua sostanza ce la mette, e nel primo tempo un suo tiro da fuori è l’unica “occasione” del Milan. Quando la benzina sta finendo esce.
Muntari 6: Non malaccio, ma niente di notevole da ricordare. Partecipa alla fase difensiva con attenzione e non perde palla in impostazione, anche se non si concede nulla che non sia banale.
Niang 5,5: Solita grande abnegazione e volontà. Mostra i soliti numeri potenziali, ma più e più volte parte come un bulldozer sulla fascia senza mai arrivare a fare qualcosa di concreto. La qualità alle sue spalle non lo aiuta, ma neanche lui si aiuta molto.
Balotelli 6,5: Servito poco e male, le poche volte che tocca il pallone (a parte una brutta chiusura di triangolo con El Shaarawy) non sbaglia. Lo guardo e vedo una tecnica sopraffina, e finora anche un comportamento sconosciuto: gioca con e per la squadra, e con continuità. Un paio di punizioni da fuori (una non male), si procura con fisico ed astuzia il rigore, che segna con freddezza. Sbaglia un tap-in su corner dopo la torre di Mexes, ma non era facilissimo. La cosa più bella (semi-rovesciata nell’angolino) e la più brutta (ribattuta di testa su Agazzi a terra) sono entrambe in fuori gioco, quindi non contano e comunque si elidono. Per me migliore del Milan.
El Shaarawy 6: Non gioca male, anche se non riesce mai ad essere pericoloso al tiro. Avvia un bel contropiede per Flamini, ma viene abbattuto quando potrebbe dare una mano al francese. Si fa vedere e sbaglia poco, e poi è il primo a uscire.
Boateng 5,5: Un film già visto: cerca di essere il Boa che ci ha fatto impazzire, ma riesce solo a sparare tiracci da ogni posizione. Solo uno di questi è pericoloso, ma forse voleva crossare. D’accordo la volontà, ma non basta. Impatto nullo sulla partita.
Bojan 6: Questa volta non fa danni, e cerca di aggiungere fantasia in avanti. Niente da ricordare, tranne il tiro a un minuto dalla fine che impegna Agazzi.
Robinho 6: Un quarto d’ora, come ormai sembra essere scontato. Non lascia tracce importanti, ma sembra più vivo delle ultime volte.
Allegri: La formazione di partenza (senza Montolivo e senza nessuno che la società gli abbia dato che possa almeno immaginare di saper impostare) è quasi logica. Però se hai Yepes disponibile, non puoi non metterlo nella coppia titolare. O almeno, visto Zapata nel primo tempo, lo devi mettere nella ripresa. I cambi invece sono cervellotici. Sotto 0-1 decide di passare al 4-2-3-1, e va bene, ma comincia togliendo El Shaarawy per mettere Boateng, e dopo poco Bojan per Ambrosini (ammonito, quindi giusto). Infine Robinho per Niang. E’ il primo cambio che non ha nessun senso.
Non basta l’assenza di Montolivo per spiegare una partita in netta sofferenza contro un Cagliari grintoso ma poco qualitativo, che avrebbe meritato la vittoria, non fosse stato per la stupidata di Astori, davvero troppo plateale.
Pochissima qualità a centrocampo, una difesa in versione horror e di conseguenza un attacco che vorrebbe ma non può. Questo è stato il Milan per 80 minuti.
Considerando i risultati degli altri, una squadra che perde occasioni come queste per far punti può sperare poco. E tra non molto il ciclo “facile” del calendario sarà finito, e allora vedremo cosa sarà di questo Milan.
Abbiati 6: Sul gol di Ibarbo è spiazzato, ma è il colombiano a fare una gran girata (mi ricorda Borgetti in Messico-Italia dei Mondiali 2002, sono colpi di genio). Per il resto fa quel che deve.
Abate 5,5: Decisamente meglio in fase difensiva (molto importante un suo recupero su Ibarbo in avvio) che in avanti. Tenta di arrivare sul fondo a crossare, ma sono quasi sempre cross lunghi per tutti o bassi e addosso al difensore. In più ha una ottima palla per segnare, ma si fa chiudere. Solo nel finale pesca bene Flamini. Il suo apporto quantitativo c’è sempre, ma oggi manca la lucidità.
Zapata 4,5: Incerto fin dal primo minuto, non si riprende mai. Ibarbo lo salta dall’inizio alla fine, ivi compreso lo scatto sul gol dove Zapata dorme della grossa. Bruttissima partita.
Mexes 5,5: Fa meglio del compagno, ma ci vuol poco. Anche lui comincia molle e svagato, e non è che poi si trasformi in leone, ma almeno qualcosa di giusto lo fa. Pericoloso in area del Cagliari quando il suo colpo di testa su corner diventa assist per Balotelli.
De Sciglio 5,5: Ormai abituati alla potenza e velocità di Constant, questo virgulto sembra fuori luogo, anche perché il Milan gioca praticamente sempre a destra. All’improvviso si sveglia nel secondo tempo, e riesce ogni tanto a proporre qualcosa. Di arrivare sul fondo manco se ne parla. I suoi cross non sono migliori di quelli di Abate, ma ha il merito di propiziare l’azione del rigore con un bell’inserimento e tiro respinto da Agazzi. Resta l’unica cosa da ricordare in una partita mediocre.
Flamini 6,5: Esteticamente è inguardabile. Caratterialmente è indisponente. Ma in partite come queste, che diventano soprattutto questione di muscoli e corsa, si fa valere più dei compagni. Corre come un ossesso e fa pochi errori.
Ambrosini 6: Partita a fasi alterne. Certo non è in grado di fare il regista illuminato, ma la sua sostanza ce la mette, e nel primo tempo un suo tiro da fuori è l’unica “occasione” del Milan. Quando la benzina sta finendo esce.
Muntari 6: Non malaccio, ma niente di notevole da ricordare. Partecipa alla fase difensiva con attenzione e non perde palla in impostazione, anche se non si concede nulla che non sia banale.
Niang 5,5: Solita grande abnegazione e volontà. Mostra i soliti numeri potenziali, ma più e più volte parte come un bulldozer sulla fascia senza mai arrivare a fare qualcosa di concreto. La qualità alle sue spalle non lo aiuta, ma neanche lui si aiuta molto.
Balotelli 6,5: Servito poco e male, le poche volte che tocca il pallone (a parte una brutta chiusura di triangolo con El Shaarawy) non sbaglia. Lo guardo e vedo una tecnica sopraffina, e finora anche un comportamento sconosciuto: gioca con e per la squadra, e con continuità. Un paio di punizioni da fuori (una non male), si procura con fisico ed astuzia il rigore, che segna con freddezza. Sbaglia un tap-in su corner dopo la torre di Mexes, ma non era facilissimo. La cosa più bella (semi-rovesciata nell’angolino) e la più brutta (ribattuta di testa su Agazzi a terra) sono entrambe in fuori gioco, quindi non contano e comunque si elidono. Per me migliore del Milan.
El Shaarawy 6: Non gioca male, anche se non riesce mai ad essere pericoloso al tiro. Avvia un bel contropiede per Flamini, ma viene abbattuto quando potrebbe dare una mano al francese. Si fa vedere e sbaglia poco, e poi è il primo a uscire.
Boateng 5,5: Un film già visto: cerca di essere il Boa che ci ha fatto impazzire, ma riesce solo a sparare tiracci da ogni posizione. Solo uno di questi è pericoloso, ma forse voleva crossare. D’accordo la volontà, ma non basta. Impatto nullo sulla partita.
Bojan 6: Questa volta non fa danni, e cerca di aggiungere fantasia in avanti. Niente da ricordare, tranne il tiro a un minuto dalla fine che impegna Agazzi.
Robinho 6: Un quarto d’ora, come ormai sembra essere scontato. Non lascia tracce importanti, ma sembra più vivo delle ultime volte.
Allegri: La formazione di partenza (senza Montolivo e senza nessuno che la società gli abbia dato che possa almeno immaginare di saper impostare) è quasi logica. Però se hai Yepes disponibile, non puoi non metterlo nella coppia titolare. O almeno, visto Zapata nel primo tempo, lo devi mettere nella ripresa. I cambi invece sono cervellotici. Sotto 0-1 decide di passare al 4-2-3-1, e va bene, ma comincia togliendo El Shaarawy per mettere Boateng, e dopo poco Bojan per Ambrosini (ammonito, quindi giusto). Infine Robinho per Niang. E’ il primo cambio che non ha nessun senso.