Soltanto ad uno sguardo superficiale le spiagge appaiono come distese sabbiose attigue al mare in cui rilassarsi, fare il bagno e abbronzarsi.
Esse sono in realtà il sommo teatro delle seduzioni ed una spietata arena di confronti sociali.
Però le regole dello spettacolo prevedono che sia perfettamente naturale quello che altrove ci metterebbe in imbarazzo: stare seminudi, sdraiati e a pochi centimetri da altre persone.
La dominanza, cioè la necessità di apparire “in alto” nello status sociale, diminuisce, perché si esprime in buona parte con l’abbigliamento: la nudità ci impone altri valori, come la cura del corpo e la bellezza fisica, che diventano più importanti. Nello stesso tempo, stare seminudi ci aiuta a omologarci, a integrarci con chi abbiamo accanto .
Questo, insieme a una modifica della prossemica (l’insieme di regole sociali che disciplinano le distanze personali) rende più facile il dialogo con gli altri.
Ma è così per tutti?
Come cambiano i vostri comportamenti in spiaggia, se cambiano?
Cosa mostriamo in spiaggia di noi?
E ci sono cose che vengono mostrate e che siete stufi di vedere?