Scene di caccia e di follia in basso Mugello. (Dalla cronaca del quotidiano La Nazione).
Giuro che per quanto mi sia arrovellato non sono riuscito a capire se il cronista ha tenuta ben nascosta la sua voglia di ridere, anzi di sghignazzare, oppure di piangere, o se invece non ha avvertito nessuna stonatura in questa storia grottesca. Ritengo la seconda ipotesi, per quanto incredibile, più probabile.
Una domenica non lontano da Firenze una banda di cacciatori avvista "Bambi". E’ un povero cerbiatto nuovo del posto, appena comprato dall’amministrazione locale con i soldi dei contribuenti e sbattuto in questo mattatoio all’aperto. Aggredito, morso e inseguito da cani e cacciatori, si rifugia ferito e in stato di shock in un giardino privato di Pratolino, villaggio all’inizio della valle del Mugello.
Scatta schizofrenicamente il grande cuore italiano, lo “stato sociale”. La macchina dell’assistenza pubblica si muove alla grande, generosamente finanziata dai cittadini. Ambulanze, strumenti, operatori medici e paramedici, di tutte le “misericordie” del Mugello, in allegra competizione, tutto è in eccitata mobilitazione, per soccorrere lo sventurato. Che non si dica poi che l’amministrazione italiana è inefficente !
Dopo varie cure specialistiche e non, Bambi, forse nella prospettiva di essere “restituito all’ambiente”, decide comunque che è meglio morire, racconta un po’ seccato il cronista. Con grande delusione anche dei cacciatori, che dal “Bar dello sport” lo aspettavano per il bentornato.
Come interpretare questa folle ma "normale" quotidianità ?
Giuro che per quanto mi sia arrovellato non sono riuscito a capire se il cronista ha tenuta ben nascosta la sua voglia di ridere, anzi di sghignazzare, oppure di piangere, o se invece non ha avvertito nessuna stonatura in questa storia grottesca. Ritengo la seconda ipotesi, per quanto incredibile, più probabile.
Una domenica non lontano da Firenze una banda di cacciatori avvista "Bambi". E’ un povero cerbiatto nuovo del posto, appena comprato dall’amministrazione locale con i soldi dei contribuenti e sbattuto in questo mattatoio all’aperto. Aggredito, morso e inseguito da cani e cacciatori, si rifugia ferito e in stato di shock in un giardino privato di Pratolino, villaggio all’inizio della valle del Mugello.
Scatta schizofrenicamente il grande cuore italiano, lo “stato sociale”. La macchina dell’assistenza pubblica si muove alla grande, generosamente finanziata dai cittadini. Ambulanze, strumenti, operatori medici e paramedici, di tutte le “misericordie” del Mugello, in allegra competizione, tutto è in eccitata mobilitazione, per soccorrere lo sventurato. Che non si dica poi che l’amministrazione italiana è inefficente !
Dopo varie cure specialistiche e non, Bambi, forse nella prospettiva di essere “restituito all’ambiente”, decide comunque che è meglio morire, racconta un po’ seccato il cronista. Con grande delusione anche dei cacciatori, che dal “Bar dello sport” lo aspettavano per il bentornato.
Come interpretare questa folle ma "normale" quotidianità ?