Dopo le lasagne Findus, i ravioli e i tortellini Buitoni, i prodotti Nestlé e le polpette Ikea, è la volta del Ragù Star. Si allarga lo scandalo della carne di cavallo inserita in maniera fraudolenta in alcuni preparati alimentari. Anche i ragù prodotti in Italia dalla Star sono risultati positivi agli esami del Dna per la presenza di carne equina non dichiarata in etichetta. L'azienda aveva già bloccato i prodotti per controlli interni e aveva avviato il ritiro dal mercato delle confezioni.
Sono 3,3 milioni le famiglie italiane che acquistano il Gran Ragù Star, il primo sugo pronto prodotto a livello industriale in Italia oltre 50 anni fa, nel 1962. I dati sono forniti da Coldiretti, secondo cui lo scandalo rende necessario l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza degli alimenti utilizzati. L'ultimo scandalo, infatti, è stato generato da una partita di carne proveniente dalla Romania. Il segmento sughi a base carne - secondo l'associazione - vale in Italia 70,8 milioni di euro e il Gran Ragù Star è da anni al primo posto con il 36% del mercato.
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Ma che schifo ci danno da mangiare? Rischiano qualcosa o no?