La Rete aumenta la possibilità di fraintendimenti nella comunicazione tra le persone rispetto alle situazioni faccia a faccia, ma incrementa enormemente anche la possibilità di inserirsi in nuove situazioni ed ambienti, in cui ogni utente tende a ritagliarsi un proprio spazio. (....) nel tempo l'attaccamento dell'utente al proprio spazio diviene sempre maggiore; spesso l'utente cerca di intensificare la propria presenza nell'ambiente (...) ne consegue che per alcuni individui il fatto stesso di trovarsi in quel luogo diventa un vero e proprio bisogno.
Quando un altro utente o una situazione particolare mette in discussione lo status acquisito dall'utente, questo si sente minacciato personalmente.
La reazione è aggressiva, e a seconda dei casi l'utente decide di abbandonare lo spazio definitivamente (qualora abbia uno spazio alternativo dove poter andare), oppure attua il flaming (qualora ritenga necessario rimanere nel "suo territorio" dove si è faticosamente creato uno status).
Tratto da
http://it.wikipedia.org/wiki/Flame
Ho letto con una certa attenzione essendo un frequentatore di forum e riporto qui. Cercando ho visto che c'era già una vecchia discussione che ne parlava, ma vorrei parlarne diversamente. Vorrei concentrarmi sul fattore frustrazione che emerge in questa lettura e che non ritengo preponderamente. Secondo me esistono flamer che hanno questo tipo di caratteristiche ma anche flamer che non le possiedono. Questo un tipo di flamer, non il flamer tipo. Ci può fare flamining per tanti motivi.
Per voi?
Per quali motivi si flamma?
Come vivete il flame?