I delfini non sono gli unici animali a percepire l'assenza nella morte.
Gli elefanti organizzano per i loro morti una vera e propria veglia funebre, radunandosi intorno al corpo del compare e toccandolo a turno con la proboscide, con gli occhi e le orecchie mogi per il dolore. Anche le ossa degli animali deceduti costituiscono un oggetto di interesse, con gli elefanti che tornano più volte a ispezionarle, quasi per accertarsi che quell'esemplare non tornerà più.
Questo comportamento è ancora più evidente nelle scimmie.
http://www.focus.it/ambiente/animali/quel-senso-degli-animali-per-la-morte_C12.aspx
Per molti antropologi, l'uomo è diventato tale accedendo ad alcuni comportamenti legati all'acquisita percezione di nuove consapevolezze. Tra essi c'è il rito funebre legato alla consapevolezza di essere al mondo.
E' corretto attribuire questa consapevolezza agli animali?