paolo iovine ha scritto:qui non si parlava di esprimere o descrivere il proprio dolore, bensì di scrivere e raccontare il proprio vissuto; sta poi nel lettore coglierne e capirne i contenuti dolorosi, drammatici, divertenti, gradevoli o altro.
Esempio : muore una persona cara, siamo tutti - ognuno a suo modo - addolorati. Per trasmettere, far cogliere e capire questo dolore al fine di superarlo, può essere utile raccontare a qualcuno il proprio vissuto con la persona venuta a mancare.
Pensavo, cinzia, che su questo punto ( metodo ) ci fossimo capiti; per questo, quando hai parlato di 'stupidata', ho pensato ti riferissi ad un episodio della tua vita che prima di scriverlo lo ricordavi come doloroso, ma dopo averlo riletto...
no...ho 58 anni non avrei mai voluto intendere quel che hai scritto..
piuttosto mi sembrava di aver espresso solo il mio pensiero....
cioè per quanto possa scrivere mi sembra sempre aver scritto poco di quel che sento....di non riuscire a descrivere , a non trovare i termini giusti per quello che succede tutte le volte che rivivo il dolore ....., per un odore, per un suono , per una qualsiasi cosa .
Hai ragione invece quando dici di parlarne....riesco sicuramente meglio
Magari con il vostro aiuto un giorno vi dirò quel che mi è successo....