Per questo è forse più giusto parlare di anonimato in costume che di semplice anonimato. Tra l'altro nessuno vuole essere "anonimo" e a maggior ragione non vuole esserlo in rete. Indossare un costume ad una festa nella vita reale permette di mascherare alcuni tratti fisici e di modificare la propria identità. E' in questo modo che si è anonimi in rete.
Il costume, inoltre, mette in rilievo, in modo simbolico, alcuni aspetti della persona. Può esagerare un interesse, alcuni aspetti della personalità o dello stile di vita, o evidenziare un desiderio. Spesso una maschera, come un avatar, mette in risalto aspetti che sarebbe difficile cogliere in un incontro faccia-a-faccia.
La scelta da parte dell’individuo, infatti, può essere inconscia. In sostanza gli avatar hanno la stessa funzione delle maschere nella vita reale.
Una linea guida per catalogare gli avatar ci viene offerta da McWilliams attraverso l’utilizzo dei “tipi di personalità”.
Il tema, le caratteristiche o l’impatto interpersonale di un avatar possono essere facilmente associate a questi tipi specifici:
1) Narcisistico: tema del potere, status, perfezione, grandiosità; utilizzato per ottenere ammirazione e lode; associato all’essere “speciali” o “privilegiati”.
2) Schizoide: tema del distacco interpersonale, dell’indifferenza e della solitudine, probabilmente associato a pensieri astratti o intellettuali, scarsa presenza di elementi che indichino calore e tenerezza.
3) Paranoico: tema della mancanza di fiducia, isolamento, ipervigilanza, comportamenti atti a incolpare terzi e a cercare falli nei comportamenti
altrui, segnalato da caratteristiche di freddezza, mancanza di umorismo, polemicità.
4) Depressivo: tema della malinconia, oscurità, incertezza, scarsa autostima
5) Maniacale: tema dell’energia, della grandiosità, dell’impulsività
6) Masochistico: tema dell’autodistruzione ed esaltazione del lato oscuro
7) Ossessivo/coercitivo: tema della seriosità, formalità, del controllo e della perfezione, pignoleria sui dettagli
e le regole.
8) Psicopatico: tema dell’antisocialità, della violazione delle regole; scarsa presenza di sentimenti di vergogna o colpa, comportamenti di sopraffazione verso gli altri.
9) Istrionico: tema della ricerca di attenzione, della seduzione, della vanità, della dipendenza, comportamenti drammatici, di forte emotività.
10)Schizofrenico: tema dell’essere distaccato, indifferente, legato al mondo magico e alla superstizione
Cosa significa quindi segliere un avatar?
Mostrarsi nascondendosi e nascondersi mostrandosi. E' una condizione paradossale che cambia i termini della comunicazione.
Anche il cambio dell'avatar rispetto a questo è significativo. In genere si osserva più spesso la tendenza a cambiare avatar nell donne o in chi frequenta con assiduità la rete e ha con essa un rapporto di coinvolgimento.
Il cambio frequente rispecchia cambiamenti della persona che queste avverte come degni di essere esposti. L'interiorità del frequentatore della rete a causa del coinvolgimento si è fusa con questo spazio e a tale spazio la persona assegna la funzione di fare da riverbero ai propri stati emotivi. Lo spazio comune è diventato l'intimità e contemporaneamente la persona è divenuta pubblica interamente.
Il cambio di avatar può anche rappresentare qualcosa di analogo al trucco, un modo per apparire al meglio, un abbellire l'immagine che sta per la propria persona.
Oppure ancora ha valore programmatico: il prodotto utente X ha queste caratteristiche.
Come avete scelto il vostro avatar? Sapete dire cosa esprime di voi?
Cosa rappresenta in maggior misura? Ciò che vi piace, ciò provate ciò che siete, ciò che vorreste essere?
Lo cambiate spesso?
Che effetto vi fanno gli avatar altrui? Siete influenzati da essi nella comunicazione con un utente, cioè suscita impressioni sulla persona o emozioni?