L'estate del 2012, secondo una nota della banca dati 'serie storiche italiane ultrasecolari di parametri meteorologici' dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr, ha fatto registrare un'anomalia di +2,32 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento 1971-2000.
- Avanza la desertificazione e i processi di degrado
- Raccolti anticipati e nuove colture, tempi agricolti stravolti
- Acque sempre più calde e spiagge più piccole, ecco come cambia il mare
- Allarme ghiacciai, nel 2012 è record di fusione a causa dei cambiamenti climatici
Questo successe lo scorso anno, ma questo non va meglio. Eppure è tutto normale, rientra nella storia del clima terrestre.
La storia del clima della Terra segue uno schema con due caratteristiche principali: ere glaciali di circa 100.000 anni, superati da periodi meno freddi, o ere interglaciali, lunghi circa 10.000. La più recente fase di glaciazione - la più recente, non l'ultima - ebbe fine circa 10.000 anni fa. Circa 18.000 anni fa una combinazione di fattori orbitali iniziò a tirare fuori la Terra dall'era glaciale, anche se solo 10.000 anni fa ebbe veramente fine. Durante l'Età del ferro si ebbe un'epoca climatica più fredda, che registrò le condizioni più dure tra 2900 e 2300 anni fa; questa fu seguita da un periodo ottimale climatico secondario, con un picco nel primo Medio Evo, circa tra l'anno 1000 e l'anno 1200. Da allora abbiamo avuto una "piccola era glaciale", cioè un ritorno a condizioni più rigide che ebbero il massimo, nell'Europa occidentale, durante il diciassettesimo, secolo e che potrebbe essere, o meno, già finita. Durante i periodo post-glaciali più caldi, il livello del mare era circa 3 metri più alto di adesso, e le temperature, in media di 2-3 gradi più alte delle corrispondenti temperature odierne. Nel periodo freddo durante l'Età del ferro, faceva più freddo rispetto ad adesso e ci fu un aumento della piovosità su tutta l'Europa. Ora stiamo probabilmente entrando in un periodo di abbassamento di temperatura ed è possibile che ci gettino nel pieno rigore della piccola era glaciale. Dal 1910 al 1940 la temperatura del globo si alzò di circa mezzo grado, ma poi invertì la sua rotta. Dal 1880 al 1938, le temperature nell'emisfero nord salirono di poco più di mezzo grado, portando con se variazione nelle precipitazioni. All'incirca dal 1950 la diminuzione è stata di 0,3 gradi e se la tendenza continuerà per altri due decenni, il tempo sarà ancora inclemente. Ultimamente questa discesa sembra che si sia invertita. Ci sono tre principali cause naturali per il cambiamento del clima: la prima è che sia variabile la quantità di calore prodotta dal Sole; la seconda possibilità è che modifiche nell'atmosfera ne alterino la trasparenza e quindi la quantità che arriva dal Sole di calore; la terza dipende dalle variazioni del campo magnetico della Terra. Oltre a queste ci sono l'effetto serra ed il pulviscolo prodotta dalla produzione industriale e agricola. La quantità di calore prodotta dal Sole sembra che debba diminuire visto che anche le macchie solari abbiano finito un ciclo (un ciclo dura 11 anni) e stanno scomparendo. La seconda possibilità è legata ad eruzioni vulcaniche molto grandi, che con il loro fumo annebbierebbero il cielo e da bombe molto potenti, che otterrebbero lo stesso risultato di raffreddare la Terra. Infine anche il magnetismo terrestre influenza il clima. Infatti esso durante periodi lunghissimi si affievolisce e si porta dal polo nord magnetico (ricordiamo che il polo magnetico si differenzia per qualche chilometro dal polo geografico) al polo sud magnetico ricominciando ad aumentare di intensità e così via. Attualmente il campo magnetico si sta' affievolendo favorendo il raffreddamento della Terra. Infatti il campo magnetico fa da scudo ai raggi cosmici. Se esso manca, i raggi cosmici possono penetrare nell'atmosfera aumentando la produzione di ossidi di azoto che farebbero diminuire la quantità di calore solare.
Qual'è l'estate più torrida della vostra vita che ricordate?
- Avanza la desertificazione e i processi di degrado
- Raccolti anticipati e nuove colture, tempi agricolti stravolti
- Acque sempre più calde e spiagge più piccole, ecco come cambia il mare
- Allarme ghiacciai, nel 2012 è record di fusione a causa dei cambiamenti climatici
Questo successe lo scorso anno, ma questo non va meglio. Eppure è tutto normale, rientra nella storia del clima terrestre.
La storia del clima della Terra segue uno schema con due caratteristiche principali: ere glaciali di circa 100.000 anni, superati da periodi meno freddi, o ere interglaciali, lunghi circa 10.000. La più recente fase di glaciazione - la più recente, non l'ultima - ebbe fine circa 10.000 anni fa. Circa 18.000 anni fa una combinazione di fattori orbitali iniziò a tirare fuori la Terra dall'era glaciale, anche se solo 10.000 anni fa ebbe veramente fine. Durante l'Età del ferro si ebbe un'epoca climatica più fredda, che registrò le condizioni più dure tra 2900 e 2300 anni fa; questa fu seguita da un periodo ottimale climatico secondario, con un picco nel primo Medio Evo, circa tra l'anno 1000 e l'anno 1200. Da allora abbiamo avuto una "piccola era glaciale", cioè un ritorno a condizioni più rigide che ebbero il massimo, nell'Europa occidentale, durante il diciassettesimo, secolo e che potrebbe essere, o meno, già finita. Durante i periodo post-glaciali più caldi, il livello del mare era circa 3 metri più alto di adesso, e le temperature, in media di 2-3 gradi più alte delle corrispondenti temperature odierne. Nel periodo freddo durante l'Età del ferro, faceva più freddo rispetto ad adesso e ci fu un aumento della piovosità su tutta l'Europa. Ora stiamo probabilmente entrando in un periodo di abbassamento di temperatura ed è possibile che ci gettino nel pieno rigore della piccola era glaciale. Dal 1910 al 1940 la temperatura del globo si alzò di circa mezzo grado, ma poi invertì la sua rotta. Dal 1880 al 1938, le temperature nell'emisfero nord salirono di poco più di mezzo grado, portando con se variazione nelle precipitazioni. All'incirca dal 1950 la diminuzione è stata di 0,3 gradi e se la tendenza continuerà per altri due decenni, il tempo sarà ancora inclemente. Ultimamente questa discesa sembra che si sia invertita. Ci sono tre principali cause naturali per il cambiamento del clima: la prima è che sia variabile la quantità di calore prodotta dal Sole; la seconda possibilità è che modifiche nell'atmosfera ne alterino la trasparenza e quindi la quantità che arriva dal Sole di calore; la terza dipende dalle variazioni del campo magnetico della Terra. Oltre a queste ci sono l'effetto serra ed il pulviscolo prodotta dalla produzione industriale e agricola. La quantità di calore prodotta dal Sole sembra che debba diminuire visto che anche le macchie solari abbiano finito un ciclo (un ciclo dura 11 anni) e stanno scomparendo. La seconda possibilità è legata ad eruzioni vulcaniche molto grandi, che con il loro fumo annebbierebbero il cielo e da bombe molto potenti, che otterrebbero lo stesso risultato di raffreddare la Terra. Infine anche il magnetismo terrestre influenza il clima. Infatti esso durante periodi lunghissimi si affievolisce e si porta dal polo nord magnetico (ricordiamo che il polo magnetico si differenzia per qualche chilometro dal polo geografico) al polo sud magnetico ricominciando ad aumentare di intensità e così via. Attualmente il campo magnetico si sta' affievolendo favorendo il raffreddamento della Terra. Infatti il campo magnetico fa da scudo ai raggi cosmici. Se esso manca, i raggi cosmici possono penetrare nell'atmosfera aumentando la produzione di ossidi di azoto che farebbero diminuire la quantità di calore solare.
Qual'è l'estate più torrida della vostra vita che ricordate?