Erano anni che non vedevo un Milan-Barcellona così equilibrato, indipendentemente dai risultati degli scorsi anni (batoste, pareggi di c…ortuna, vittorie alla Iwo Jima…).
Sarà che il possesso palla del Barcellona non mi impressiona più, perché ci sono abituato, sarà che in effetti il Barcellona di Martino non è più quello di Guardiola-Villanova (anche se gli uomini sono gli stessi più Neymar) e che sembra avere molta meno “trance agonistica”.
O sarà che ho visto il Milan che vorrei sempre vedere? Attentissimo, concentratissimo, con la bava alla bocca, tatticamente inappuntabile e perfino qualitativo e a tratti capace di gonfiare il petto davanti ai “marziani”.
Fatto sta che penso che il pari sia il risultato giusto, che nessuna delle due squadre avrebbe rubato se avesse vinto, e che questa sensazione non la provavo da anni. Il Milan è ancora capace di essere squadra temibile e rispettabile.
Domandarsi perché non lo faccia con il Verona o il Torino (e prossimamente il Parma?) è esercizio inutile.
Il Milan di stasera è stato il più bello di questo inizio stagione, più forte del suo allenatore, degno di un applauso d’amore e del batticuore che sento ancora.
Amelia 6,5: Il Barcellona è temibile ma nello specchio non tira quasi mai. Amelia fa una buona uscita a terra su un radente di Messi nel primo tempo e una grande parata su Iniesta in avvio di ripresa. Per il resto guarda palloni fuori, di poco o di molto, e avversari vicini, ma mai troppo.
Abate 5,5: Totalmente assente in fase offensiva, iper-preoccupato dall’asse Adriano-Neymar, non è abbastanza attento in difesa. Si perde Messi che per fortuna tira al volo alto su cross di Dani Alves, ed è in tragico ritardo su Iniesta, ma Amelia salva alla grande.
Zapata 6,5: Sulla sua partita la macchia indelebile della pallaccia a metà strada tra Montolivo e De Jong che porta il Barcellona a pareggiare. Ma anche un recupero stratosferico su Messi che stava per segnare. Pareggiando le situazioni decisive, è per il resto impeccabile, sempre in posizione, tra l’altro il primo a spazzare sulla parata di Amelia su Iniesta.
Mexes 6: Contro Messi una brutta figura è sempre nell’aria, e lui la fa quando viene saltato come un birillo nell’azione del 1-1. Più sbagliato che bello il colpo di testa su corner di Robinho (era solo), poi una serie di belle chiusure, in particolare nel finale una deviazione di testa che toglie una palla gol quasi ineluttabile a Fabregas su un cross dalla trequarti.
Constant 6,5: Anche lui arriva in ritardo su Messi quando segna l’1-1, lo spinge ma quel diavolo resta in piedi e la mette tranquillo nell’angolino. Fronteggia Dani Alves e Sanchez soffrendo troppo al’inizio, poi esce di prepotenza fisica e non sbaglia più una chiusura o una ripartenza.
Montolivo 8,5: Ma quanti Montolivi ci sono in campo? E dovunque, asfissia e angoscia tutti i centrocampisti catalani, intercetta e reimposta una miriade di palloni, non smette mai di correre con lucidità e di alleggerire con grande personalità. Propizia due occasioni (per Kakà tramite Birsa, e per Muntari) quando si pensa che debba essere stanco per lo sfiancamento in contenimento. Peccato solo che non capisca una gran palla che Birsa gli offre ancora sul 1-0.
De Jong 6: A centrocampo la scena è tutta di Montolivo e anche di Muntari. Lui non sfigura, ma per questa volta non appare l’uomo invalicabile e sradica-palloni, ma solo un dignitoso comprimario.
Muntari 7: Mette in campo venticinque polmoni. Anche lui è dovunque, specialmente in proiezione offensiva fa quasi più lui l’ala dei compagni di fascia. Qualche imprecisione c’è, ma sono poche. Ringhioso e molto efficace in pressing, mette una gran palla per Robinho e più tardi spreca malamente un bel contropiede avviato da Montolivo, perdendo palla al limite quando poteva passarla facilmente.
Birsa 6: Indubbiamente poco appariscente, ma utile e ordinato. A questi livelli non può essere decisivo, ma quel che importa è che non sbagli praticamente nulla.
Robinho 6,5: Prima mezz’ora di livello assurdamente elevato. Corsa, tecnica, numeri e grande praticità. Crea il gol del vantaggio rubando palla e finalizzando alla grande lo scambio con Kakà. In avvio di ripresa liscia incredibilmente una palla d’oro datagli da Muntari. Poco dopo però è ancora protagonista ad imbeccare Kakà. Esce tra gli applausi meritati, per primo (ma che cosa ha nella testa Allegri?).
Kakà 6: Non fate quella faccia lì! Il primo tempo è emozionante, perché rivedo i movimenti e la classe pura del Kakà che mi faceva impazzire di gioia. Aggiunta ad una grandissima volontà di sacrificio (fa a tratti il terzino come Eto’o con Mourinho, e lo fa alla grande). Stupendissimo l’assist a chiusura del triangolo con Robinho che porta al 1-0. Poi non ne ha più, e nella ripresa sono solo e soltanto palle perse, dribbling fermati e rincorse vane. Se Adriano non avesse i piedi a banana, segnerebbe comodo comodo il 2-1, visto che Kakà è in ritardo di dieci metri… Il voto cala di conseguenza, ma non per colpa sua, bensì per colpa di chi lo ha fatto giocare mezz’ora in più di quello che ha nelle gambe. Comunque primo tempo da 7,5, almeno.
Balotelli 6: Entra a venti dalla fine e non fa praticamente nulla. Il Barcellona ormai schiaccia il Milan, e lui aspetta una palla buona per il contropiede, ma non arriva.
Emanuelson 5,5: I suoi venti minuti sono fatti solo di falli e di rincorse sghembe.
Poli sv: A fare massa a centrocampo, segnale chiaro che l’1.-1 sta benissimo ad Allegri.
Allegri: Il più bel Milan della stagione, come detto prima. Concentrato, determinato, e soprattutto orgoglioso e non succube del Barcellona. Questa è una grande notizia, e spero di ritrovare questa stessa mentalità già domenica prossima. Formazione azzeccata, a conti fatti. Cambi fuori tempo: il primo a uscire (e ben prima del 70esimo) doveva essere Kakà, completamente cotto. E invece esce Robinho…. Finalmente dopo un po’ esce anche Kakà, giustamente per Emanuelson. L’ultimo cambio vuol dire solo: “ci sta bene così”.
Sarà che il possesso palla del Barcellona non mi impressiona più, perché ci sono abituato, sarà che in effetti il Barcellona di Martino non è più quello di Guardiola-Villanova (anche se gli uomini sono gli stessi più Neymar) e che sembra avere molta meno “trance agonistica”.
O sarà che ho visto il Milan che vorrei sempre vedere? Attentissimo, concentratissimo, con la bava alla bocca, tatticamente inappuntabile e perfino qualitativo e a tratti capace di gonfiare il petto davanti ai “marziani”.
Fatto sta che penso che il pari sia il risultato giusto, che nessuna delle due squadre avrebbe rubato se avesse vinto, e che questa sensazione non la provavo da anni. Il Milan è ancora capace di essere squadra temibile e rispettabile.
Domandarsi perché non lo faccia con il Verona o il Torino (e prossimamente il Parma?) è esercizio inutile.
Il Milan di stasera è stato il più bello di questo inizio stagione, più forte del suo allenatore, degno di un applauso d’amore e del batticuore che sento ancora.
Amelia 6,5: Il Barcellona è temibile ma nello specchio non tira quasi mai. Amelia fa una buona uscita a terra su un radente di Messi nel primo tempo e una grande parata su Iniesta in avvio di ripresa. Per il resto guarda palloni fuori, di poco o di molto, e avversari vicini, ma mai troppo.
Abate 5,5: Totalmente assente in fase offensiva, iper-preoccupato dall’asse Adriano-Neymar, non è abbastanza attento in difesa. Si perde Messi che per fortuna tira al volo alto su cross di Dani Alves, ed è in tragico ritardo su Iniesta, ma Amelia salva alla grande.
Zapata 6,5: Sulla sua partita la macchia indelebile della pallaccia a metà strada tra Montolivo e De Jong che porta il Barcellona a pareggiare. Ma anche un recupero stratosferico su Messi che stava per segnare. Pareggiando le situazioni decisive, è per il resto impeccabile, sempre in posizione, tra l’altro il primo a spazzare sulla parata di Amelia su Iniesta.
Mexes 6: Contro Messi una brutta figura è sempre nell’aria, e lui la fa quando viene saltato come un birillo nell’azione del 1-1. Più sbagliato che bello il colpo di testa su corner di Robinho (era solo), poi una serie di belle chiusure, in particolare nel finale una deviazione di testa che toglie una palla gol quasi ineluttabile a Fabregas su un cross dalla trequarti.
Constant 6,5: Anche lui arriva in ritardo su Messi quando segna l’1-1, lo spinge ma quel diavolo resta in piedi e la mette tranquillo nell’angolino. Fronteggia Dani Alves e Sanchez soffrendo troppo al’inizio, poi esce di prepotenza fisica e non sbaglia più una chiusura o una ripartenza.
Montolivo 8,5: Ma quanti Montolivi ci sono in campo? E dovunque, asfissia e angoscia tutti i centrocampisti catalani, intercetta e reimposta una miriade di palloni, non smette mai di correre con lucidità e di alleggerire con grande personalità. Propizia due occasioni (per Kakà tramite Birsa, e per Muntari) quando si pensa che debba essere stanco per lo sfiancamento in contenimento. Peccato solo che non capisca una gran palla che Birsa gli offre ancora sul 1-0.
De Jong 6: A centrocampo la scena è tutta di Montolivo e anche di Muntari. Lui non sfigura, ma per questa volta non appare l’uomo invalicabile e sradica-palloni, ma solo un dignitoso comprimario.
Muntari 7: Mette in campo venticinque polmoni. Anche lui è dovunque, specialmente in proiezione offensiva fa quasi più lui l’ala dei compagni di fascia. Qualche imprecisione c’è, ma sono poche. Ringhioso e molto efficace in pressing, mette una gran palla per Robinho e più tardi spreca malamente un bel contropiede avviato da Montolivo, perdendo palla al limite quando poteva passarla facilmente.
Birsa 6: Indubbiamente poco appariscente, ma utile e ordinato. A questi livelli non può essere decisivo, ma quel che importa è che non sbagli praticamente nulla.
Robinho 6,5: Prima mezz’ora di livello assurdamente elevato. Corsa, tecnica, numeri e grande praticità. Crea il gol del vantaggio rubando palla e finalizzando alla grande lo scambio con Kakà. In avvio di ripresa liscia incredibilmente una palla d’oro datagli da Muntari. Poco dopo però è ancora protagonista ad imbeccare Kakà. Esce tra gli applausi meritati, per primo (ma che cosa ha nella testa Allegri?).
Kakà 6: Non fate quella faccia lì! Il primo tempo è emozionante, perché rivedo i movimenti e la classe pura del Kakà che mi faceva impazzire di gioia. Aggiunta ad una grandissima volontà di sacrificio (fa a tratti il terzino come Eto’o con Mourinho, e lo fa alla grande). Stupendissimo l’assist a chiusura del triangolo con Robinho che porta al 1-0. Poi non ne ha più, e nella ripresa sono solo e soltanto palle perse, dribbling fermati e rincorse vane. Se Adriano non avesse i piedi a banana, segnerebbe comodo comodo il 2-1, visto che Kakà è in ritardo di dieci metri… Il voto cala di conseguenza, ma non per colpa sua, bensì per colpa di chi lo ha fatto giocare mezz’ora in più di quello che ha nelle gambe. Comunque primo tempo da 7,5, almeno.
Balotelli 6: Entra a venti dalla fine e non fa praticamente nulla. Il Barcellona ormai schiaccia il Milan, e lui aspetta una palla buona per il contropiede, ma non arriva.
Emanuelson 5,5: I suoi venti minuti sono fatti solo di falli e di rincorse sghembe.
Poli sv: A fare massa a centrocampo, segnale chiaro che l’1.-1 sta benissimo ad Allegri.
Allegri: Il più bel Milan della stagione, come detto prima. Concentrato, determinato, e soprattutto orgoglioso e non succube del Barcellona. Questa è una grande notizia, e spero di ritrovare questa stessa mentalità già domenica prossima. Formazione azzeccata, a conti fatti. Cambi fuori tempo: il primo a uscire (e ben prima del 70esimo) doveva essere Kakà, completamente cotto. E invece esce Robinho…. Finalmente dopo un po’ esce anche Kakà, giustamente per Emanuelson. L’ultimo cambio vuol dire solo: “ci sta bene così”.