Mi ritrovai faccia a faccia col Cigno Nero.
“Lo senti ora il profumo? Lo senti il profumo della mia pelle? Il profumo dei miei capelli?”. Completamente immerso nel suo profumo...stordito dal suo profumo...ebbi, finalmente, la percezione di Giuditta. Ebbi la consapevolezza del suo intimo segreto.
Una bella donna; del tipo che attira gli sguardi maschili. Incantevole nel suo vestito di seta. Elegante, raffinata, pudica. E, al tempo stesso, la bocca socchiusa e le rosse labbra. I seni tondi e chiari, simbolo della sua femminilità straripante; un seno velato e un seno mostrato. Al tempo stesso pudica e sfacciata. L’ombelico è un pertugio che rimanda alla immagine del centro del suo piacere.
Dunque, mi ritrovai, finalmente, faccia a faccia col suo intimo segreto: un cigno nero e un cigno bianco che coabitavano la stessa anima, lo stesso corpo.
Mi ritrovai faccia a faccia col Cigno Nero.
La testa appena volta verso l'alto, le palpebre socchiuse e uno sguardo tra il pigro e il lascivo. Nel cigno nero pulsa la sua anima seduttiva. Le labbra, i capezzoli, l’ombelico: sono indicazioni, inviti, per gli occhi che la guardano. Inviti a seguire un percorso. Perchè Giuditta ti guarda...ma, al tempo stesso, vuole essere guardata. Lei gode nel guardarti e gode nell’essere guardata.
Ti piace guardarmi mentre mi fai godere, ti piace goderti lo spettacolo, sentire il dolce piacere che ti procura il potere che hai su di me.
Ti piace leggermi gli occhi quando ti imploro di non fermarti, ti piace guardarmi mentre te lo chiedo. Ti piace guardarmi quando sono pieno di eccitazione e ti dico tutte le cose che mi passano per la mente.
Ti senti appagata quando mi guardi negli occhi e vedi quanto ti desidero, quanto mi fai morire di desiderio. Ti senti appagata quando guardi il mio volto abbandonato, la mia espressione piena di voglia di te.Ti senti pienamente femmina, pienamente donna.
Giuditta gode nel guardare. Ma gode anche nell’essere guardata. Lei si svela lentamente e si lascia guardare. Non teme il potere che emana dal suo corpo, dalla sua mente, dal suo cuore....anzi! Quel potere lo abbraccia, le da’ un profondo senso di gratificazione. Il suo potere lo usa. Lo maneggia con disinvoltura e consapevolezza. Neanche per un istante è colta dal dubbio, dal timore del pensiero mio che la guardo; perchè è consapevole di attirare lo sguardo su di sè e di accendere desiderio. Solo puro e totale desiderio.
Il suo sguardo è un invito e al tempo stesso una preghiera sussurrata: “Lo senti ora il profumo? Lo senti il profumo della mia pelle? Il profumo dei miei capelli? Parlami...Quanto vorrei sentire la tua lingua tra le cosce, sono già bagnata. Quanto vorrei sentirti dentro. Dimmi cosa mi faresti ora, fammi godere. Sono nuda davanti a te, vuoi vedermi?”
Mi ritrovai faccia a faccia col Cigno Nero.
Lei, al tempo stesso, preda e predatrice.
E la mia mano scivolò sul suo seno.