Il gusto è ciò che ci da piacere mangiando. Ma il fatto che lo possediamo non vuole dire che lo conosciamo
1- Mangiare di più, godendo di meno
L'obesità cambia il gusto dei cibi. Secondo una ricerca, i topi in sovrappeso hanno meno cellule gustative in grado di riconoscere il sapore dolce, e quelle in grado di farlo sono comunque meno sensibili. In pratica i topi obesi hanno bisogno di mangiare molto di più per apprezzare i sapori.
2 - Ecco a voi i sapori digitali
Gli scienziati di Singapore hanno sviluppato un simulatore digitale in grado di trasmettere il gusto del cibo alla lingua. Dalla terapia dei pazienti diabetici, alla pubblicità, una tecnologia con queste caratteristiche potrebbe presto rivoluzionare la nostra tavola, pardon… scrivania.
3 - Il gusto del tempo
La nostra risposta ai sapori cambia quando invecchiamo. Questo vale almeno per i topo di laboratorio. Quelli giovani amano i sapori dolci negli alimenti e odiano quelli amari. Topi più vecchi invece hanno perso la passione per il dolce, e non nutrono avversione al gusto amaro.
4 - Le posate non sono solo questione di etichetta
La posata che si usa per consumare cibo può influenzare il modo di percepire il suo sapore. Mangiare lo yogurt con un cucchiaio di plastica gli darebbe un sapore più denso e più ricco. Se il cucchiaio è bianco, lo yogurt bianco appare più dolce di quello rosa, mentre con un cucchiaio nero, lo yogurt rosa sembra più dolce. E ancora: il formaggio mangiato con uno stuzzicadenti, un cucchiaio o la forchetta, sembrerebbe più salato di quando viene mangiato col coltello.
5 - Il rito del cibo
Impegnarsi in una sorta di rituale prima di mangiare, ci darebbe maggiori soddisfazioni. Alcune persone a cui era stato chiesto di rompere una barretta di cioccolato a metà, scartare una metà e mangiarla, poi ripetere la stessa operazione con l'altra metà, erano disposti a pagare di più il cioccolato, rispetto alle persone che potevano mangiarlo come volevano.
6 - La camera del gusto
L'ambiente in cui viene consumato il cibo è importante. L'esperimento riguardava il whisky. È stato chiesto a un gruppo di circa 500 persone, scelte tra non intenditori di whisky, di assaggiare uno Scotch single-malt in tre diversi luoghi: una stanza con un tappeto erboso, con un rumore di fondo che ricordava il belato di pecore e l'odore di erba appena tagliata; un altra dove era stata diffusa una fragranza dolce e suoni acuti dall'altoparlante; e infine una stanza con pannelli di legno, rumore di foglie e odore di cedro. Dovendo definire il sapore di ciò che bevevano, i volontari lo hanno trovato rispettivamente "erboso", dolce e boisè a seconda della stanza dove lo assaggiavano.
1- Mangiare di più, godendo di meno
L'obesità cambia il gusto dei cibi. Secondo una ricerca, i topi in sovrappeso hanno meno cellule gustative in grado di riconoscere il sapore dolce, e quelle in grado di farlo sono comunque meno sensibili. In pratica i topi obesi hanno bisogno di mangiare molto di più per apprezzare i sapori.
2 - Ecco a voi i sapori digitali
Gli scienziati di Singapore hanno sviluppato un simulatore digitale in grado di trasmettere il gusto del cibo alla lingua. Dalla terapia dei pazienti diabetici, alla pubblicità, una tecnologia con queste caratteristiche potrebbe presto rivoluzionare la nostra tavola, pardon… scrivania.
3 - Il gusto del tempo
La nostra risposta ai sapori cambia quando invecchiamo. Questo vale almeno per i topo di laboratorio. Quelli giovani amano i sapori dolci negli alimenti e odiano quelli amari. Topi più vecchi invece hanno perso la passione per il dolce, e non nutrono avversione al gusto amaro.
4 - Le posate non sono solo questione di etichetta
La posata che si usa per consumare cibo può influenzare il modo di percepire il suo sapore. Mangiare lo yogurt con un cucchiaio di plastica gli darebbe un sapore più denso e più ricco. Se il cucchiaio è bianco, lo yogurt bianco appare più dolce di quello rosa, mentre con un cucchiaio nero, lo yogurt rosa sembra più dolce. E ancora: il formaggio mangiato con uno stuzzicadenti, un cucchiaio o la forchetta, sembrerebbe più salato di quando viene mangiato col coltello.
5 - Il rito del cibo
Impegnarsi in una sorta di rituale prima di mangiare, ci darebbe maggiori soddisfazioni. Alcune persone a cui era stato chiesto di rompere una barretta di cioccolato a metà, scartare una metà e mangiarla, poi ripetere la stessa operazione con l'altra metà, erano disposti a pagare di più il cioccolato, rispetto alle persone che potevano mangiarlo come volevano.
6 - La camera del gusto
L'ambiente in cui viene consumato il cibo è importante. L'esperimento riguardava il whisky. È stato chiesto a un gruppo di circa 500 persone, scelte tra non intenditori di whisky, di assaggiare uno Scotch single-malt in tre diversi luoghi: una stanza con un tappeto erboso, con un rumore di fondo che ricordava il belato di pecore e l'odore di erba appena tagliata; un altra dove era stata diffusa una fragranza dolce e suoni acuti dall'altoparlante; e infine una stanza con pannelli di legno, rumore di foglie e odore di cedro. Dovendo definire il sapore di ciò che bevevano, i volontari lo hanno trovato rispettivamente "erboso", dolce e boisè a seconda della stanza dove lo assaggiavano.