Questo è quello che accadde nel Ghetto di Varsavia.
Ma non va mai dimenticato che (grazie al patto molotov-ribbentrop), mentre i nazisti occupavano la polonia occidentale, i comunisti con l'Armata Rossa occupavano la polonia orientale e le repubbliche baltiche.
E mentre siamo pieni di ricostruzioni storiche sui crimini nazisti, poco si sa sui crimini comunisti.
Questa è la lettera che Berija scrisse a Stalin il 5 marzo 1940, e che squarcia il velo su quanto stava avvenendo in europa orientale mentre Hitler aggrediva la Francia.
LETTERA A STALIN DI L. BERIJA,
commissario del popolo per gli Affari interni, del 5 marzo 1940; segretissimo.
"Al compagno Stalin.
E' attualmente detenuto nei campi per prigionieri di guerra, sotto custodia dell'N.K.V.D. dell'URSS,
e in prigioni situate nelle regioni occidentali del l'Ucraina e della Bielorussia, un gran numero di ex
ufficiali dell'esercito polacco, di ex funzionari di polizia e dei servizi di informazione polacchi, di
membri dei partiti nazionalisti controrivoluzionari, di membri di organizzazioni controrivoluzionarie dell'opposizione, debitamente smascherati, di transfughi e di altri: tutti nemici giurati del potere sovietico e traboccanti di odio contro il sistema sovietico.
Gli ufficiali dell'esercito e della polizia reclusi nei campi di concentramento cercano di proseguire
le loro attività controrivoluzionarie e animano la propaganda antisovietica. Ciascuno di loro non
aspetta che di essere liberato per intraprendere la vera e propria lotta contro il potere sovietico.
Gli organi dell'N.K.V.D. nelle regioni occidentali dell'Ucraina e della Bielorussia hanno scoperto un
numero considerevole di organizzazioni controrivoluzionarie ribelli: gli ex ufficiali dell'esercito e
della polizia polacchi svolgono una funzione attiva a capo di tutte queste organizzazioni.
Fra gli ex transfughi e coloro che hanno varcato illegalmente le frontiere dello Stato figura un
notevole numero di persone che sono state identificate come affiliate a organismi controrivoluzionari di spionaggio e di resistenza.
Nei campi di concentramento per prigionieri di guerra sono detenuti 14.736 fra ufficiali, funzionari, proprietari terrieri, poliziotti, gendarmi, guardie carcerarie, coloni insediati nelle regioni di frontiera (osadnik) e agenti del servizio informazioni (polacchi per il 97 per cento). Da tale cifra sono esclusi sia i soldati semplici sia i sottufficiali.
Nel dettaglio, vi sono compresi:
- generali, colonnelli e tenenti colonnelli: 295
- comandanti e capitani: 2080
- tenenti, sottotenenti e aspiranti: 6049
- ufficiali e sottufficiali della polizia, delle guardie confinarie e della gendarmeria: 1030
- agenti di polizia, gendarmi, guardie carcerarie e agenti del servizio informazioni: 5138
- funzionari, proprietari terrieri, sacerdoti e coloni delle regioni di frontiera: 144
Inoltre, nelle prigioni delle regioni occidentali dell'Ucraina e della Bielorussia sono detenuti 18.632 uomini (di cui 10.685 polacchi).
Nel dettaglio sono costituiti da:
- ex ufficiali: 1207
- ex agenti del servizio informazioni, della polizia e della gendarmeria: 5141
- spie e sabotatori: 347
- ex proprietari terrieri, proprietari di impianti industriali e funzionari: 465
- membri di diverse organizzazioni controrivoluzionarie di resistenza ed elementi diversi: 5345
- transfughi: 6127
Dal momento che tutti costoro sono nemici accaniti e irriducibili del potere sovietico, l'N.K.V.D. dell'URSS stima necessario:
1. Disporre che l'N.K.V.D. dell'URSS deferisca al giudizio dei tribunali speciali:
a. 14.700 detenuti nei campi di concentramento per prigionieri di guerra, popolati da ex ufficiali, funzionari, proprietari terrieri, agenti di polizia , agenti dei servizi informazioni, gendarmi, coloni delle regioni di frontiera e guardie carcerarie;
b. e inoltre 11 mila individui affiliati alle diverse organizzazioni controrivoluzionarie di spie e sabotatori, ex proprietari terrieri e proprietari di impianti industriali, ex ufficiali dell'esercito polacco, funzionari e transfughi, che sono stati arrestati e sono detenuti nelle prigioni delle regioni occidentali dell'Ucraina e della Bielorussia,
per APPLICARE A TUTTI COSTORO IL CASTIGO SUPREMO: LA PENA DI MORTE PER FUCILAZIONE.
2. Che l'esame dei singoli incartamenti sia compiuto senza convocazione dei detenuti e senza atto di accusa; le conclusioni dell'istruttoria e la sentenza finale saranno presentate nei modi seguenti:
a. per quanto riguarda gli individui detenuti nei campi di concentramento per prigionieri di guerra, sotto forma di certificati presentati dall'amministrazione preposta agli Affari dei prigionieri di guerra dell'N.K.V.D. dell'URSS;
b. per quanto riguarda gli altri arrestati, sotto forma di certificati presentati dall'N.K.V.D. della R.S.S. di Ucraina e dall'N.K.V.D. della R.S.S. di Bielorussia.
3. Che gli incartamenti siano esaminati, e le sentenze emanate, da un tribunale composto da tre
persone, i compagni Merkulov, Kobulov e Bashtalov.
Firmato:
Il commissario del popolo per gli Affari interni dell'URSS, L. Berija
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Ora la domanda è: come mai nelle scuole italiane, egemonizzate dalla subcultura comunista, non si parla di cosa stava facendo il regime comunista nell'europa dell'est mentre Hitler aggrediva la polonia e la francia? eh?
Come mai?
Questi luridi bastardi comunisti!