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No al Ripristino della Storia dell’arte nella Scuola secondaria che la Gelmini aveva abolito

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Zingara
Zingara
Viandante Residente
Viandante Residente
È fallito anche l’ultimo tentativo di reintrodurre le discipline storico-artistiche nella scuola italiana. Nessuna resurrezione per la Storia dell’arte nelle scuole, uccisa dall’ex ministro Maria Stella Gelmini con la sua legge di riforma del sistema scolastico (nn. 133 e 169/2008) che ne ha cancellato o drasticamente ridotto l’insegnamento.
Dagli anni 2009 e 2010, oltre all’abolizione degli Istituti d’arte, la riforma Gelmini ha imposto la riduzione delle discipline artistiche nei Licei artistici, la cancellazione di Storia dell’arte dai bienni dei Licei classici e linguistici, dagli indirizzi Turismo e Grafica degli Istituti tecnici e dei professionali; zero ore per i geometri; cancellazione di Disegno e Storia dell’arte dai bienni dei Licei scienze umane e linguistici; cancellazione di Disegno e Storia dell’arte dal Liceo sportivo; eliminazione del Disegno nei trienni di questi ultimi ambiti formativi (cfr. n. 321, giu. ’12, p. 10).
Dopo molte proteste il 31 ottobre 2013 era finalmente arrivato in Commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera l’emendamento «C 1574-A» presentato da Celeste Costantino, deputata di Sel, per il Ripristino della Storia dell’arte nella Scuola secondaria. Il sì sembrava scontato ma alla fine l’emendamento è stato bocciato perché, dice la motivazione della maggioranza della Commissione, reintrodurre la materia significherebbe aumentare una spesa che è stata tagliata perché il Paese non è in grado di sostenerla.

Già... meglio dilapidare il patrimonio pubblico in favore delle Olgettine di turno.
Una vergogna.
doppia perchè siamo in Italia, paese che di arte è stra-colmo.

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il pilota
il pilota
Viandante Storico
Viandante Storico
Io sono in linea di massima contrario a insegnamenti che possono diventare troppo soggettivi rispetto a chi insegna. I tre principali sono arte, religione e filosofia.
Uno deve farsi le idee in merito da sè.
Io avevo come professore di arte un cialtrone che faceva le interrogazioni come un telequiz, mostrava la foto e dovevamo fare una critica sulle immagini. E non considerava arte la musica.
Forse è per questo che io resto freddo davanti a una scultura o un quadro, mentre opere musicali (può essere Bach, Beethoven, Verdi... Loreena McKennit o i Pitura Freska, non importa il tipo di musica) qualcosa in me suscitano.
Ho conosciuto davvero gente che ha provato una sorta di sindrome di Stendhal davanti a un'opera figurativa, mentre io l'ho provata: davanti al sarcofago di Francesco Giuseppe d'Austria; davanti a delle locomotive imbarazzo ; esaminando l'originale di una turbina idraulica.
Che volete, io l'ingegno umano lo apprezzo da questi lati qui.

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
il pilota ha scritto:Io sono in linea di massima contrario a insegnamenti che possono diventare troppo soggettivi rispetto a chi insegna. I tre principali sono arte, religione e filosofia.


 Mad2  Come, come, come????

È quello che ho studiato io  sad sad  sad 



Uno deve farsi le idee in merito da sè.

Guarda che il fatto che qualcuno ti insegni filosofia non esclude questo, anzi lo agevola.
Un buon insegnante di filosofia insegna metodi di pensiero, non strutture di pensiero.
Lo fa insegnando la storia della filosofia ( autori, correnti ecc). Conoscendola lo studente si confronta con varie idee, impara a capire come si costruiscono idee e sistemi di idee, impara le differenze tra di esse. Spreme qualcosa che di per se è inutile e ne tira fuori qualcosa di suo. Non esistono due studenti che fanno una spremuta di filosofia uguale. Il risultato è filosofia.
Quindi non esiste filosofia che non sia fatta dalla persona stessa. L'insegnamento è solo un mezzo.

4
MariThePhilippiz
MariThePhilippiz
Viandante Residente
Viandante Residente
L'arte è una scelta personale. Io ho studiato storia dell'arte al liceo artistico (appunto).
Cosa te ne fai dell'arte se scegli di fare il medico o il cuoco o il contabile?
E' un arricchimento "superfluo", in quel caso.
No?

(Benriletta, o Ninfa)



Ultima modifica di MariThePhilippiz il Gio 6 Feb 2014 - 20:57 - modificato 1 volta. (Motivazione : Mi ero scordata di salutare Ninfa. Ecco.)

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
MariThePhilippiz ha scritto:

(Benriletta, o Ninfa)


 KleanaOcchiolino 

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Yale
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vanth
vanth
Viandante Storico
Viandante Storico
il pilota ha scritto:Io sono in linea di massima contrario a insegnamenti che possono diventare troppo soggettivi rispetto a chi insegna. I tre principali sono arte, religione e filosofia.
Uno deve farsi le idee in merito da sè.
Io avevo come professore di arte un cialtrone che faceva le interrogazioni come un telequiz, mostrava la foto e dovevamo fare una critica sulle immagini. E non considerava arte la musica.
Forse è per questo che io resto freddo davanti a una scultura o un quadro, mentre opere musicali (può essere Bach, Beethoven, Verdi... Loreena McKennit o i Pitura Freska, non importa il tipo di musica) qualcosa in me suscitano.
Ho conosciuto davvero gente che ha provato una sorta di sindrome di Stendhal davanti a un'opera figurativa, mentre io l'ho provata: davanti al sarcofago di Francesco Giuseppe d'Austria; davanti a delle locomotive imbarazzo ; esaminando l'originale di una turbina idraulica.
Che volete, io l'ingegno umano lo apprezzo da questi lati qui.

"La filosofia- scrive Thomas Mann- condivide la sorte della democrazia. Essa è costretta a essere militante, è molto semplicemente l'istinto di conservazione che la spinge in questa direzione"

La necessità di lottare per la filosofia è forse quasi altrettanto vitale della lotta di un tempo per la libertà. L'antifilosofia rischia, per la sterilizzazione e il prosciugamento alla fonte, di fabbricare una generazione di bruti manipolabili e perfettamente docili, incapaci non solo di reagire ma di comprendere la posta in gioco. Essi non sapranno nemmeno più cosa si tratta di preservare. Ciò che si tratta di preservare è la coscienza della filosofia, che è la coscienza tout court, e di conseguenza la filosofia tout court. Infatti, la coscienza della filosofia e la filosofia non sono che un'unica e identica cosa.

(cit.)

8
Cielo
Cielo
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Dobbiamo renderci conto che stiamo attraversando un periodo molto buio, purtroppo stiamo vivendo una crisi profonda per cui è inevitabile tagliare dei costi...sigh... auguriamoci di riprenderci presto per poter ritornare agli antichi splendori e nel frattempo sarebbe bello che le famiglie avvicinassero i figli alle discipline artistiche e filosofiche!
La stioria dell'arte che è stata insegnata a me a scuola è pressochè nulla , al contrario , pur avendo frequentato un istituto tecnico, ho una buona preparazione nelle materie umanistiche e questo grazie a delle ottime insegnanti di lettere e ad una passione personale!

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il pilota
il pilota
Viandante Storico
Viandante Storico
NinfaEco ha scritto:
il pilota ha scritto:Io sono in linea di massima contrario a insegnamenti che possono diventare troppo soggettivi rispetto a chi insegna. I tre principali sono arte, religione e filosofia.


 Mad2  Come, come, come????

È quello che ho studiato io  sad sad  sad 



Uno deve farsi le idee in merito da sè.

Guarda che il fatto che qualcuno ti insegni filosofia non esclude questo, anzi lo agevola.
Un buon insegnante di filosofia insegna metodi di pensiero, non strutture di pensiero.
Lo fa insegnando la storia della filosofia ( autori, correnti ecc). Conoscendola lo studente si confronta con varie idee, impara a capire come si costruiscono idee e sistemi di idee, impara le differenze tra di esse. Spreme qualcosa che di per se è inutile e ne tira fuori qualcosa di suo. Non esistono due studenti che fanno una spremuta di filosofia uguale. Il risultato è filosofia.
Quindi non esiste filosofia che non sia fatta dalla persona stessa. L'insegnamento è solo un mezzo.
So che parecchi hanno avuto problemi in sede d'esame (quando c'erano commissioni esterne) perchè le idee politiche del docente interno potevano confliggere con quelle del docente esterno. Si tratta comunque una materia troppo soggettiva, appunto perchè spesso gli insegnanti di filosofia insegnano (volontariamente, più raro senza pensarci) le loro idee e le loro metodiche morali. Poi se lo studente riesce a capire quali siano e se dissenziente le disprezzi, questo è un discorso a parte.

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Don Chisciotte 83
Don Chisciotte 83
Tutor Corriere della Pera
Tutor Corriere della Pera
Allora eliminiamo anche Storia, visto che la Storia è scritta dai vinti e può diventare soggettiva.
E perché allora non eliminiamo anche Italiano, c'è il rischio che nei temi venga valutata la posizione politica o ideologica o che vengano fatti leggere testi politici.
Le scienze le eliminiamo perché può diventare soggettiva spiegandoti la teoria dell'evoluzionismo.
Facciamo così, lasciamo solo matematica che come scienza esatta non può essere soggettiva, ma no no, non possiamo lasciare nemmeno matematica, perché sennò rischiamo che i ragazzi diventino pitagorici, credendo che la matematica.

La cosa migliore è chiudere direttamente le scuole e mandarli a lavorare subito. Almeno eliminiamo i costi dello Stato e abbiamo forza lavoro a basso costo.

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FUCKTOTUM
FUCKTOTUM
Viandante Storico
Viandante Storico
Don Chisciotte 83 ha scritto:

La cosa migliore è chiudere direttamente le scuole e mandarli a lavorare subito. Almeno eliminiamo i costi dello Stato e abbiamo forza lavoro a basso costo.

Senza dubbio. Oggi la scuola è prevalentemente una forma di assistenzialismo verso un corpo docente obsoleto, quando non dannoso e un parcheggio per sottrarre il più possibile i pischelli alle devianze giovanili. Salve alcune eccezioni l'"offerta formativa "è, di fatto, una condanna deformativa. Non serve indubbiamente a un cazzo investire nel futuro di un paese che futuro non ha. Se avete figli spediteli a lavorare o all'estero impareranno di più e meglio che stando in una scuola qualunque.

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paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
al lato pratico, l' eliminazione nel percorso formativo della storia dell' arte, si vede, ad esempio, nell' applicazione dei piani urbanistici cittadini; si vede che la Gelmini vive in una cava di ghiaia.



Ultima modifica di paolo iovine il Dom 9 Feb 2014 - 10:10 - modificato 1 volta.

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il pilota
il pilota
Viandante Storico
Viandante Storico
Don Chisciotte 83 ha scritto:Allora eliminiamo anche Storia, visto che la Storia è scritta dai vinti e può diventare soggettiva.
E perché allora non eliminiamo anche Italiano, c'è il rischio che nei temi venga valutata la posizione politica o ideologica o che vengano fatti leggere testi politici.
Le scienze le eliminiamo perché può diventare soggettiva spiegandoti la teoria dell'evoluzionismo.
Facciamo così, lasciamo solo matematica che come scienza esatta non può essere soggettiva, ma no no, non possiamo lasciare nemmeno matematica, perché sennò rischiamo che i ragazzi diventino pitagorici, credendo che la matematica.

La cosa migliore è chiudere direttamente le scuole e mandarli a lavorare subito. Almeno eliminiamo i costi dello Stato e abbiamo forza lavoro a basso costo.

Tu ci ironizzi, ma sulla Storia insegnata a scuola diversi docenti davano la loro interpretazione, non si attenevano ai fatti perchè sono "scomodi". E le preferenze degli insegnanti di italiano per uno stile, con "piccone" ai temi scritti fuori da esso, ci sono state e ci saranno.
La scienza non è soggettiva, anche se diversi insegnanti lo sono...
A lavorare ci devono andare gli insegnanti che infilano le loro idee politiche in quel che insegnano invece di tenersele per loro.
Se non compariva sulla stampa, non si sarebbe mai saputo che un insegnante universitario di fisica fosse liberale (teneva la politica fuori dalla porta), mentre si sapeva che un insegnante di Teoria dei Partiti Politici democristiano, se non gli si sceglieva la parte sui partiti di ispirazione cattolica non metteva più di 24/30, se si sceglieva quel che voleva lui, meno di 27/30 non dava... (teoria dei partiti politici. Teoria, eh? cavernicolo cavernicolo )

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FUCKTOTUM
FUCKTOTUM
Viandante Storico
Viandante Storico
paolo iovine ha scritto:al lato pratico, l' eliminazione nel percorso formativo della storia dell' arte, si vede, ad esempio, nell' applicazione dei piani urbanistici cittadini; si vede che l Gelmini vive in una cava di ghiaia.

Genio! Semmai dimostrano quanto sia sta inutile tale insegnamento visto che la generazione Gelmini non ha avuto ancora, ne il modo, ne il tempo di far danno.

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paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
a me sembra che il danno sia già in corso da mo'; la cosa grave, è la rassegnazione all' accettazione dell' irreversibilità di un nuovo decadentismo sociale, da parte della nuova generazione. Un decadentismo che non si pone, come nell' ottocento, in qualità di controcultura, ma nell' accettazione passiva dei fallimenti della società, al limite dell' assuefazione ad essi. Tutte le passioni e i valori che hanno determinato i più grandi cambiamenti, in positivo, del novecento, sono scemati, evaporati, morti.

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Lady Joan Marie
Lady Joan Marie
Viandante Storico
Viandante Storico
Secondo me è una follia! In un Paese come il nostro che di arte si può dire che ne fa da maestra è assurdo togliere una materia così bella alle scuole.

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FUCKTOTUM
FUCKTOTUM
Viandante Storico
Viandante Storico
Lady Joan Marie ha scritto:Secondo me è una follia! In un Paese come il nostro che di arte si può dire che ne fa da maestra è assurdo togliere una materia così bella alle scuole.

Pura teoria, wishfull thinking. Vedi il livello culturale dei laureati, guarda la fauna che popola le sovrintendenze poi dimmi se non son braccia rubate all'agricoltura.
La scuola é stata devastata dai sindacati, pensata per chi ci lavora e non per l'utenza. Salvo poche eccezioni tutta l'offerta formativa é desolantemente obsoleta. La scuola italiana non forma, deforma.

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FUCKTOTUM
FUCKTOTUM
Viandante Storico
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paolo iovine ha scritto:a me sembra che il danno sia già in corso da mo'; la cosa grave, è la rassegnazione all' accettazione dell' irreversibilità di un nuovo decadentismo sociale, da parte della nuova generazione. Un decadentismo che non si pone, come nell' ottocento, in qualità di controcultura, ma nell' accettazione passiva dei fallimenti della società, al limite dell' assuefazione ad essi. Tutte le passioni e i valori che hanno determinato i più grandi cambiamenti, in positivo, del novecento, sono scemati, evaporati, morti.  

Come vuoi che si sviluppi una contro-cultura là dove non c'é una cultura?
Non

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paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
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o si che c'è la cultura; c'è la cultura mafiosa.

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Automaalox
Automaalox
Viandante Storico
Viandante Storico
La scuola superiore deve formare i cittadini, quindi l'intero percorso formativo dovrebbe essere incentrato sull'Educazione Civica. Ai miei tempi era completamente ignorata, mi pare che lo sia ancora oggi.

Per fare spazio all'Educazione Civica dovremmo eliminare la Storia dell'Arte. Poi magari anche la Filosofia. Già che ci siamo anche le lingue morte (Greco e Latino) e le lingue moribonde (Italiano). La Storia andrebbe ridimensionata in funzione della sua utilità per la comprensione dell'Educazione Civica, quindi inutile partire dagli Ittiti; il tempo guadagnato andrebbe dedicato alla Geografia.
Da incrementare le ore di Matematica, Fisica, Chimica, Biologia e aggiungere l'Astronomia, perché permettono ai giovani di capire l'importanza del ragionamento e della coerenza tipici del metodo scientifico; il cittadino capirebbe che invece di cercare di risolvere i problemi incompresi con l'ideologia e i pregiudizi, bisogna prima capirne la natura e poi risolverli con la razionalità.
Ovviamente tutte le lezioni si devrebbero tenere in lingua Inglese.

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FUCKTOTUM
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Viandante Storico
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Automaalox ha scritto:La scuola superiore deve formare i cittadini, quindi l'intero percorso formativo dovrebbe essere incentrato sull'Educazione Civica. Ai miei tempi era completamente ignorata, mi pare che lo sia ancora oggi.

Per fare spazio all'Educazione Civica dovremmo eliminare la Storia dell'Arte. Poi magari anche la Filosofia. Già che ci siamo anche le lingue morte (Greco e Latino) e le lingue moribonde (Italiano). La Storia andrebbe ridimensionata in funzione della sua utilità per la comprensione dell'Educazione Civica, quindi inutile partire dagli Ittiti; il tempo guadagnato andrebbe dedicato alla Geografia.
Da incrementare le ore di Matematica, Fisica, Chimica, Biologia e aggiungere l'Astronomia, perché permettono ai giovani di capire l'importanza del ragionamento e della coerenza tipici del metodo scientifico; il cittadino capirebbe che invece di cercare di risolvere i problemi incompresi con l'ideologia e i pregiudizi, bisogna prima capirne la natura e poi risolverli con la razionalità.
Ovviamente tutte le lezioni si devrebbero tenere in lingua Inglese.

I cittadini il karake! (Sembra di leggere il fulminato ministro dell'educazione francese...)
La scuola, in un paese laico, tiene fuori le ideologie di ogni sorta per essere di supporto alla formazione di individui.
Individui cazzo, preferibilmente liberi, non cittadini.

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An Boum
An Boum
Viandante Storico
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Automaalox ha scritto:La scuola superiore deve formare i cittadini, quindi l'intero percorso formativo dovrebbe essere incentrato sull'Educazione Civica. Ai miei tempi era completamente ignorata, mi pare che lo sia ancora oggi.

Per fare spazio all'Educazione Civica dovremmo eliminare la Storia dell'Arte. Poi magari anche la Filosofia. Già che ci siamo anche le lingue morte (Greco e Latino) e le lingue moribonde (Italiano). La Storia andrebbe ridimensionata in funzione della sua utilità per la comprensione dell'Educazione Civica, quindi inutile partire dagli Ittiti; il tempo guadagnato andrebbe dedicato alla Geografia.
Da incrementare le ore di Matematica, Fisica, Chimica, Biologia e aggiungere l'Astronomia, perché permettono ai giovani di capire l'importanza del ragionamento e della coerenza tipici del metodo scientifico; il cittadino capirebbe che invece di cercare di risolvere i problemi incompresi con l'ideologia e i pregiudizi, bisogna prima capirne la natura e poi risolverli con la razionalità.
Ovviamente tutte le lezioni si devrebbero tenere in lingua Inglese.

Concordo sul greco antico. L'ho sempre detto da quando ho finito il liceo classico.
Il greco antico è davvero una materia che dovrebbe essere studiata solo da appassionati, sicuramente è più utile studiare l'inglese che il greco antico.
Nei licei classici europei greco e latino sono stati accorpati e si studiano in relazione alle lingue straniere moderne; le materie scientifiche sono più presenti rispetto ad un classico tradizionale e un pò meno rispetto allo scientifico.

Credo però che la Storia dell'Arte sia fondamentale, soprattutto per un italiano. E' importante saper capire cosa è classico e non lo è, comprendere la bellezza delle proporzioni, delle simmetrie anche solo per saper giudicare con cognizione di causa oggetti comuni come nell'urbanistica.

Anche la filosofia (materia nella quale ho enormi carenze e sono quelle di cui mi rammarico di più) è fondamentale per affrontare la realtà con un bagaglio utile. Fornisce i mezzi per avere una mente molto aperta ed a quanto pare più adatta di altre al problem solving tanto che c'è la tendenza a mettere a capo di aziende it e new media proprio laureati in filosofia.

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Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
Automaalox ha scritto:La scuola superiore deve formare i cittadini, quindi l'intero percorso formativo dovrebbe essere incentrato sull'Educazione Civica. Ai miei tempi era completamente ignorata, mi pare che lo sia ancora oggi.

Per fare spazio all'Educazione Civica dovremmo eliminare la Storia dell'Arte. Poi magari anche la Filosofia. Già che ci siamo anche le lingue morte (Greco e Latino) e le lingue moribonde (Italiano). La Storia andrebbe ridimensionata in funzione della sua utilità per la comprensione dell'Educazione Civica, quindi inutile partire dagli Ittiti; il tempo guadagnato andrebbe dedicato alla Geografia.
Da incrementare le ore di Matematica, Fisica, Chimica, Biologia e aggiungere l'Astronomia, perché permettono ai giovani di capire l'importanza del ragionamento e della coerenza tipici del metodo scientifico; il cittadino capirebbe che invece di cercare di risolvere i problemi incompresi con l'ideologia e i pregiudizi, bisogna prima capirne la natura e poi risolverli con la razionalità.
Ovviamente tutte le lezioni si devrebbero tenere in lingua Inglese.

ommiodio che tristesse!
Guarda partirei dalla filosofia...madre di tutte le scienze...cosa sarebbe la vita di un matematico senza conoscere le astruse vie della maieutica...per non parlare della vita di un cittadino modello senza sapere come nasce la morale.
Cosa sarebbe poi un politico senza sapere che tutti gli uomini non sono Socrate.
Vogliamo parlare di Cartesio, filosofo e poi matematico.
Potrei andare avanti per millenni cercando di spiegarti che il principio causa-effetto é prima di tutto un concetto filosofico.

Per capire l'italiano devi passare dal latino...ma anche il greco...vedrai che impari la lingua per deduzione e non per semplice acquisizione...Quel "qual é " ti verrebbe piú facile da accettare. E poi il piccolo chimico come fa senza la terminologia latina?

La conoscenza della coerenza del metodo scientifico, ancora una volta purtroppo, passa per vie filosofiche e divulgative mica la cogli limitandoti a studiare gli integrali o il teorema di weierstrass.

E da dove partiamo se vogliamo studiare la storia? Cosa diceva il bravo Newton sull'importanza del percorso della ricerca? A certo se studi matematica al massimo di Newton ti dicono che gli cadde una annurca in testa.

ma veniamo all'arte...sono d'accordo...cosí come la propongono con 2 ore risicate a questo punto é meglio toglierla. Tanto gli studenti in  2 ore settimanali non capiranno mai che l'arte é la scorciatoia verso la conoscenza del mondo.
Chi meglio di un Leonardo puó avvicinarti all'equilibrio che proprio quel metodo scientifico vuole descrivere.
Come imparare le proporzioni senza conoscere il De re aedificatoria.
Chi ti spiega la fondamentale importanza e il fascino che si cela dietro la costante  pi greco?  la matematica, la filosofia o l'arte?

Fosse per pe aggiungerei pure la musica...

fosse per me farei stare quelle bestie fino alle 5 del pomeriggio a scuola. eliminerei i compiti a casa e farei una scuola piú di stampo workshop.
che sostituirebbe l'inutile sistema fondato su interrogazioni inutili e prove di scopiazzamento...quella sí é la giusta strata della distruzione civica.

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