Brutta partita del Milan, e non bella in generale, vinta meritatamente dall’Udinese che soprattutto nel secondo tempo ha legittimato il risultato.
Questa volta non condivido nulla delle scelte di Seedorf: non ha senso mettere le seconde linee in campionato per puntare tutto su martedì a Madrid, perché anche se si facesse l’impresa e si arrivasse ai quarti, qualcuno pensa che si possa vincere la Coppa? Ma dai… Meglio invece concentrarsi sul campionato e cercare di recuperare posizioni e magari arrivare all’Europa League, a meno che si sia deciso a tavolino che si preferisce una stagione senza coppe, per facilitare la ricostruzione.
Non condivido l’assurdo cambio di modulo a metà secondo tempo, e non è il caso che proprio in quei 15 minuti di 4-3-3 l’Udinese segni.
Non posso inoltre fare a meno di notare che (Honda a parte) l’11 di partenza oggi era lo stesso quasi sempre usato da Allegri, che peraltro non aveva Pazzini ma Matri. Quegli 11 hanno fatto schifo quasi tanto quanto col livornese, e questa è la cosa che allarma di più.
Insomma, giornata da dimenticare in fretta, anche perché stavolta si è perso giocando male, senza scuse.
Abbiati 6,5: Se l’Udinese non segna subito è merito suo che ha un grande riflesso su Pereyra, e poco più tardi è felino nell’uscire a terra su una palla pericolosa. Sul gol non può fare niente, ma più tardi si imbambola con i colleghi di reparto, e il cross di Widmer attraversa tutta l’area piccola, per fortuna senza udinesi nelle vicinanze.
De Sciglio 5,5: I cross più belli sono i suoi, nel primo tempo: tre volte per Pazzini, che però non finalizza. In fase difensiva vacilla spesso, e spesso lascia buchi. Nel secondo tempo sparisce con tutti i compagni.
Zapata 5: Due episodi sopra tutto: il contrasto assurdo (perso) che lancia Pereyra in porta (ma Abbiati salva) in avvio, e la schifezza di testa, tutto solo e a porta quasi vuota su corner di Honda. Rientro pessimo e confusionario. Qualche anticipo e qualche tackle in chiusura li fa anche, ma sull’azione del gol di Di Natale è uno di quelli che vengono irrisi dalla velocità dell’azione.
Mexes 5,5: Pur se mi sta molto sulle palle per l’atteggiamento da figo, come se fosse in allenamento, è spesso presente come si deve nella fase difensiva. Sfodera anche un gran lancio di 50 metri per Pazzini. Ma è uno dei ballerini nel gol dell’Udinese, altre due volte Di Natale e una Allan lo piantano con una finta, e in un eccesso di figaggine perde una palla velenosa sul vertice dell’area. Se si impegnasse, sarebbe il migliore che abbiamo nel reparto.
Emanuelson 5: Moto perpetuo, ma senza qualità. Tolto un cross per Robinho, in avanti non concretizza mai. Indietro è il più veloce a mettere in corner sulla respinta di Abbiati su Pereyra in avvio, ma poi subisce Widmer più di quanto sia consentito e si perde in errori banali. Anche a lui gira la testa nell’azione del gol. L’emblema della partita è il suo disperato inseguimento a Muriel, che gli va via ridendo.
Montolivo 6: Un primo tempo più che buono, con la consueta quantità di palloni recuperati e smistati con intelligenza. Gran lancio per De Sciglio in avvio da cui una delle tre palle pericolose del primo tempo. Poi cala alla distanza e non riesce a fare niente di più del compitino, fino ad essere coinvolto pure lui nel torello del gol dell’Udinese.
Muntari 5: In versione scarsa. Troppi errori, anche nei passaggini facili, e nessun apporto particolare né in copertura né in inserimento. E’ un giocatore assolutamente inaffidabile.
Honda 5: Ci vuole un bel po’ per accorgersi che è in campo. Quando lo si vede sono apparizioni fugaci, qualche corner battuto, un’occasione (una) di tiro in porta, andato alle stelle. Nella ripresa niente di più, salvo una maggiore partecipazione difensiva. E tantissimi palloni persi anche senza essere sotto pressione.
Birsa 5: Dargli del mediocre è fargli un complimento. Non ha il passo per stare centrale sulla trequarti, né l’inventiva. Finisce per non fare nulla se non guardare palloni che passano.
Robinho 6: Per carità, non è che si danni l’anima né che dimostri la classe che lo rese celebre, ma almeno fa qualcosa di concreto: grande invito per De Sciglio che dà a Pazzini, ispira un’azione Honda-Muntari-Honda che finisce con tiro alto, e in avvio di secondo tempo impegna Scuffet con un bel colpo di testa su cross di Emanuelson.
Pazzini 6,5: Soprattutto nel primo tempo è un pericolo costante: De Sciglio lo pesca bene tre volte: sulla prima colpisce di testa alto, sulla seconda sbaglia non approfittando del liscio di Scuffet, sulla terza fa una bella girata di piede, ma il portiere udinese è pronto. Fa a sportellate con tutti e dà anche una buona palla a Robinho che tira fiacco. Nella ripresa di palloni buoni non gliene arrivano più, ma non per colpa sua.
Essien 6: Ha un ritmo che ricorda il vecchio Koeman, e quindi non dà certo un grande apporto se si deve recuperare un risultato. Eppure un suo colpo di testa su corner, deviato da Scuffet in corner, resta una delle uniche due occasioni del Milan nella ripresa.
Balotelli 5,5: In mezz’ora potrebbe e dovrebbe fare molto di più. Non si capisce mai con Pazzini, che serve sempre dalla parte opposta a dove va il Pazzo. Emarginato sulla fascia, sta più a massaggiarsi la spalla che a lottare.
Taarabt 5,5: Venti minuti in cui vorrebbe fare il salvatore della patria. Volendo strafare, finisce per non fare niente.
Seedorf: In gran parte ho già detto quel che penso nella premessa: turnover che non comprendo, visto il ritardo in campionato, cambio di modulo con la sostituzione Essien-Birsa che fa solo danni, ritorno precipitoso al 4-2-3-1 quando è troppo tardi. Partita sbagliata in partenza e gestita peggio.
Birsa a destra e Honda centrale era meglio, oggi.
E comunque De Jong è meglio sia di Muntari che di Essien.
Questa volta non condivido nulla delle scelte di Seedorf: non ha senso mettere le seconde linee in campionato per puntare tutto su martedì a Madrid, perché anche se si facesse l’impresa e si arrivasse ai quarti, qualcuno pensa che si possa vincere la Coppa? Ma dai… Meglio invece concentrarsi sul campionato e cercare di recuperare posizioni e magari arrivare all’Europa League, a meno che si sia deciso a tavolino che si preferisce una stagione senza coppe, per facilitare la ricostruzione.
Non condivido l’assurdo cambio di modulo a metà secondo tempo, e non è il caso che proprio in quei 15 minuti di 4-3-3 l’Udinese segni.
Non posso inoltre fare a meno di notare che (Honda a parte) l’11 di partenza oggi era lo stesso quasi sempre usato da Allegri, che peraltro non aveva Pazzini ma Matri. Quegli 11 hanno fatto schifo quasi tanto quanto col livornese, e questa è la cosa che allarma di più.
Insomma, giornata da dimenticare in fretta, anche perché stavolta si è perso giocando male, senza scuse.
Abbiati 6,5: Se l’Udinese non segna subito è merito suo che ha un grande riflesso su Pereyra, e poco più tardi è felino nell’uscire a terra su una palla pericolosa. Sul gol non può fare niente, ma più tardi si imbambola con i colleghi di reparto, e il cross di Widmer attraversa tutta l’area piccola, per fortuna senza udinesi nelle vicinanze.
De Sciglio 5,5: I cross più belli sono i suoi, nel primo tempo: tre volte per Pazzini, che però non finalizza. In fase difensiva vacilla spesso, e spesso lascia buchi. Nel secondo tempo sparisce con tutti i compagni.
Zapata 5: Due episodi sopra tutto: il contrasto assurdo (perso) che lancia Pereyra in porta (ma Abbiati salva) in avvio, e la schifezza di testa, tutto solo e a porta quasi vuota su corner di Honda. Rientro pessimo e confusionario. Qualche anticipo e qualche tackle in chiusura li fa anche, ma sull’azione del gol di Di Natale è uno di quelli che vengono irrisi dalla velocità dell’azione.
Mexes 5,5: Pur se mi sta molto sulle palle per l’atteggiamento da figo, come se fosse in allenamento, è spesso presente come si deve nella fase difensiva. Sfodera anche un gran lancio di 50 metri per Pazzini. Ma è uno dei ballerini nel gol dell’Udinese, altre due volte Di Natale e una Allan lo piantano con una finta, e in un eccesso di figaggine perde una palla velenosa sul vertice dell’area. Se si impegnasse, sarebbe il migliore che abbiamo nel reparto.
Emanuelson 5: Moto perpetuo, ma senza qualità. Tolto un cross per Robinho, in avanti non concretizza mai. Indietro è il più veloce a mettere in corner sulla respinta di Abbiati su Pereyra in avvio, ma poi subisce Widmer più di quanto sia consentito e si perde in errori banali. Anche a lui gira la testa nell’azione del gol. L’emblema della partita è il suo disperato inseguimento a Muriel, che gli va via ridendo.
Montolivo 6: Un primo tempo più che buono, con la consueta quantità di palloni recuperati e smistati con intelligenza. Gran lancio per De Sciglio in avvio da cui una delle tre palle pericolose del primo tempo. Poi cala alla distanza e non riesce a fare niente di più del compitino, fino ad essere coinvolto pure lui nel torello del gol dell’Udinese.
Muntari 5: In versione scarsa. Troppi errori, anche nei passaggini facili, e nessun apporto particolare né in copertura né in inserimento. E’ un giocatore assolutamente inaffidabile.
Honda 5: Ci vuole un bel po’ per accorgersi che è in campo. Quando lo si vede sono apparizioni fugaci, qualche corner battuto, un’occasione (una) di tiro in porta, andato alle stelle. Nella ripresa niente di più, salvo una maggiore partecipazione difensiva. E tantissimi palloni persi anche senza essere sotto pressione.
Birsa 5: Dargli del mediocre è fargli un complimento. Non ha il passo per stare centrale sulla trequarti, né l’inventiva. Finisce per non fare nulla se non guardare palloni che passano.
Robinho 6: Per carità, non è che si danni l’anima né che dimostri la classe che lo rese celebre, ma almeno fa qualcosa di concreto: grande invito per De Sciglio che dà a Pazzini, ispira un’azione Honda-Muntari-Honda che finisce con tiro alto, e in avvio di secondo tempo impegna Scuffet con un bel colpo di testa su cross di Emanuelson.
Pazzini 6,5: Soprattutto nel primo tempo è un pericolo costante: De Sciglio lo pesca bene tre volte: sulla prima colpisce di testa alto, sulla seconda sbaglia non approfittando del liscio di Scuffet, sulla terza fa una bella girata di piede, ma il portiere udinese è pronto. Fa a sportellate con tutti e dà anche una buona palla a Robinho che tira fiacco. Nella ripresa di palloni buoni non gliene arrivano più, ma non per colpa sua.
Essien 6: Ha un ritmo che ricorda il vecchio Koeman, e quindi non dà certo un grande apporto se si deve recuperare un risultato. Eppure un suo colpo di testa su corner, deviato da Scuffet in corner, resta una delle uniche due occasioni del Milan nella ripresa.
Balotelli 5,5: In mezz’ora potrebbe e dovrebbe fare molto di più. Non si capisce mai con Pazzini, che serve sempre dalla parte opposta a dove va il Pazzo. Emarginato sulla fascia, sta più a massaggiarsi la spalla che a lottare.
Taarabt 5,5: Venti minuti in cui vorrebbe fare il salvatore della patria. Volendo strafare, finisce per non fare niente.
Seedorf: In gran parte ho già detto quel che penso nella premessa: turnover che non comprendo, visto il ritardo in campionato, cambio di modulo con la sostituzione Essien-Birsa che fa solo danni, ritorno precipitoso al 4-2-3-1 quando è troppo tardi. Partita sbagliata in partenza e gestita peggio.
Birsa a destra e Honda centrale era meglio, oggi.
E comunque De Jong è meglio sia di Muntari che di Essien.