(Inserto regionale siciliano)

Il direttore regionale del Ministero dell'ambiente, sezione Ri.Bo (riqualifica e bonifica) Gianfranco Mascanzini, il 17 Maggio 2006, diede venti giorni di tempo alle raffinerie del polo industriale Siracusano (Siracusa-Priolo-Augusta), e rispettivamente ai rappresentati legali della Esso, Syndal, ErgMed, Enichem e Polimeri Europa, per bonificare le rade di Augusta e Priolo (circa 610mila mq), impegnando la somma di circa 270 Milioni di euro per eliminare dai fondali la massiccia presenza di mercurio che l'Icram (l'istituto centrale per le ricerche in ambienti marini) aveva rilevato dopo accurate ricerche ambientali.

Gianfranco Mascanzini, aveva anche fatto notare che essendo le rade attraversate da numerosi mercantili, il movimento delle eliche non faceva altro che peggiorare la situazione, sollevando i sedimenti dei fondali e rimettendo in circolo il mercurio presente in essi, pertanto l'area andava immediatemante bonificata e se non si fossero presi provvedimenti in tal senso, minacciava di ridurre il traffico mercantile della zona (incidendo non poco sull'economia locale) per limitare i danni ambientali. Naturalmente questo provvedimento è stato impugnato dalle parti interessate ed è di oggi la notizia che l'operazione di bonifica, secondo una ricerca fatta sempre dall'Icram, peggiorerebbe la situazione in quanto il dragaggio delle rade, effettuato a mezzo chiatte dotate di grandi ruspe, andrebbe ad incidere i fondali più in profondità di quanto facciano le eliche delle navi che le attraversano, pertanto il "polverone" di mercurio che si solleverebbe insieme ai sedimenti, prima ancora di essere rimosso, andrebbe in circolo solubilizzandosi nell'acqua, creando maggiore inquinamento di quanto già è presente. Al termine della riunione tenutasi tra i rappresentanti delle industrie e quelli del ministero dell'ambiente, è stato deciso, di comune accordo, di lasciare le cose come stanno.